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Geovismo e psicologia: autocritica, autoesame, auto ed eteroaiuto fraterno

Ultimo Aggiornamento: 22/09/2009 23:59
14/01/2005 12:55
 
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Penso di fare cosa gradita e utile a molti postanti aprendo un thread che raccolga le esperienze personali dell'appartenenza geovista valutate con il senno di poi, cioè da persone libere, quali non sono coloro che attualmente aderiscono al movimento e che sono impediti da una reale riflessione critica che darebbe... "luogo al diavolo" rischierebbe di "farli inciampare" nella fede eccetera...

Penso che, non essendo un ex, non ho molto da scrivere sull'argomento ma spero moltissimo da leggere. E, insieme a queste esperienze personali, suggerisco di raccogliervi tutte le citazioni, argomentazioni, valutazioni psicologiche fatte da chiunque al fine di capire il meccanismo mentale, gli espedienti persuasivi, le autogiustificazioni interiori che hanno irretito chi è entrato nel movimento (potrebbero essere simili a quelli di altri gruppi e appartenenze così da essere utili anche oltre la cerchia della nostra tematica) e quali i meccanismi che hanno permesso loro di ripensarci e sganciarsi, e la valutazione critica che ne danno ora.
Chissà forse è una strada attraverso la quale si potrà aiutare qualcuno degli appartenenti che, a leggerci si difenderà ovviamente con le unghie e coi denti accusandoci di satanismo, di scrofa che fa marcia indietro, o ci riderà sopra per esorcizzare la paura che ha delle nostre riflessioni ed esperienze finché... finché una benedetta delusione non lo costringerà a fermarsi e pensare... Forse allora riprenderà queste pagine e ci vedrà da qualche parte un suo meccanismo mentale analizzato punto per punto e valutato criticamente. Diverrà più "bereano" e... e un giorno ce lo ritroveremo tra i foristi a darci testimonianza della sua liberazione.

Sono stato stuzzicato da alcuni post che qui di seguito riproduco parzialmente. Essi daranno meglio di ulteriori parole l'idea di cosa intendo e faranno capire intuitivamente che la cosa è oltremodo utile. Siano essi stati dentro il... fuoco geovista, sia che ne siano stati tangenzialmente ustionati, esprimono tutti uno sconcerto: la loro spersonalizzazione; e una gioia: quella della liberazione. Pongono tutti un interrogativo di cui è importante cercare e trovare la risposta o le risposte di varie concause: "Come è avvenuto, come è stato possibile che?..."

Metalsan (nella sezione "Presentiamoci": thread "Un lampo di razionalità"; post del 15/10/2004 13.09) dice:
«Ciao a tutto il forum,mi chiamo Gianluca ed ho 24 anni.Da circa due e mezzo studio con dei TdG pur non essendolo,ma finalmente mi sono svegliato...come loro dicono!Per tutto questo tempo mi sono lasciato trasportare,guidare dalle loro dottrine senza mai poter rispondere,senza mai avere pormi mai il beneficio del dubbio su cio che mi veniva detto e do a me stesso solo a me la colpa di questo mio atteggiamento;forse dovuto al fatto che finalmente mi sembrava di aver trovato qualcosa di certo nella vita...ma non è cosi.Vi ringrazio,ho cominciato a pormi domande dopo essere entrato in questo forum,e forse il mio spirito non aspettava altro che una scossa(che voi mi avete dato)per rendersi libero»

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Solesplendente (nella sezione "Presentiamoci"; thread "Ci sono anch'io); post del 27/10/2004 17.58) ha scritto:
«A tutto il forum, ciao, sono Marina fino a qualche anno fa tdg per vent'anni, mi sono dissociata dopo diverso tempo di inattività non condividendo più gli insegnamenti della WT, mi sentivo sempre di più una pecora, ma non nel senso di animale mansueto, ma perchè facente parte di un branco che non poteva pensare autonomamente e quindi..... dopo essermi sentita legata al cappio troppo a lungo ho deciso di scegliere la libertà, non rinnego Dio, anzi... a volte lo sento molto vicino... ho ancora molti sensi di colpa, sensazioni di aver tradito qualcuno che amavo.... ma in verità la tradita sono stata io. E la conferma l'ho avuta grazie ad internet e al sito di Achille: A presto ciao Solesplendente»

