DOVE VANNO I PAPI?
PHILOMENE
Sabato 2 Aprile, in serata, il papa Giovanni Paolo II bussa alla porta del cielo.
Dopo qualche istante la porta si apre.
Prima sorpresa e grande imbarazzo. Non si tratta di S. Pietro o della Vergine (bianca o nera) ma del Cristo in persona che apre la porta. Niente di strano, peraltro, avendo egli affermato: "Il sono la porta." (Giovanni 10.9)
- Buongiorno, mio Signore. Sono il papa Giovanni Paolo II, il santo padre che viene a te.
- Mi sorprende che tu dica di essere il papa, il santo padre, ma hai dimenticato cio' che dissi quando ero in terra: "Non chiamate nessuno in terra vostro Padre; perche' uno solo e' vostro Padre, colui che e' nei cieli." (Matteo 23.9)
Sono gli uomini che ti hanno dato questo titolo, ma ai miei occhi questo non ha nessuna importanza!
- Tu dimentichi, Signore, che io sono il tuo vicario.
- Ma come? Un vicario sostituisce un assente. Io non fui mai assente e in piu' vi ho inviato lo Spirito Santo. Io non vi ho mai lasciati orfani. (Giovanni 14.18)
- Pero', Signore, migliaia di persone si sono prosternate davanti a me.
- E tu li hai lasciati fare? Non sai che quando qualcuno volle prosternarsi davanti a colui che tu consideri come il primo papa, egli si oppose? (Atti 10.26)
- Signore, mi pare che tu dimentichi tutto cio' che io ho fatto per te. Ho fatto piu' di cento viaggi attraverso i cinque continenti, ho pubblicato quattordici encicliche, ho ......
- Sono nuovamente obbligato ad interromperti. Mi sembra che la tua teologia non vada d'accordo con le scritture. Sentimi bene: "E' attraverso la grazia che voi sarete salvi, per mezzo della fede. E tutto cio' non viene da voi, ma e' un dono di Dio.Non e' attraverso le opere che qualcuno possa glorificarsi." (Efesini 2,8-9)
Attento quindi a non glorificarti!
- Pero', Signore, io pensavo di fare bene.
- Sai bene che i viaggi costano cari. I miei spostamenti costavano assai meno. Io mi accontentavo di un asino, una Due Cavalli ti sarebbe stata piu' che sufficiente. Se mi ricordo bene, il tuo ultimo viaggio in Francia e' costato 5.120.000 franchi; non era ancora il tempo dell'Euro, potresti comunque sempre dividere per 6,5595.
- Signore, e' necessario che tu mi faccia entrare nel tuo cielo, in quanto milioni di pesone stanno pregando per la salvezza della mia anima.
- Tutto questo non mi sembra molto serio e trovo la tua argomentazione ridicola; non sei forse sicuro della tua salvezza?
E poi, ascoltami bene, da quando hai reso la tua anima, la mia decisione al tuo riguardo e' stata presa, conformemente alla mia santita', alla mia giustizia e al mio amore; qualche milione di preghiere non possono percio' modificare la giusta decisione di Dio.
- Certamente, Signore, tu conosci la Bibbia un po' meglio di me. E' vero, mi sono occupato dei problemi teologici della nostra chiesa e ho trascurato la tua Parola. Ma quanto meno, Signore, sono il capo di una importante organizzazione, sono il pastore dei pastori.
- Alto! Giovanni Paolo, sono nuovamente obbligato a ariprenderti.
Quello che tu consideri come il primo papa, e che tu avresti dovuto imitare, si chiamava semplicemente anziano, come tutti gli altri. (I Pietro 5,1)
- C'e' pero' qualcosa che dovrebbe farti piacere. Ho impiegato tutte le mie energie per il riavvicinamento delle religioni. Ricordati di Assisi. E' stato bello vedere dei cattolici, degli ortodossi, degli anglicani, dei protestanti, degli ebrei, dei musulmani, dei buddisti, degli induisti ed altri pregare insieme.
- Pregare chi, pregare cosa, pregare come? Lo sai, Giovanni Paolo, che questi assembramenti mi fanno orrore?
