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Davvero insegna questo? analisi "grissina" di "Cosa insegna realmente la Bibbia?"

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2009 19:41
26/01/2007 11:13
 
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Avendo smarrito (ma lo ritroverò!) il commento già preparato per il capitolo 4, e non volendo che tale ricerca mi faccia ritardare ulteriormente la prosecuzione del lavoro, lascio qui vuoti due post (il 22 e 23) utili per il suo futuro inserimento e vado oltre con il capitolo cinque.

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Ed eccolo qua, quello che mancava. Inserito il 5 Marzo 2008. Abbastanza in ritardo, e me ne scuso. Ma... meglio tardi che mai.
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22.

12 Il Figlio primogenito è forse uguale a Dio, come credono alcuni?
Sia chiaro che è un’osservazione che facciamo sorridendo e non adirati, anche se ne avremmo motivo. Ma è un fatto che quando la WT parla dei suoi Testimoni (circa 6 milioni) usa sottolineare che sono “molti”. Quando invece vuole minimizzare quello che crede “la cristianità”, fatta di cattolici, protestanti e ortodossi (più di un miliardo di cristiani) usa dire “alcuni”, come in questo caso. Possiamo dire o no che si tratta di una BIG LIE?...


La Bibbia non insegna questo.
Povera Bibbia! E’ sempre e soltanto lei la colpevole! Mai una volta che la WT con il suo CD “qualificato per insegnare” si prenda la responsabilità di dire onestamente: a NOI sembra di capire che la Bibbia dica questo… No, in casa Geova è sempre la Bibbia a parlare da sola. E diventa un rebus poi capire come mai in certi momenti della storia geovista questa loro Bibbia parla iun un modo insegnando certe cose, e in altri momenti cambia parlata insegnandone di contrarie.


Come abbiamo notato nel paragrafo precedente, il Figlio è stato creato. Perciò ha avuto un principio, mentre Geova Dio non ha né principio né fine. (Salmo 90:2)
Ma noi, al contrario, abbiamo notato che per fare di Gesù una creatura la WT è ricorsa alla manipolazione testuale delle Scritture. "Perciò" quella "notazione" non solo è gratuita ma positivamente truccata.


L’unigenito Figlio non ha mai preso neanche lontanamente in considerazione l’idea di farsi uguale al Padre.
Salvo quando ha detto “tutto quello che il Padre ha è mio… io e il Padre siamo una cosa sola… chi vede me vede il Padre… chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato…” eccetera? Attento CD dei TG! Così come due negazioni, in italiano, affermano, anche due esclusioni assolute (mai... neanche lontanamente) sono indizio del contrario.

La Bibbia insegna chiaramente che il Padre è maggiore del Figlio. (Giovanni 14:28; 1 Corinti 11:3)
Già ma non si deduce da questo che sia creatura. E perciò la differenza ontologica tra Creatore e creatura che voi vedete tra il Padre e il Figlio non è la Bibbia a insegnarla ma voi a vedercela perché non riuscite a distinguere il doppio livello in cui si situa da un lato l'uguaglianza (in natura) e dall'altro la diversità (nella persona). Né distinguete l'esistenza in Gesù di una natura umana e una divina (entrambe attestate da parole e fatti) con cui si spiegano pressoché tutte le testimonianze bibliche di "inferiorità" del Figlio.
E perfino quanto al possesso in comune col Padre della sola natura divina, che appunto lo rende "uguale" anche se "distinto da Lui, noi abbiamo dimostrato che questo essere maggiore del Padre non comporta che il Figlio sia per forza creatura ma può intendersi - si badi, anche solo relativamente al Figlio pre-incarnato! - nel senso che il Padre ha e mantiene eternamente un primato in quanto generante il Figlio. Il che va d’accordo sia con le parallele (eh sì, perché come vediamo nella Bibbia ci sono anche quelle e se non vengono manipolate suonano come suonano) con le parallele dichiarazioni di parità da parte di Gesù quanto alla natura posseduta in comune con il Padre; come pure va d'accordo e spiega le manifestazioni di parità nella divinità; ad es. quando il Figlio rimette i peccati a nome proprio, si dichiara padrone del Sabato, si autorisuscita ecc…


