Re: giainuso ha colto il punto
Scritto da: giainuso 19/06/2006 14.21
non è che tutto si debba risolvere in un :"c'ha ragione la wts !" , "no c'ha torto marcio la WTS".
Ancientofdays ha semplicemente fatto notare che l'ipotesi della rivelazione dell'esatta pronucia di YHWH a 12 apostoli non può essere esclusa.
questo non perchè tale informazione rivestisse chissà quale "ruolo" all'interno dell'insegnamento di cristo ma molto più semplicemente perchè,inquanto ebrei,è possibile che qualcuno di loro si sia sentito di chiederglielo,anche solo a titolo di curiosità.
di certo cristo conosceva l'esatta pronucia di quel nome oggi andata persa.
dubito fortemente che nel primo secolo i cristiani avessero idea del fatto che circa 2000 anni dopo intorno all'uso,legittimo o meno,di quel nome si sarebbero consumati fiumi di inchiostro.
a mio avviso la cosa assume oggi un significato,nel momento in cui si dibatte con un tdg,assolutamente sproporzionato.
un nome è solo un etichetta,le persone si distinguono dalle loro qualità e questo cristo ci venne a insegnare ma ipotizzare che la pronuncia di quest' "ininfluente" nome,assuma un peso tale nella mente di cristo da spingerlo quasi censurarlo,mi sembra fuori luogo.
ciao
bruno
[Modificato da giainuso 19/06/2006 14.27]
giainuso , hai centrato esattamente il punto sul Nome e forse anche quello sul campanilismo.
Io volevo solo fare una ipotesi che mi sembrava sensata.
A prescindere da ogni presa di posizione dottrinale (io stesso sono dell'avviso che NON sia necessario rivolgersi a Dio pronunciandone il nome o verbo che sia)
Se esaminate il link in questione, scoprirete che altri la pensano come me e giainuso, sotto un estratto dal documento linkato.
http://digilander.libero.it/domingo7/TETRAGRAMMA.htm
"Del resto anche Gesù, benché avesse sicuramente fatto conoscere il nome di Dio ai suoi discepoli (Giovanni 17,6 e 17,26) ed insegnato a santificare il nome di Dio (Matteo 6,9), preferiva rivolgersi a Dio chiamandolo Padre."
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Il MALE sono quelli che impongono la propria autorità come verità assoluta e non si dispongono alla verità come autorità assoluta.