Io ti indico il succo del discorso.
Ciò che è scritto in quell'opuscolo è vero, corrisponde a ciò che dicono tutti gli esegeti, cioè
- che Geova è il risultato (italianizzato dal latino Jehovah) della mescolanza delle consonanti del tetragramma ebraico YHWH(parola di quattro consonanti) con le vocali della parola ebraica Adonay (parola con tre vocali: a che diventa e, o, a). Infilando queste vocali e-o-a nelle quattro consonanti si ha YeHoWaH, e in italiano GeoVa). Il risultato è - va sottolineato! - una parola non ebraica, che non esiste nel dizionario ebraico e che in ebraico non ha alcun senso.
Cos'è quindi che non va? la conclusione!
Se quella è la realtà della nascita del nome divino usato oggi dai Testimoni noi, insieme a tutto il mondo degli esegeti, diciamo che "Geova" è un ibrido (L. Minuti), un mostro linguistico e un barbarismo (Monlobou-Du Buit), uno sgorbio (G. Ravasi).
Mentre la WT insiste tranquilla per la sua strada - resa tranquilla da milioni ascoltatori culturalmente indifesi - a dire che no, "Geova è il nome di Dio".
Almeno dicessero che è "una pronuncia" e non "è il nome" gliela perdoneremmo. Anche se, come è ovvio, è una pronuncia sbagliata nata da un equivoco operato agli inizi della nascita della lingua italiana (Raimondo Martini che ha scoperto la vocalizzazione biblica fatta dai masoreti è del 13° secolo) e quando ancora non esistevano ancora l'università e nelle scuole "superiori" si insegnavano queste materie:
Grammatica
Dialettica
Retorica
Aritmetica
Musica
Geografia
Astrologia
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est modus in rebus