Solo Geova è “Dio Onnipotente”. (Genesi 17:1) Perciò non ha uguali.
E noi replichiamo che solo Dio, per proprietà di natura, è onnipotente, e pertanto lo sono alla pari tutte e tre le Persone divine che lo compongono e si compenetrano l’un l’altra in unità indissolubile e indivisibile

13 Per miliardi di anni, molto prima che fossero creati i cieli stellati e la terra, Geova e il Figlio unigenito godettero della reciproca compagnia. Come dovevano amarsi! (Giovanni 3:35; 14:31) Quel Figlio diletto era proprio come il Padre. Per questo la Bibbia definisce il Figlio “l’immagine dell’invisibile Iddio”. (Colossesi 1:15) Come un uomo può assomigliare a suo padre in tante cose, così questo Figlio celeste rispecchiava le qualità e la personalità del Padre suo.
Sì, ma nelle proprietà divine del Padre, che il Figlio possiede e rispecchia, sono comprese l’eternità, l’onnipotenza, l’onniscienza, l’onniveggenza, perché appunto, nella natura il Figlio non è né distinto né separato dal Padre. E' solo distinto da Lui quanto alla relazione personale di generazione-figliolanza. Questo è il modo con cui tutta la cristianità, armonicamente, ha da sempre capito l'essere dell’Altissimo dalla rivelazione divina. E lo ha fatto senza mutilare nessuna parte della Bibbia e componendo in armonia (con la comprensione anche della doppia natura di Cristo) sia i dati che parlano di superiorità del Padre sia quelli che mostrano il Figlio proprietario delle di Lui stesse qualità e prerogative. Il che poi vale anche per lo Spirito Santo se si vogliono rispettare tutti i dati biblici che gli assegnano sia la personalità, sia la dignità divina (come in Atti 5,3-4 ove Pietro dice ad Anania: “Anania, perché Satana ti ha imbaldanzito da farti mentire allo spirito santo,… Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio”.(NM)

14 L’unigenito Figlio di Geova fu disposto a lasciare il cielo e a divenire un essere umano qui sulla terra. Ma forse vi chiederete: ‘Come poté una creatura spirituale nascere come uomo?’ Per renderlo possibile Geova compì un miracolo. Trasferì la vita del suo Figlio primogenito dal cielo al grembo di una vergine ebrea di nome Maria. Non ci fu un padre umano. Maria partorì un figlio perfetto e lo chiamò Gesù. — Luca 1:30-35.
Il che, spiegato meglio - ma sempre geovistica-mente si badi! - va capito così, anche se la Dirigenza geovista non se ne avvede o finge di non avvedersene: non è la persona del Figlio ad aver lasciato il cielo ma solo la sua forza vitale impersonale; e non è il Figlio che è divenuto un essere umano ma la forza vitale angelica che, trasformata da Geova in forza vitale umana ha animato una creatura umana: l’uomo Cristo Gesù.
Vale a dire che tra il Figlio celeste e l’uomo Gesù (che non “pesa” quanto il Figlio celeste, giacché “pesa” quanto Adamo – cf Potete vivere... pag. 63) non esiste continuità di persona! Si tratta di due individui diversi, che poi divengono perfino tre quando, al posto del Cristo morto e nullificato, verrà ricreata una copia del Figlio-Michele con un suo “corpo spirituale” del tutto estraneo sia al corpo di Gesù di Nazareth, sia a quello spirituale del primo Michele nei cieli.