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Tubal Cain (nella sezione "Esperienze vissute"; thread ; post del 18/12/2004 22.47) ha scritto:
«Ciò che ancora mi lascia perplesso è questo:
Mi chiedo che cosa scatta nella mente di una persona per farle accettare un totale annientamento della propria personalità.
Io ho letto i vostri commenti e devo dire che nelle vostre parole c’è intelligenza, ironia, umorismo, studio ecc.; personalmente non mi ritengo uno sciocco, eppure ho accettato impassibile l’annientamento della mia intelligenza, l’ho messa a disposizione come semplice strumento di trasmissione dell’umana intelligenza altrui!! SENZA REAGIRE!

E’ questo che non tollero del mio passato.
Non è la dottrina dei tdg che mi fa “imbufalire”, è il mio totale asservimento ad essa.
In pratica sono furioso con me stesso.

Eppure negli anni trascorsi tra i tdg la mia mente mi aveva lanciato moltissimi avvertimenti.
Rimasero inascoltati per molto tempo.
Quando leggevo la scrittura che descrive Dio assiso sul circolo della terra e quando la usavo per dimostrare la divinità della Bibbia, sapevo e ricordavo che c’era un tale matematico greco che molti anni prima di Cristo aveva addirittura calcolato il diametro e la circonferenza della terra!
Mi chiedevo: se Isaia che parla di “circolo della terra” era ispirato da Dio, allora questo greco cos’era?

Eppure tacitavo questi segnali e andavo avanti, lo stesso dicasi per le profezie di Matteo 24 ecc. mi era evidente che si riferivano alla distruzione di Gerusalemme eppure ancora andavo avanti nel farmi annientare.
Quando nel calcolo per arrivare al 1914 mi scontrai con la falsità della data del 607 AC, iniziai a girare per tutte le biblioteche della mia città a cercare una risposta, la ottenni:
tutti i testi indicavano il 586 AC come l’anno della distruzione di Gerusalemme!
Eppure continuai ad andare avanti nell’auto annientamento!
Lo stesso avvenne anche per il calcolo dell’inizio delle 70 settimane di Daniele.

Adesso quando penso che cosa avrebbe comportato l’adempimento delle speranze di allora:
L’Armaghedon, rabbrividisco e arrossisco al pensiero che oltre alla mia intelligenza avevo annientato anche la mia coscienza!
Vi è mai capitato di riflettere in merito a questo?
Per la nostra casetta col prato inglese e il tavolo pieno di frutta matura eravamo disposti a passare sopra il cadavere puzzolente e decomposto dei quasi 6 miliardi di uomini!!!!!! FAMIGLIA E AMICI COMPRESI!!!!!!
E’ questo che mi fa infuriare con me stesso.
Quando ho oltrepassato il punto di non ritorno?
Quando i sani punti interrogativi che esprimono un dubbio costruttivo si sono trasformati in tanti totali e assoluti punti esclamativi che esprimono dogma e integralismo??
Vi siete mai chiesti voi quando avete passato il punto di non ritorno, cioè quando ormai eravate dentro e accettavate pedissequamente ogni “nuovo intendimento dello schiavo f e d”??

Quello che mi chiedo ancora è : PERCHE’?
Scusate se vi ho annoiato ma stasera ho scritto una pagina di un grosso libro che ho chiuso a chiave in remoto angolo del mio cervello.
Ciao a tutti
Maurizio»

