21/08/2005 16:01 |
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Molto umilmente mi permetto di fare alcune considerazioni riguardo la storia della grammatica ebraica più antica...essa ci è in gran parte sconosciuta,e farne derivare alcune regole(parlo di vocalismo)che hanno carattere così assoluto è ciò che ogni buon ebraista si guarderebbe bene dal fare.
Per questo motivo mi stupisce la circostanza che Buchanan(?),mostri tanta "sicurezza" nel trarre le sue considerazioni sulla "corretta" vocalizzazione del nome.Noi sappiamo che non è raro constatare come "non esista" in generale una regola fissa,una concordanza formale rigida in ebraico e come inoltre,non sia possibile neppure spiegare la sintassi ebraica in poche righe.
"Certo è che ci è impossibile pervenire alla conoscenza dell'ebraico quale era parlato in epoca pre-esilica,almeno dal punto di vista del vocalismo;e poichè per una lingua semitica il vocalismo è essenziale per la struttura morfologica,ciò significa che non siamo in grado di conoscere una buona parte della grammatica ebraica antica,noi infatti conosciamo solo l'ebraico quale fu ricosruito alla fine del I millenio d.c (masoretico)."
("Introduzione alle lingue semitiche";Garbini-Durand,Brescia, Paideia vedi anche: G. Garbini. "Le lingue semitiche", Napoli 1984,O. Durand,e "La lingua ebraica. Profilo storico-strutturale".)
Ciò che ci è stato trasmesso non è un testo bagaglio di "nozioni linguistiche" bensì un gruppo di testi sacri il cui contenuto ideologico sottoposto a continue sollecitazioni da parte delle diverse correnti dell'ebraismo ne hanno alterato la struttura linguistica.Di conseguenza non è raro il caso che una certa forma linguistica,lessicale o anche morfologica del testo sia la semplice conseguenza di una data interpretazione del testo magari "linguisticamente inesatta".
Noi non conosciamo la lingua ebraica,ma una determinata interpretazione del testo biblico(quella tiberiense).Questo spiega il perchè gli studiosi considerano più "probabile" una vocalizzazione del Nome piuttosto che un altra, ed è loro impossibile giungere alla sua "esatta" pronuncia.
Ora,tenendo in debito conto quanto premesso sopra, le dichiarazioni con le quali con tanta "sicurezza" si attesterebbe che "Yehowah" sia la "corretta" pronuncia del tetragramma,lasciano il tempo che trovano, e ciò non ha escluso cmq, che queste "ipotesi di ricostruzione" siano state sottoposte al vaglio del giudizio critico di ricercatori e studiosi,ricostruzioni che tuttavia, non hanno trovato riscontro presso il mondo accademico, che continua a propendere (non con "certezza" ma con ragionevole probabilità) per "Yahweh".
[Modificato da Topsy 22/08/2005 1.58] |
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