Sono veramente afflitto nel constatare che tu non conosci le parole solenni che io ho detto: "Io sono il cammino, la verita' e la vita. Nulla viene dal Padre se non attraverso me." (Giovanni 14.6)
Da allora il tuo cosidetto primo papa ha affermato la stessa cosa: "Non c'e' salvezza se non in Gesu". (Atti 4.12)
- Ma non ti ricordi piu', Signore, che tu dicesti un giorno a Pietro: "Tu sei Pietro e su questa pietra io costruiro' la mia chiesa".
- E' solo un gioco di parole - Pierre, pierre - che esiste solo in francese. Io parlavo in aramaico e quindi ho fatto la distinzione tra l'uomo Pietro e questa magistrale affermazione: "Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente". E' su questa fede, su questa roccia, che io e non tu, costruiro' la mia Chiesa.
- Ma io, il papa, sono il successore di Pietro.
- Ma Pietro non ha successori!
- Sono desolato, Signore, tutti i teologi giustificano il papato con questo versetto.
- Allora vediamo, Giovanni Paolo, tu fai parte di una setta che trae dei versetti fuori dal loro contesto. Prova a leggere il seguito in Matteo 16.23. "Allontanati da me, Satana! Tu mi scandalizzi perche' i tuoi pensieri non sono i pensieri di Dio, ma quelli degli uomini".
- Mi sembra che tu dimentichi un'altra delle tue parole, Signore. In Giovanni 21.15-18 tu hai affidato a Pietro l'insieme dei cristiani.
- E' vero, Pietro aveva un ruolo nel contesto della giovane assemblea. Egli doveva, per qualche anno, vegliare sui nuovi convertiti, ma niente di piu'.
- Signore, ho dimenticato di dirti che io sono anche un sovrano politico. Sono alla testa di uno stato chiamato Citta' del Vaticano.
- Povero Giovanni Paolo, tu hai dimenticato ancora una volta le mie parole: "Date a Cesare quello che e' di Cesare ed a Dio quello che e' di Dio". (Matteo 22,21)
Non vedi dunque che il potere spirituale non ha nulla a che vedere con il potere temporale? Io lo avevo precisato chiaramente: "Il mio regno non e' di questo mondo". (Giovanni 18,36)
- Pero' il Vaticano e' bello, i suoi edifici sontuosi, le sue migliaia di ceri accesi, le sue vetrate e tutto quell'oro.
- Ancora una volta: tu non hai niente in comune con il tuo presunto primo papa, il quale non aveva ne argento ne oro. (Atti 3.6)
- Signore, tu non puoi almeno mettere in dubbio la mia grande pieta'. Ovunque dove sono andato mi sono sempre rispettosamente prosternato davanti alla statua della Vergine.
- Ma non hai ancora imparato, Giovanni Paolo, i dieci comandamenti? Ad esempio quello che afferma: "Tu non produrrai immagini scolpite e non ti prosternerai davanti ad esse". (Esodo 20:4-5)
- Ma Signore, erano le statue di tua madre, della Vergine, la nostra mediatrice.
- La mediatrice esiste in geometria, ma non in teologia e, tanto meno, nella teologia biblica (I Timoteo 2,5)
- Permettimi di insistere, Signore, erano statue della Santa Vergine.
- No, nessuna madre vuole essere rappresentata. D'altro canto tu non sai se essa era grande o piccola, bionda o bruna. Inoltre, dopo il mio concepimento miracoloso e la mia nascita, essa si e' sposata con Giuseppe ed io ho avuto almeno sei tra fratellastri e sorellastre.
Che bella famiglia! (Matteo 13.55-56)
- Vorrei almeno domandare alla Vergine di aprirmi le porte del cielo.
- Spiacente Giovanni Paolo, sono io che apro le porte.
- Tua madre si lascerebbe impietosire ed io potre andare in cielo. In fondo ho sempre venerato le sue statue.
- No Giovanni Paolo, io sono giusto ed applico il mio Verbo che afferma solennemente: "Fuori gli idolatri!" (Apocalisse 22,15)
- Allora, Signore, ti prego di mandare qualcuno in Vaticano che possa testimoniare queste cose in modo che essi possano evitare di finire in qualche luogo di tormenti.
- Essi hanno il Vangelo, che lo leggano, che lo meditino e che abbandonino tutte le usanze degli uomini. (Luca 16,27-31)
P.S.
