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“Come superare le eventuali obiezioni” secondo “Ragioniamo”, ma il CAMPO riflette e dice...

Ultimo Aggiornamento: 25/10/2005 09:36
06/10/2005 13:22
 
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APPENDICE 3

QUANDO QUALCUNO DICE: ‘SONO EBREO’
Innanzi tutto chiedete in che senso la persona si considera ebrea. Pochi sono religiosi. Per molti essere ebrei è solo un fattore etnico.
Più o meno come l’appartenenza/affiliazione alla Società Torre di Guardia, quando non ci si crede più si è geovisti a causa di legami familiari che si teme di perdere?

Ci sono alcuni punti che sarebbe bene tenere a mente: (1) Per gli ebrei religiosi è vietato pronunciare il nome di Dio. (2) Molti ebrei pensano che “la Bibbia” sia un libro cristiano, mentre il problema non sorge se parlate di “Scritture Ebraiche”, “Scritture”, o “Torà”. (3) La tradizione ha un ruolo fondamentale nella loro fede, e per molti ebrei religiosi la sua autorità è pari a quella delle Scritture.
Voi Testimoni invece, come tutti sanno, detestate la Tradizione e perciò farete molta attenzione a non parlare sulle prime di questo argomento. Tattica, tattica! Suvvia… non dovrebbe essere necessario neanche dirlo!

(4) Possono associare Gesù Cristo con la brutale persecuzione subita dagli ebrei per mano della cristianità nel nome di Gesù.
Riecco l’utilizzazione strumentale del concetto, esclusivamente geovista, di “cristianità” come opposto a “cristiani” che frutta in maniera molteplice (cf la riflessione già fatta parlando con i buddisti).
Oltre a prendere le distanze dalle colpe storiche dei cristiani, la discrasia tra cristianità/cristiani sarà sfruttata a suo tempo per proporre il geovismo che (e questo è vero) non è affatto la dottrina della cristianità né del Credo ricavabile dalla Bibbia. Le dista mille miglia.

(5) Spesso credono che Dio esiga dagli ebrei l’osservanza del sabato, cosa che secondo loro include l’astenersi dal maneggiare denaro in tale giorno.
Invece voi sapete che presso Geova non esiste più il giorno festivo del Sabato, né lo è la domenica che è una perfida invenzione della cristianità. Anche qui, aspettate il momento giusto per dire come la pensate sia sull’uno che sull’altro soggetto. E soprattutto sottolineerete che l’ebreo diventato TG potrà maneggiare denaro anche il sabato e non dal tramonto ma 24 ore su 24. I tempi in cui Rutherford denunciava gli ebrei come principali gestori dell’alta finanza per renderli invisi ad Hitler sono lontani…

Per stabilire una base comune, si potrebbe dire: : (1) ‘Sarà senz’altro d’accordo che, indipendentemente dalla nostra estrazione religiosa, oggi tutti dobbiamo affrontare più o meno gli stessi problemi. Pensa che si arriverà a una soluzione veramente definitiva dei grandi problemi che affliggono questa generazione? (Sal. 37:10, 11, 29; 146:3-5; Dan. 2:44)’
Sicuramente! Se la WT facesse la sua parte invece di incrociare le braccia e invitare all’assenteismo, la soluzione definitiva sarebbe più vicina, sia che finisca il mondo sia che continui.

(2) ‘Noi non facciamo parte della cristianità e non crediamo in una Trinità, ma adoriamo l’Iddio di Abraamo.
E due! Riecco l’occultamento tattico della propria identità e la presa di distanza dalla “nemica” cristianità. Affermazione che, fatta da persone che si qualificano “cristiani”, farebbe incuriosire perfino un gatto, figurati se non gli ebrei, avversari storici del cristianesimo sin dalle origini. (rimando alle osservazioni fatte per la stessa dichiarazione ai buddisti. Primo post di Appendice).

Ci interessa in particolare la verità in campo religioso. Le dispiace se le chiedo come fa a sapere cosa è vero, specialmente se si tiene conto del fatto che c’è una grande diversità di credenze fra gli ebrei stessi? . . . (Deut. 4:2; Isa. 29:13, 14; Sal. 119:160)’ (3) ‘Ci interessiamo vivamente della promessa che Dio fece ad Abraamo, secondo la quale mediante il suo seme si sarebbero benedette persone di tutte le nazioni. (Gen. 22:18)’
Se non le dispiace io rimando la domanda a lei Proclamatore. Come fa ad accertare che è vero quello che le dice la Società Torre di Guardia? Basta proprio che essa dica “lo dice al Bibbia” per dare a voi recettori la garanzia che lei non stravede quando la legge e attribuisce alla Bibbia i suoi travisamenti? Ha mai letto quello che, come critica di liberazione a vostro favore, si scrive sul Sito e sul FORUM di Achille Lorenzi relativamente a certa esegesi e a una certa traduzione biblica esperita dalla WT?

