Ancora a proposito di troll e di fake.
Se avete letto le varie discussioni di questo thread, probabilmente concorderete che certe cose possono accadere solo in rete, quando le persone comunicano tramite un monitor che non permette di vedere in faccia il proprio interlocutore.
Varie esperienze qui riportate dimostrano che anche per alcuni TdG la tentazione di mettersi una maschera e di assumere qualche nuova identità è molto forte. Mettendosi questa maschera – oppure
togliendosi quella che indossano comunemente – alcuni TdG hanno scritto e fatto cose che nella loro vita quotidiana non farebbero mai, sapendo di poter essere visti e riconosciuti.
Da quanto ho iniziato a navigare in internet (agli inizi del 2000) ho avuto modo di conoscere parecchi episodi che mi hanno lasciato inizialmente molto incredulo e sbigottito.
Nella vita reale se una persona si comportasse come avviene in certi casi in rete, come minimo si dubiterebbe della sua salute mentale. Invece nel mondo virtuale cose del genere sono comunissime: la cosa che lascia molto sconcertati comunque è la capacità di recitare
a lungo dei ruoli, assumendo delle identità che sembrano
del tutto diverse. Alcuni arrivano al punto di fingersi ignoranti e sgrammaticati, dicono di essere donne (o uomini), si inventano dei ruoli o delle professioni particolari, ecc., pur di convincere i loro ignari interlocutori della loro autenticità.
Credo bastino solo le esperienze riportate in questa discussione a far capire quanto sia difficile instaurare dei rapporti reali con persone che si “conoscono” solo tramite un PC.
Una persona che può apparirci in un certo modo, alla fine potrebbe avere tutta un’altra identità.
A questo proposito notate cosa ha scritto la WTS:
«Invitereste uno sconosciuto a casa vostra senza prima accertarne l'identità? Che dire se non ci fosse modo di scoprirla? Permettereste a questo sconosciuto di rimanere solo con i vostri figli? Questo è indiscutibilmente ciò che può accadere con Internet. La posta elettronica può essere scambiata con persone che non si conoscono. Lo stesso può dirsi delle conversazioni tenute elettronicamente nei "forum" o nelle "chat room". A volte i partecipanti possono affermare di essere testimoni di Geova, ma spesso non è vero. Alcuni potrebbero spacciarsi per giovani senza esserlo. Una persona potrebbe persino mentire sul proprio sesso». (km 11/99 p. 3).
Eh già, è proprio vero. E ci sono anche alcuni TdG che si comportano in questo modo.
Ma il fenomeno è comunque più diffuso fra persone che non seguono particolari principi morali. Nella stragrande maggioranza dei casi I TdG ripudierebbero un simile modo di fare, ritenendolo quanto meno ipocrita e disonesto.
Saluti
Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 01/02/2007 18.47]