- Tu puoi vedere, Signore, che dopo la ma morte, tutti parlano bene di me.
- Che disgrazia, quando tutti gli uomini dicono bene di te, cosi' come si comportarono i loro padri nei riguardi dei falsi profeti! (Luca 6,26)
- Hai visto la sepoltura grandiosa che hanno celebrato per me?
- Lasciate che i morti seppelliscano i morti! (Matteo 8,22)
IL VANGELO DI GIUDA
a cura di
alateus
Penso che l'Egitto continuera' a stupirci ancora per un pezzo.
In questi ultimi decenni si e' rivelato una vera miniera d'oro per quanto riguarda il ritrovamento di documenti relativi al cristianesimo primitivo.
Dopo la sorpresa di Nag Hammadi che risale ormai agli anni '40 del secolo scorso, ora e' la volta di Jebel Qarara, presso il villaggio di Ambar, che ci ha restituito, nel 1978, una copia del Vangelo di Giuda, la cui esistenza era, da secoli, solo supposta, ma mai accertata. Ne aveva accennato, a suo tempo, Ireneo di Lione (c. 180 d.c.) nel suo trattato "Contro le eresie", indicandolo come testo di riferimento per i seguaci della setta dei Cainiti.
Il manoscritto in questione, detto anche "Codex Tchacos", passato per anni attraverso le mani poco attente di incoscienti speculatori, venne finalmente in possesso (nel 2001) di un gruppo di studiosi sostenuti dalla National Geographic Society, dalla Waitt Institute for Historic Discovery e dalla Maecenas Foundation che provvidero al restauro delle pagine ormai in sfacelo e alla loro successiva traduzione e divulgazione.
Nel 2004 venne eseguita la datazione, mediante il metodo del carbonio-14, presso il Laboratorio di Spettrometria di Massa (AMS) della Universita' di Arizona (Tucson). La datazione attribuita si colloca tra il 220 ed il 340 d.C.
Il restauro e la traduzione del testo sono opera e merito di: Marvin Meyer, Rodolphe Kasser, Gregor Wurst e Stephen Emmel.
IL VANGELO DI GIUDA
INTRODUZIONE
Spiegazione segreta della rivelazione che Gesu rese conversando con Giuda per una settimana, tre giorni prima di celebrare la Pasqua.
IL MINISTERO DI GESU
Quando Gesu apparve in terra, compi' miracoli e grandi meraviglie per la salvezza dell'umanita'. E poiche' alcuni (camminavano) sulla via della rettezza, mentre altri andavano per la via delle trasgressioni, furono chiamati i dodici apostoli.
Egli prese a parlare con loro dei misteri oltremondani e di quanto sarebbe occorso alla fine. Spesso non appariva ai suoi discepoli come se stesso, ma si trovava fra loro come un bambino.
GESU DIALOGA CON GLI APOSTOLI
Un giorno egli era con i discepoli in Giudea, e li trovo' insieme, seduti in pia osservanza. Quando (si fece accosto) ai discepoli, si riunirono e sedettero e offrirono una preghiera di ringraziamento sopra il pane, (ed egli) rise.
I discepoli dissero a (lui), "Maestro, perche' ridi della (nostra) preghiera di ringraziamento? Abbiamo fatto cio' che e' giusto.
Ed egli rispose loro e disse: "Io non rido di voi. (Voi) non fate questo per volonta' vostra, ma perche' si crede questo, che il vostro dio (ne sara') glorificato.
Ed essi dissero: "Maestro, sei tu (....) il figlio del dio nostro".
Gesu disse loro: "Come mi conoscete? In verita' vi dico, non una generazione di quanti sono fra voi mi conoscera'".
IL RISENTIMENTO DEI DISCEPOLI
Quando i discepoli udirono questo, si risentirono e si adirarono, e nei loro cuori presero a bestemmiare il suo nome.
Quando Gesu si avvide che difettavano di (comprensione, egli disse) loro: "Perche' questo turbamento vi ha indotti all'ira? Il dio vostro che e' dentro voi e (....) hanno fatto incollerire (dentro) le anime vostre. (Che) uno di voi che sia (abbastanza forte) tra gli uomini tragga fuori l'uomo perfetto e stia eretto dinanzi al mio volto".
E tutti dissero: "Noi abbiamo quella forza".