Se la persona dice di non avere fede in Dio, chiedetele se è sempre stata di quell’idea. Quindi potreste considerare perché Dio ha permesso la malvagità e le sofferenze. Il ricordo dell’olocausto nazista ha indotto molti ebrei a farsi questa domanda.
Ma sentirsi rispondere, in sostanza che Geova ha permesso questo perché: a) doveva soddisfare una insinuazione del Diavolo, e perché b) doveva dare le prove che il diavolo mentiva altrimenti l’incredula e titubante famiglia celeste dei suoi angeli non si fidava non bastandole una di Lui dichiarazione, è una risposta/soluzione che spingerà di più l’ebreo ad aderire alla sua propria fede, così come spingerà qualsiasi cristiano cultore di una Fides unita alla Ratio a rifiutare una tale ridicola “giustificazione” che avrebbe utilizzato milioni di esseri umani ignari come cavie da esperimento/dimostrazione a beneficio di chi non aveva nessun diritto di riceverla.

Se trattate l’importanza di usare il nome di Dio, accertatevi prima di ciò che pensa il vostro interlocutore. Sottolineate che Esodo 20:7 vieta di servirsi del nome di Dio in modo indegno, ma non vieta di usarlo rispettosamente. Poi ragionate su scritture come Esodo 3:15 (o Salmo 135:13); 1 Re 8:41-43; Isaia 12:4; Geremia 10:25; Malachia 3:16.
Lasciamo stare. E’ la solita solfa senza senso che serve, come direbbe Berlicche, a “far correre con estintori di incendio quando in realtà è in atto una inondazione”.

Quando parlate del Messia, (1) trattate prima le benedizioni future che ci saranno sotto il suo regno, e poi la sua identità.
Così otterrete un doppio beneficio: quello di solleticare il proverbiale interesse di un popolo dedito per tradizione storica in gran parte al commercio e al possesso di beni terreni e quella di non ottenere il rigetto per Gesù, declassato da Dio ad arcangelo. Se vi va bene…

(2) Ragionate quindi su scritture che indicano l’esistenza di un Messia personale. (Gen. 22:17, 18; Zacc. 9:9, 10; Dan. 7:13, 14) (3) Potrebbe essere necessario parlare delle due venute del Messia.
Toh, qui tatticamente una “venuta” del Messia è rimasta tatticamente “venuta” e non trasformata in “presenza”! Lapsus dei redattori o smussamento degli angoli per intrufolarsi nell’assenso altrui?
E da quando in qua gli ebrei non si aspettano un messia personale?

(Far notare la differenza fra Daniele 7:13, 14 e Daniele 9:24-26). (4) Parlando di Gesù, riferitevi a lui in un contesto che dia risalto al carattere progressivo del proposito di Dio. Menzionate che, quando Gesù insegnava, era vicino il tempo in cui Dio avrebbe permesso la distruzione del secondo tempio, il quale non è stato più ricostruito.
Embeh?

Ma Gesù diede risalto all’adempimento della Legge e dei Profeti e al meraviglioso futuro a cui questi indirizzavano l’attenzione delle persone di fede.
Ah ecco! E’ meglio riprendere il discorso sul portafoglio. Splende il sol dell’avvenir…
(segue)
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est modus in rebus
18/10/2005 11:11
 
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APPENDICE 4

QUANDO QUALCUNO DICE: ‘SONO MUSULMANO’
Ecco alcuni punti da tenere presenti: (1) Il loro principale “libro sacro” è il Corano. Alcuni converranno che la Bibbia è la Parola di Dio, ma diranno che è stata resa superata dal Corano. (2) Credono che esista un solo vero Dio. (3) Dicono che Gesù è stato uno dei profeti, come Maometto, e che Maometto (570-632 E.V.) era il Consolatore predetto da Gesù. Credono che Maometto sia stato l’ultimo e il più importante dei profeti. (4) Sono fermamente convinti che Dio non abbia nessun figlio.
Nulla da eccepire. C’è una base molto stringata che fa un quadretto gestibile della situazione mentale altrui.