CHE TIPO DI PERSONA ERA?
15 Quello che Gesù disse e fece mentre era sulla terra ci aiuta a conoscerlo bene. Inoltre tramite Gesù possiamo conoscere meglio Geova. Perché? Ricordate che questo Figlio è l’esatto riflesso del Padre. Infatti Gesù disse a uno dei discepoli: “Chi ha visto me ha visto anche il Padre”. (Giovanni 14:9) (. . .)
Trucco! Quello "anche" non esiste nell'originale! E' stato aggiunto dal CD per spaccare l'unità tra il Padre e il Figlio. Quell'unità profonda e indissolubile che Gesù ha significato dicendo "chi vede me vede il Padre... non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?" e, sapendo di dire una cosa incredibile e incomprensibile, ha aggiunto "per lo meno credetelo basandovi sulle opere".
Quanto al "vedere il Padre" guardando la manifestazione umanata del Figlio, aggiungiamo, S. Paolo in Colossesi dice anche che Cristo è “l’immagine dell’invisibile Iddio” (1,15-NM) e pertanto è Dio stesso che ha provveduto nella figura umana del Figlio una immagine di Sé. In tal modo, la nostra Chiesa, ritiene che Dio stesso abbia coonestato l’uso delle immagini come referenti della divinità invisibile. Fermo restando che non vadano trattate da idoli né magicamente.
Se poi si nota che nel libro geovista Rivelazione è riprodotta più volte l’immagine umanata di Geova in trono, questo rende ridicola e sperequativa la pretesa proibizione delle immagini; proibizione che la WT dice non rispettata da quelli della cristianità ma che, come si vede, in casa Geova viene trascurata alla pari con perfetta incoerenza e impar condicio.


16 Gesù era noto come ‘il Maestro’. (Giovanni 1:38; 13:13) Cosa insegnava? Il suo messaggio era primariamente “la buona notizia del regno”, il Regno di Dio, il governo celeste che dominerà su tutta la terra e recherà infinite benedizioni agli esseri umani ubbidienti. (Matteo 4:23) Da chi proveniva questo messaggio? Gesù stesso disse: “Ciò che io insegno non è mio, ma appartiene a colui che mi ha mandato”, cioè Geova. (Giovanni 7:16) (. . .)
Se questo era il messaggio "primario" c’è da chiedersi come mai gli Unti di Brooklyn, coloro che sono “qualificati per insegnare” e “hanno l’occhio dell’intendimento”, per oltre 50 anni di insegnamento non ha parlato di un Regno terrestre, rivelato solo nel 1935.
E se questo messaggio, come ora si dice, proveniva da Geova, c’è da chiedersi: come fa Geova ad approvare come sua congregazione un ente diretto da persone che per 50 anni non ha capito o se lo ha capito non ha trasmesso il suo messaggio primario?


17 Dove insegnava Gesù? Ovunque ci fosse qualcuno: nelle campagne, nelle città, nei villaggi, nei mercati e nelle case. Gesù non aspettava che gli altri venissero da lui. Andava lui da loro. (Marco 6:56; Luca 19:5, 6)
E qui tra le righe - anzi facendolo risaltare dalle righe! - si stanno ammonendo i fedeli TG a non trascurare il loro compito di andare di casa in casa. E si sta muovendo una critica alla cristianità che non svolge la sua attività catechistica nella stessa maniera.
Ma nello stesso tempo noi ci sentiamo autorizzati a chiedere ai Testimoni di Geova: e perché mai voi non continuate a visitare a casa le persone una volta che hanno aderito al geovismo, ma pretendete che “non trascurino la comune adunanza” nelle Sale del Regno? Che cosa di diverso da voi facciamo noi cattolici se invitiamo i nostri fedeli a venire nel tempio e dove teniamo corsi biblici, anziché pretendere che li si serva tutti in casa? Possibile che non vi accorgete come la WT con certe osservazioni fa delle critiche ridicole e pecca di “usare doppio peso e doppia misura ”che sono“un qualcosa di detestabile a Geova”?


(. . .)
19 Gesù era sensibile ai bisogni altrui. Questo era evidente in special modo quando, con il potere dello spirito di Dio, compiva guarigioni miracolose. (Matteo 14:14) (. . .)
Non con il potere “dello spirito di Dio”, ma con il potere proprio! Poiché sia il Padre che il Figlio sono Dio e possiedono lo Spirito che possono effondere oltre misura. Gesù non diceva come i profeti antichi “ti guarisca Geova”, agiva in nome proprio. Ai discepoli parlò del Consolatore come personaggio inviato dal Padre e dal Figlio.

(seguita)
[Modificato da berescitte 05/03/2008 07:06]
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