Ma i loro spiriti non osavano stare dinanzi a (lui), eccetto Giuda Iscariota. Egli riusci' a stargli innanzi, ma non pote' gurdarlo negli occhi, e distolse il volto.
E Giuda (disse) a lui: "So chi tu sei e donde sei giunto. Tu vieni dal reame immortale di Barbelo. E io non sono degno di pronunciare il nome di colui che ti ha inviato".
COLLOQUIO TRA GESU E GIUDA
Sapendo che Giuda rifletteva su altre cose elevate, Gesu disse a lui: "Partiti dagli altri e io ti diro' i misteri del regno. A te e' possibile giungere la', ma ne avrai molto a soffrire. Poiche' un altro ti sostituira', al fine che i dodici (discepoli) possano ancora giungere a completezza con il dio loro".
E Giuda gli disse: "Quando mi dirai queste cose, e (quando) il gran giorno della luce si levera' per questa generazione?".
Ma come l'ebbe detto, Gesu lo lascio'.
GESU NUOVAMENTE CON GLI APOSTOLI
Il mattino seguente, dopo che questo era accaduto, Gesu (apparve) ancora ai discepoli.
Ed essi gli dissero: "Maestro, dove sei stato e che cosa hai fatto quando ci hai lasciati?".
E Gesu disse loro: "Sono andato da un'altra generazione, grande e santa".
I discepoli gli dissero: "Signore, quale e' la generazione che e' superiore a noi ed e' piu' santa di noi, che non si trova ora in questi regni?".
Udito che ebbe, Gesu rise e disse loro: "Perche' state pensando in cuor vostro sulla generazione forte e santa? In verita' vi dico, nessun nato (di) questo eone vedra' quella (generazione), e non una schiera di angeli delle stelle governera' sopra essa, e non uno che sia di nascita mortale puo' legarsi a essa, poiche' quella generazione non viene (....) che si e' fatta (....). La generazione di coloro che sono fra (voi) viene dalla generazione dell'umanita' (....) potenza, che (....) altre potenze (....) per (....)(quali) voi governate".
Quando (i suoi) discepoli udirono cio', ciascuno di loro fu turbato nello spirito. Non poterono proferir parola.
Un altro giorno Gesu venne a (loro). Ed essi dissero a (lui): "Maestro ti abbiamo scorto in una (visione), poiche' abbiamo avuto grandi (sogni....) notte (....)".
(Ed egli disse): "Perche' avete (voi .... quando) voi siete andati a nascondervi?".
VISIONE DEL TEMPIO E DISCUSSIONE
Essi (dissero: "Abbiamo veduto) una gran (casa con un vasto) altare (dentro essa, e) dodici uomini, essi sono i sacerdoti diremmo, e un nome, e una turba di gente aspetta presso l'altare, (finche') i sacerdoti (.... e ricevono) le offerte. (Ma) siamo restati in attesa".
(Gesu disse): "A che sembrano (i sacerdoti)?".
Ed essi (dissero: "Certi ....) due settimane; (certi) sacrificavano i figli, altri le mogli, in lode (e) umilta' l'un l'altro; certi dormono con uomini; altri sono coinvolti in (uccisioni); alcuni commettono una moltitudine di peccati e altri di illiceita'. E gli uomini che stanno (dinanzi) all'altare invocano il (nome) tuo, e in tutti gli atti del loro difetto, i sacrifici sono portati a compimento (....)".
E detto cio' essi si calmarono, perche' erano turbati.
INTERPRETAZIONE ALLEGORICA DEL TEMPIO
E Gesu disse loro: "Perche' siete turbati? In verita' vi dico, tutti i sacerdoti che stanno innanzi a quell'altare invocano il nome mio. E una volta ancora vi dico, il nome mio e' stato scritto su questo (....) delle generazioni delle stelle attraverso le generazioni umane. (Ed essi) hanno piantato alberi senza frutto, nel nome mio, in un modo che causa vergogna".