A volte è possibile stabilire una base comune procedendo come segue: (1) Si potrebbe dire: ‘Sono venuto a parlarle della Parola di Dio. Essa tratta i problemi della vita che persone come lei e come me devono affrontare, e ci indica qual è la vera soluzione’. Quindi parlate del Regno. (2) Si può anche dire: ‘Io non credo nella Trinità della cristianità. Adoro l’unico vero Dio, il Creatore del cielo e della terra’. (3) ‘Sbaglio o lei crede che Gesù (o Mosè) era un profeta? . . . Era un vero profeta? . . . Allora ciò che ha detto proveniva da Dio, e se altri insegnamenti non sono d’accordo con ciò, vuol dire che provengono da qualche altra fonte, non pensa?’ Usare poi dichiarazioni di Gesù (o di Mosè) come base per continuare la conversazione.
Ma siate prudenti. Perché se trovate un musulmano logico, vi rimanda la palla dicendovi: Maometto era un vero profeta? Si, io lo credo…. Allora ciò che ha detto proveniva da Dio, e se altri insegnamenti, come quelli della WT, non sono d’accordo con ciò che dice Maometto vuol dire che provengono da qualche altra fonte, non pensa?” E poi userebbe dichiarazioni di Maometto per cucinarvi a dovere come “cristiani” che rinnegano il Profeta (benedetto sempre sia!) e perciò come “infedeli”.

Se ribadiscono accesamente le loro credenze, può essere utile chiedere loro con tatto di farvi vedere in quale sura (capitolo) e versetto del Corano è scritto quello che dicono. (Aspettate che lo cerchino). Quando non riescono a trovarlo, alcuni si dimostrano più disposti ad ascoltare ciò che mostrate loro dalla Bibbia.
Quindi giocate sulla loro impreparazione. Può darsi che non trovandolo, il versetto che gli serve, penseranno che magari il loro imam se l'è inventato, no?
E poi fate caso al solito “Dalla Bibbia”! Non dimenticate mai l’uso del “paravento”. Deve sempre sembrare che sia la Bibbia a parlare.
Tuttavia guardate negli occhi l’interlocutore prima di fare la mossa di chiedergli “Dove sta scritto?” Non sia mai vi capitasse un musulmano culturalmente difeso, quanto a conoscenza del suo libro sacro, voi fareste la figura di uno che ha tentato una mossa strategica sperando che egli fosse poco attrezzato e quindi passereste per un nemico che cerca di aver ragione sfruttando l’ignoranza altrui a suo danno.

Ricordate sempre cosa è successo al Proclamatore che chiese a Berescitte “Dov’è che la Bibbia presenta il battesimo come una pratica che perdona i peccati?” (cosa negata nel geovismo e asserita nel cattolicesimo). Bery non gli diede neanche la soddisfazione di mostrargli il passo (che sapete benissimo che esiste!) ma lo rimproverò dicendogli: “Come? Tu che sei maestro in Israele non sai dove sta scritto? O forse intendi negare che da qualche parte della Bibbia ci sia scritto questo? Dimmelo subito se è così, perché prima di mostrarti il passo in questione, ti devi impegnare a segnare un punto a sfavore del tuo CD che ti ha ingannato facendoti credere che non esiste.”

Possibili argomenti di conversazione: (1) Dopo aver posto il fondamento come indicato sopra, potreste mostrare loro ciò che Dio disse a Mosè circa il proprio nome personale. (Eso. 3:15; Deut. 6:4, 5)
E vi sentirete ribattere, dal musulmano culturalmente difeso, che Allah (sia benedetto) è meglio che Geova. Giacché né ha mica uno ma 99 di “nomi”, e uno più bello dell’altro.

(2) Si possono usare le informazioni di questo libro alle voci “Destino” e “Sofferenza” per aiutare alcuni a capire che non è Dio il responsabile delle loro sofferenze, e che mediante il Regno di Dio sarà possibile avere durevole sollievo.
E tu vuoi mettere un regno di Dio, obbligatoriamente terreno, con il paradiso celeste musulmano?