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Sweetymi ; nella stessa sezione e thread (post del 01/01/2005 13.33) ha confermato qualcosa di simile dicendo:
«Anche io mi chiedo PERCHE'...come ho potuto annullare me stessa così, ignorare tutti i segnali che nn solo la mia mente ma anche il mio corpo mandava: sono ingrassata 50 chili in pochi anni, ho dovuto ricorrere ad antidepressivi anche forti come il Prozac, dopo un anno di servizio come pioniera regolare avevo un esaurimento nervoso in piena regola.
Come ho potuto lasciare un lavoro che adoravo per intraprenderne uno che a distanza di 20 anni è fonte di angoscia e sofferenze, solo per dedicare più tempo alla predicazione......
Come ho potuto annullare me stessa, la mia personalità allegra e spigliata, per vivere all'ombra di un marito "anziano", perchè dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna ma, sottolineo io, deve stare dietro...aspettare...tacere...
Forse prima o poi riuscirò a scrivere la mia storia che non è niente di eclatante, ma solo un insieme di scelte sbagliate, sbagliate perchè pilotate. Ora che ho 40 anni voglio tornare a vivere, col rimpianto di aver buttato via gli anni migliori, dall'adolescenza all'età adulta...25 lunghi anni consacrati a cancellarmi, perchè "Geova si compiace dei nostri sacrifici", perchè "non sarebbe la verità se fosse tutto facile", perchè "Satana ci mette i bastoni tra le ruote"...
Difficile trovare le parole giuste, anche se tu le hai sapute trovare, e difficile ancora cancellare i sensi di colpa...sto scrivendo su un forum di apostati...io...io che non ho esitato a rovinare l'infanzia di mio figlio in nome di un assurdo credo, che sono andata incontro alla morte con coraggio per non essere trasfusa, con un bambino di 2 giorni...da crescere, da amare... Ma presto avrò il coraggio di raccontarmi.
Un caro saluto a tutti
Antonella»

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Tubal Cain è tornato sul discorso (nella sezione "Non solo critica"; thread "Cosa mi aspetterei dal vero cristianesimo"; post del 13/01/2005 16.36) ha scritto:
«Il giorno in cui decisi di uscire dalla cong. Tdg, iniziai un periodo di coliche renali “interiori” che mi causarono molta sofferenza.
Non mi riferisco solo al fatto che tutta la mia vita ne uscì stravolta.
Nemmeno al fatto che i primi tempi mi sentivo come un alieno appena atterrato sulla terra.
Non so se questa è la sensazione che hanno provato anche altri, ma io mi sentivo così.
Tutta la mia vita era stata focalizzata solo sulla congregazione.
I miei amici erano solo tdg.
Vivevo in una zona che non era la mia di origine, per cui non avevo nemmeno riferimenti di compagni di scuola, amici d’infanzia o parenti.
Avevo vissuto una vita da tdg “cristallino”.
In quei momenti mi sentivo come “ET” che voleva “telefonare a casa” per sentire una voce amica.

Ci sono altre cose che ti fanno soffrire.
Ti chiedi come sia stato possibile vivere una vita senza avere opinioni su nulla, se non quelle che leggi di dover avere.
Ti chiedi, e questo è inerente alla discussione, come puoi aver creduto che la discriminante tra buono e cattivo, tra giusto e sbagliato, tra vero e falso sia la semplice appartenenza ad una religione.
Ho creduto di poter dividere l’umanità come fosse una partita di calcio:
Da una parte io con i tdg e la nostra “maglietta”.
Dall’altra il resto del mondo con la loro “maglietta”.
Il risultato della partita era scontato: vincevamo noi!!

Adesso la vedo diversamente, è quello che ho evidenziato nel messaggio precedente.
Vedo un’umanità in cui ciascun membro ha la SUA maglietta e il suo colore.
E io non ho alcun diritto di giudicare qualcuno se non me stesso.
Chissà forse un giorno, un Dio, se c’è, lo farà.»

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L'importante è che parlano tutti di "libertà ritrovata", e io aggiungo di ritrovata dignità umana prima conculcata. Ora sono liberi, se vogliono, di essere quel tipo di adoratori che il Padre va cercando.

Diamo il via alle riflessioni. Attenti solo al taglio (affinché non sia un doppione di "Esperienze vissute") bisogna cercare di dare delle motivazioni, delle valutazioni critiche, della scelta per il geovismo e dei meccanismi che, a nostro parere, spingono a farla, sia per entrare che per uscire. Si può farlo sia narrando la propria vicenda sia prescindendone, come fosse di altri. Chi non ha avuto l'esperienza può, come me, illustrare la cosa in base a studi, citazioni trovate, riflessioni, congetture personali, domande... tutto può essere utile.
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est modus in rebus
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