Gesu disse loro: "Quelli che avete veduto ricevere le offerte all'altare, quello e' cio' che siete. Quello e' l'iddio che servite, e siete voi i dodici uomini veduti. Le bestie che avete veduto condurre al sacrificio, sono le molte genti che voi sviate dinanzi a quell'altare. (....) stara' e usera' il nome mio cosi', e generazioni dei pii rimarranno leali a lui. Dopo di lui un altro uomo (dei fornicatori) vi stara', e un altro degli uccisori di figli vi stara' e un altro di coloro che dormono con uomini, e quei che si astengono, e il resto della gente di profanazione e di illiceita' e di errore, e quelli che dicono 'Noi siamo come angeli'; essi sono le stelle che portano ogni cosa al suo termine. Poiche' alle generazioni umane e' stato detto: 'Guarda, dio ha ricevuto il tuo sacrificio dalle mani di un sacerdote, ossia, un ministro dell'errore. Ma e' il Signore, il Signore dell'universo, che comanda. Nell'ultimo giorno, essi saranno esposti alla vergogna'".
Gesu disse (loro): "Smettete di sac(rificare ....) cio' che avete (....) sopra l'altare, poiche' essi sono sopra le vostre stelle e i vostri angeli, e gia' son giunti al termine cola'. Cosi' fate che siano (intrappolati) avanti a voi, fate che vadano
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generazioni (....)
Un fornaio non puo' nutrire tutta la creazione sotto il (cielo). E (....) a loro (....) e (....) a noi e (....).
Gesu disse: "Smettete di combattere con me. Ognuno di voi ha la sua stella, e ogn(uno)
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in (....) chi e' giunto (.... sorgente) per l'albero (....) di questo eone (....) per un tempo (....) ma egli e' giunto per innaffiare il paradiso di Iddio, e la (generazione) che durera', poiche' (egli) non profanera' (il corso della vita) di quella generazione, ma (....) per l'eternita' tutta.
DISCORSO SULLE UMANE GENERAZIONI
E Giuda disse (a lui: "Rabb)i, quale specie di frutto produce questa generazione?".
Gesu disse: "Le anime di ogni generazione umana periranno. Ma allorche' quella gente ha compiuto il tempo del regno e lo spirito l'abbandona, i loro corpi moriranno, ma le anime loro vivranno, ed essi saranno innalzati".
Giuda disse: "E che fara' il resto delle generazioni umane?".
Gesu disse: "Non puoi spargere semi su (roccia) e coglierne il frutto. (Questa) e' anche la via (....) la (corrotta) generazione (....) e la corruttibile Sophia (....) la mano che ha creato il popolo mortale, cosi' le anime loro salgono ai regni eterni di sopra. (In verita') vi dico, (....) angelo (....) potenza sara' capace di vedere che (....) questi ai quali (....) sante generazioni (....).
E detto cio' Gesu si parti'.
LA VISIONE DI GIUDA
Giuda disse: "Maestro, come hai ascoltato tutti loro, ora ascolta me. Perche' ho avuto una grande visione".
Udito cio', Gesu rise e gli disse: "Tu, tredicesimo spirito, perche' ti affatichi tanto? Ma parla, e avro' pazienza con te".
E Giuda gli disse: "Nella visione vidi me stesso, mentre i dodici discepoli mi lapidavano e perseguitavano (duramente). E io anche venni al luogo dove (....) dopo di te. Vidi (una casa ....), e i miei occhi non poterono (capir)ne la grandezza. Grandi persone l'attorniavano, e quella casa 'aveva' un tetto di fronde, e nel mezzo della casa stava (una folla),
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dicendo, 'Maestro, portami insieme con questa gente'".
(Gesu) rispose e disse: "Giuda, la tua stella ti ha sviato". E continuo': "Non uno di nascita mortale e' degno di entrare nella casa che tu hai veduto, poiche' quel luogo e' riservato ai beati. Ne il sole ne la luna governeranno la', ma i santi vi abiteranno per sempre, nel reame eterno con gli angeli santi. Guarda, ti ho spiegato i misteri del regno e ti ho insegnato l'errore delle stelle; e (....) mandarli (....) sui dodici eoni".
GIUDA CHIEDE DEL PROPRIO DESTINO
Giuda disse: "Maestro, forse che il mio seme sta sotto il potere dei dominatori?".
Gesu rispose e gli disse: "Vieni che io,
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ma che tu soffrirai alquanto quando vedrai il regno e tutta la sua generazione".
Udito cio', Giuda disse a lui: "Che bene e' mai questo, che io l'ho ricevuto? Perche' tu mi hai tolto da quella generazione".