(3) Se vi chiedono cosa pensate del Consolatore (o Paraclèto), potete indicare in che modo Gesù ne parlò, mostrando che non si trattava di una persona e che esso avrebbe rammentato ai discepoli tutte le cose insegnate loro da Gesù, e non introdotto una nuova religione. (Giov. 14:26, CEI; “soccorritore”, NM; Atti 1:8)
Ma preparatevi una via di fuga. Perché se il musulmano è davvero devoto di Allah (sia benedetto) e crede a Maometto (sia benedetto anche lui) come suo ultimo profeta, vi chiederà gentilmente (o in altro modo): “Scusi, ma si rende conto che lei sta insultando la personalità” di Maometto (benedetto sempre sia) togliendogli il ruolo di Spirito santo, cioè di continuatore e sostitutore della figura di Gesù? Si rende conto che sta compiendo un delitto di lesa maestà?

(4) Se obiettano che Dio non può avere un Figlio, potreste provare a ragionare così: Il fatto che Dio abbia un Figlio non vuol dire che abbia avuto rapporti sessuali con una moglie. Ma Dio è il Creatore. Dal momento che dà la vita alle sue creature, non potrebbe definirsi loro Padre? Egli parla della sua prima creatura come di suo Figlio. Chiama gli angeli figli di Dio, e definisce Adamo suo figlio. Perché? Perché diede loro la vita.
E mi raccomando, tacete assolutamente il fatto che ogni moderno musulmano che aderisse al geovismo cambiando fede, non sarebbe in nessun modo “figlio” ma al massimo “nipote” di Dio. Pur essendo anch’egli (più sperequazione di così!) una creatura di Dio come lo sono tutte le altre sopra elencate dal TG.

In che modo Maria concepì Gesù? Non mediante rapporti sessuali con Dio, ma, come dice la Bibbia, mediante lo spirito santo, la stessa forza attiva che Dio usò per creare. — Matt. 3:17; 16:16, 17; Luca 1:35.
Quindi lo avrebbe concepito tramite Maometto (benedetto sempre sia)? Infatti secondo la nostra concezione musulmana è lui lo Spirito Santo!
Per la barba del Profeta, signor Proclamatore, lei è un infedele, lei sta bestemmiando!… e sta anche realizzando uno smarrone storico grosso come una montagna giacché maometto (benedetteo sempre sia) è nato vari secoli dopo Myriam.

L’opuscolo È tempo di mostrare vera sottomissione a Dio può aiutare efficacemente i musulmani sinceri a comprendere il proposito di Dio.
Ma sarà poco utilizzabile se il musulmano, fatto esperto dal GRIS, capirà che chi maneggia quella “letteratura” e la propone come spiegazione biblica e pensiero di Dio, procede in modo insincero anche se (e lo diciamo a loro discolpa) forse lo fa inconsapevolmente.

---------------------------------------------------------(THE END)----------------------------------------------------------
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25/10/2005 09:36
 
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Come promesso nel post del 03/10/2005 11.13...

... questo 3D viene chiuso e apro l'analisi (già l'ho iniziata) sul libro "La conoscenza che conduce alla vita eterna"

Sezione: Argomenti dottrinali
Trhead: La WT PROPONE “La Conoscenza...” MA BERY bereanamente DISPONE: analisi critica del libro geovista

Chi ritiene, come insegna il CD dei TG, che non ci sia nulla da temere dall'esaminare ciò che insegna la propria religione* ne sarà contento.
Mettiamo che io dica emerite scempiaggini il TG potrà ricavarne due vantaggi:
1) la conoscenza della veduta cattolica sull'insegnamento geovista;
2) l'occasione per prepararsi degli efficaci contropiedi...
____________________________
* «Dobbiamo esaminare non solo ciò che personalmente crediamo, ma anche ciò che è insegnato da qualsiasi organizzazione religiosa alla quale siamo associati... Se amiamo la verità, non c'è nulla da temere da tale esame.»
(La verità che conduce alla vita eterna, p. 13)

Le parole vanno prese sul serio. Pesate. Quindi io penso che se un TG volesse esaminare ciò che noi scriviamo in merito a quel libro e qualche Anziano volesse dissuadernelo, lui avrebbe tutto il diritto di insistere dicendo che:
- "ama la verità"
che, secondo quello che lì c'è scritto, tale esame è un
- "dovere"
che se si dice che
- "non c'è nulla da temere"
facendo
- "tale esame"
questa è una assicurazione affidabile perché viene da Geova tramite il Suo Canale ufficiale, per scritto. E non c'è nessun Anziano che ha diritto di cambiare tale disposizione o sovvertirla in favore del "lascia perdere... c'è pericolo di essere sviati..." e simili.
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est modus in rebus
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