Ciao Achille
Provo a dire la mia, come sempre, da persona che non ha studiato il latino, il greco, ecc, e che si basa tantissimo sulle scritture ispirate, più che su scritti di altro tipo.
Mai pensato che fino ad un certo punto, dopo la morte degli apostoli, Dio ritenesse che i santi ( seguaci di Gesù Cristo ), riuscissero serenamente a seguire gli insegnamenti dati oralmente da Gesù e dai Suoi apostoli.
Poi vedendo tutte le sciocchezze che venivano a poco a poco, inserite fra gli insegnamenti giusti, abbia deciso che, per farla in barba a chi voleva travisare la tradizione, abbia fatto scrivere, per ispirazione, gli insegnamenti dati, affinchè fosse sempre più difficile, per coloro che erano contro Dio, cambiare la verità?
Sapete anche voi quanti patti si fanno a voce, ( e non si dovrebbe dubitare di una parola data ), ma.....anche noi conosciamo la capacità del genere umano di travolgere le cose, per cui abbiamo imparato da tempo, che per rendere più sicuro un patto, lo si scrive e lo si fa firmare.
Perchè è indubbio che " bianco su nero " è più sicuro di una "parola data", anche dalla persona più onesta del mondo.
Quindi, perchè andare contro alla visione che Dio ha avuto, cioè quella di dare per scritto i suoi insegnamenti, i suoi comandamenti, basandosi sempre di più sulla tradizione che sulle scritture ispirate?
Che senso ha che Dio ci abbia dato delle scritture ispirate, se per comprenderle, si deve sempre andare a parare su altri scritti non ispirati?
Bastava che ci avesse detto, " Leggetevi gli scritti di S'Agostino, di Tizio, di Caio e di Sempronio e a quel punto avreste avuto ragione a studiarli, a prenderli come verità assoluta e a dire che quelli rappresentano la tradizione sulla quale si deve basare il Vangelo.
Ma, non è così, Dio ci ha fatto avere ciò che Lui desiderava che avessimo, attraverso scritture ispirate, che non si traducono, non si comprendono attraverso altri libri non ispirati, ma attraverso quello Spirito Santo che viene sempre messo da parte, sottovalutato, ignorato, dalla maggior parte delle persone che si dichiarano credenti.
Mi meravigliano le parole di alcuni che dicono, Una Bibbia, c'è solo una Bibbia e non abbiamo bisogno da altri libri ", quando poi si vede gente che passa buona parte della sua vita a studiare libri che non hanno niente di ispirato, per comprendere meglio la Bibbia.
Non sarebbe meglio leggere tutto ciò che si ha la certezza sia ispirato da Dio?
Chi ha più potere di farci comprendere le cose: Dio con i suoi scritti ispirati, o s'Agostino, ecc, ecc, ecc.?
Ciao
Lorena