Gesu rispose e disse: "Tu sarai il tredicesimo, e sarai maledetto dalle altre generazioni, e perverrai a dominare su esse. Negli ultimi giorni malediranno l'ascesa tua alla (generazione) santa".
INSEGNAMENTO DELLA COSMOLOGIA
Gesu disse: "(Vieni), che io ti possa dire di (segreti che) nessuno (ha) mai veduto. Poiche' esiste un regno grande e senza fine, la cui vastita' non una generazione di angeli ha veduto, (dov')e'(uno Spirito) grande, invisibile,
che alcuno angelo mai vide,
ne' un moto del cuore ha mai compreso,
e che mai ebbe un nome".
"E apparve una nube lucente. Ed egli disse: "Che un angelo venga in essere e sia il mio servo".
"Un grande angelo, l'illuminato divino Autogenerato, usci' dalla nube. Per causa sua, altri quattro angeli vennero in essere da un'altra nube, ed essi divennero servi dell'angelico Autogenerato. E l'Autogenerato disse: 'Che (....) venga in essere (....)', e quello venne in essere (....). Ed egli (creo') il primo luminario per regnare su esso. Egli disse: 'Angeli vengano in essere per servir(lo), e miriadi innumerevoli vennero in essere.
Egli disse: '(fate che) un eone illuminato venga in essere', e quello venne in essere. Egli creo' il secondo luminario (per) regnare su esso, insieme a miriadi di angeli innumerevoli per rendere servizio. Questo e' il modo in cui egli creo' il resto degli eoni illuminati. Egli li fece regnare su quelli, e creo' per essi miriadi di angeli innumerevoli che li assistessero".
ADAMAS
"Adamas era nella prima nube lucente che nessun angelo ha mai veduto tra quelli chiamati 'Dio'.
Egli (....) che (....) l'immagine (....) e a somiglianza di (quest')angelo. Egli fece si che l'incorruttibile (generazione) di Seth apparisse (....) i dodici (....) i ventiquattro (....). Egli fece si che settandue luminari apparissero nella generazione incorruttibile, secondo il volere dello Spirito. I settanadue luminari fecero si che trecentosessanta luminari apparissero nella incorruttibile generazione, secondo il volere dello Spirito, che' il loro numero fosse di cinque per ognuno".
"I dodici eoni dei dodici luminari costituiscono il loro padre, con sei cieli per ciascun eone, cosi' che vi sono settandadue cieli per i settantadue luminari, e per ognuno (di quelli cinque) firmamenti, (fino a contare) trecentosessanta (firmamenti ....). A essi venne data autorita' e una (gran) schiera d'angeli (innumerevoli), per gloria e adorazione, (e dopo cio' anche) spiriti vergini per gloria e (adorazione) di tutti gli eoni e i cieli e i loro firmamenti".
IL COSMO E IL CAOS
"La moltitudine di quegli immortali e' detta cosmo, o sia perdizione, dal Padre e dai settantadue luminari che sono con l'Autogenerato e i suoi settatadue eoni. In lui il primo uomo apparve con le sue incorruttibili potenze. E l'eone che apparve con la sua generazione, l'eone dove stanno la nube della conoscenza e l'angelo, e' detto El. (....) eone (....) dopo quello (....) disse: 'Che dodici angeli vengano in essere (per) governare sul caos e l'(infero)'. Ecco guarda, dalle nubi apparve un (angelo) col volto balenante di fuoco e sozzo di sangue a vedersi. Nebro si chiamava, che stava per 'ribelle'; per altri e' Yaldabaoth.
Ma un angelo ancora, Saklas, usci dalla nube. Nebro creo' cosi' sei angeli, e Saklas pure, perche' fossero servi, e questi generarono dodici angeli nei cieli, e ciascuno di essi ricevettero una parte dei cieli".
ARCONTI E ANGELI
"I dodici arconti parlarono con i dodici angeli: 'Che ciascuno di voi (....) e che essi (....) generazione
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angeli':
Il primo e' (S)eth, che e' detto Cristo.
Il (secondo) e' Harmathoth, che e' (....).
Il (terzo) e' Galila.
Il quarto e' Yobel.
Il quinto (e') Adonaios.
Essi sono i cinque che governano sul mondo infero, e prima di ogni cosa sul caos".
LA CREAZIONE DELL'UMANITA'
"Allora Saklas disse ai suoi angeli: 'Creiamo un uomo a somiglianza e immagne'. E fecero Adamo e la sua sposa Eva, che tra le nubi e' detta Zoe. Poiche' attraverso questo nome tutte le generazioni cercano l'uomo, e tra esse ognuna chiama la donna con questi nomi. Ora, Sakla non com(andava ....) tolte (....) le gene(razioni ....) questo (....). E l'(arconte disse) ad Adamo: 'Tu vivrai a lungo, con i figli tuoi'".
IL DESTINO DI ADAMO E DELL'UMANITA'
E Giuda disse a Gesu: "(Quanto) e' lunga la durata del tempo che vivranno le creature umane?".
Gesu disse: "Perche' ti domandi questo, quanto Adamo, con la sua generazione, ha vissuto la durata della vita sua la' dove ha ricevuto il suo regno, con longevita' insieme al suo arconte?".
Giuda disse a Gesu: "Lo spirito dell'uomo perisce?".
Gesu disse: "Cio' e' perche' Dio ordino' a Michele di dar lo spirito delle persone a loro come un prestito, cosi' che potessero rendere servizio, ma il Grande ordino' a Gabriele di concedere spiriti alla gran generazione senza arconte sopra di essa, o sia, lo spirito e l'anima. In conseguenza, il (resto) delle anime
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LA DISTRUZIONE DEI MALVAGI
"(....) luce
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attorno (....) che (....) spirito (che e') in te dimora in questa (carne) tra le generazioni degli angeli. Ma Dio dispose che la conoscenza fosse (data) ad Adamo e ai suoi, cosi' che i re del caos e dell'infero non signoreggiassero su loro".
Giuda disse a Gesu: "Cosi', che faranno quelle generazioni?".
Gesu disse: "In verita' vi dico, per tutti loro le stelle portano le cose a compimento. Quando Saklas compie la durata della vita che gli fu assegnata, la prima stella apparira' con le generazioni, ed essi finiranno quel che dicono di voler fare. Allora fornicheranno in nome mio e ammazzeranno i figli loro ed essi (....) e
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nome mio, ed egli (....) la tua stella sopra il (tre)dicesimo eone".
E, dopo questo, Gesu (rise).
(Giuda disse): "Maestro, (perche' ridi di noi)?.
(Gesu) rispose (e disse): "Io non rido (di voi) ma degli errori delle stelle, perche' queste sei stelle vagano di sopra con questi cinque combattenti, e tutti saranno distrutti con le loro creature".
I BATTEZZATI - IL TRADIMENTO
Giuda disse a Gesu: "Guarda, che faranno i battezzati in nome tuo?".
Gesu disse: "In verita' (vi) dico, questo battesimo (....) nome mio
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a me.
In verita' ti dico, Giuda, (quelli che) offrono sacrifici a Saklas (....) Dio
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tutto quello che e' male".
"Ma tu sarai maggiore tra loro. Poiche' sacrificherai l'uomo che mi riveste.
Il tuo corno e' gia' levato,
la tua collera accesa,
la tua stella si e' mostrata lucente,
e il tuo cuore si e' (....)".
"In verita' (....) tuo ultimo (....) si fa
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dacche' sara' distrutto. E allora l'immagine della gran generazione di Adamo sara' innalzata, poiche' da prima del cielo, della terra e degli angeli quella generazione, che proviene dai reami eterni, esiste. Ora guarda, ti e' stato detto tutto. Leva gli occhi e osserva la nube e la luce in essa, e le stelle intorno. La stella che indica la via e' la tua stella".
Giuda levo' gli occhi e vide la nube lucente, ed entro' in essa. E quelli a terra udirono una voce venire dalla nube, che diceva, (....) gran generazione (....) immagine (....)
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IL TRADIMENTO DI GIUDA
(....) I loro alti sacerdoti si lagnavano perche' (egli) era andato nella camera degli ospiti per la sua preghiera. Ma alcuni scribi erano la, a osservare cautamente per arrestarlo in preghiera, poiche' temevano il popolo, che' da tutti egli era reputato un profeta.
Essi si fecero accosti a Giuda e gli dissero: "Che fai tu qui? Tu che gli sei discepolo".
Giuda rispose a quelli come essi volevano. E ricevette dei denari e lo consegno' loro.
ALCUNI COMMENTI
La cosa piu' evidente che balza subito all'attenzione del lettore e' la tesi che rivaluta la figura di Giuda e lo definisce un eletto; il solo degno di salvezza, tra gli altri dodici apostoli destinati al nulla. Con il suo tradimento, sollecitato dallo stesso Gesu, Giuda aiuta il Maestro a liberarsi dal suo corpo terreno (la carne) e ascendere nel regno dei cieli congiungendosi al vero e unico Dio.
Chi sia questo vero Dio e' difficile da intendere. Certo non e' il Dio del Vecchio Testamento, il Dio di Abramo, che in questo contesto viene considerato un essere di infima categoria. Il Dio degli ebrei sarebbe un Dio minore malvagio, stolto, stizzoso, creatore di un mondo di miseria, di sofferenza e di dolore. Un demiurgo cattivo e megalomane dal quale sarebbe meglio girare al largo.
La cosmogonia sulla quale l'autore di questo vangelo si sofferma (peraltro ripresa in parte da Platone) e' qualcosa di totalmente farneticante. Vero e' che 1800-1700 anni or sono la scienza non aveva ancora fatto molti progressi e quindi qualsiasi ipotesi poteva essere formulata ma questo autore, con i suoi eoni, cieli, arconti, divinita' minori e uno sterminio di angeli con poteri piu' o meno estesi, non si e' risparmiato nulla: ha estratto a piene mani dalle follie dell'epoca.
Il suo Dio ineffabile farebbe parte di un trinita' composta da:
- Un Padre Trascendente (cioe' il Dio stesso)
- Barbelo: la prima madre, essere divino primario del perfetto regno di Dio
- L'Autogenerato: in effetti generato da Barbelo, fecondata da uno sguardo del Padre Trascendente.
E tanto per non perderci il senno, il mondo materiale, quale noi lo conosciamo, sarebbe stato creato, per nostra disperazione, da un Dio minore detto Saklas con l'aiuto di un certo Yaldabaoth (il lordo di sangue) a volte indicato come Nebro o El (il Dio dell'Antico Testamento). In tutto questo non e' chiara la provenienza e la natura di Gesu, anche se si lascia intendere un suo eventuale collegamento con l'Autogenerato.
Saklas e Yaldabaoth avrebbero anche creato Adamo dal quale sarebbero stati generati individui appartenenti a due categorie:
- gli eletti, quelli che conservano in loro la scintilla divina primordiale, alimentata dalla conoscenza e destinati, dopo la morte a raggiungere il regno del Padre Trascendente (ecco la matrice "gnostica" di questo vangelo)
- gli altri, privi di scintilla divina e chiusi alla conoscenza, creati per "servire" e destinati al nulla, senza speranza di riscatto.
In conclusione, uno delle decine o centinaia di vangeli sorti nel periodo proto-cristiano e destinati a scomparire dopo la scelta autoritaria di Costantino, durante il concilio di Nicea.
Da questo concilio si salvarono i quattro vangeli sostenuti dalla corrente piu' numerosa ed agguerrita, quelli di Luca, Marco, Matteo e Giovanni, allora ben diversi da quelli che la chiesa oggi ci propina; nel corso di 1600 anni il clero provvide ad infinite manipolazioni e correzioni degli stessi per adattarli all'evolversi dei tempi e del pensiero umano.
Come'e' naturale la storia venne scritta dai vincitori ( la setta romana) che ebbero cura di eliminare dai vangeli "ufficiali" tutto cio' che poteva dar fastidio al loro strapotere sugli sciocchi e alle loro ambizioni.
Per fortuna, ogni tanto, dalle sabbie del deserto affiora qualcosa.
I link
papi
giuda
Sul Papa mi trovo daccordo su delle affermazioni ma nn voglio giudicare oltre per non incorrere in un errore ma sembra aver ragione sto tizio.
Su giuda è la prima volta che trovo un vangelo cosi mai visto prima altri vangeli di giuda erano diversi da questi tra quelli visualizzati nel web.
[Hp modificato la formattazione del testo perché creava problemi di visualizzazione nel forum. Achille]
[Modificato da Achille Lorenzi 24/07/2006 18.39]