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I "defunti" secondo il geovismo e il cattolicismo

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2005 18:38
28/12/2004 23:24
 
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Scritto da: Polymetis 27/12/2004 1.47
E’ incredibile che io stia passando la mia serata rispondendo a simili argomentazioni. Avrei dovuto evitare di replicare dopo aver scoperto che, per la seconda volta, il testo è copiato da questo sito: http://www.liberi.it/pbAreaCode/viewmess.cfm?mss_cnl=118&id_mss=13988&mss_thread=13888&start=17


Polymetis,
... e per la seconda (o quarta?) volta sono costretto a dirti che non ho tempo da dedicare a internet e che faccio già fatica a trovarlo per condurre questa discussione. I testi che tu trovi fanno parte di una "settucola" che ha rappresentanti presso l'ONU, l'UNESCO, che gestisce fior di Università e scuole d'ogni livello, oltre ad essere la seconda Organizzazione religiosa, dopo quella cattolica, a gestire anche un considerevole patrimonio di risorse umane e materiali in tutto il mondo nell’assistenza umanitaria. L'unica Denominazione non cattolica IN CRESCITA se si fa eccezione di quelle alle quali si aderisce senza passare da una accettazione adulta e formale, attraverso il battesimo (battesimo agli adulti, s'intende!)
Comunque, nessuno ti costringe a rispondermi, ma ho il presentimento che continuerai a farlo: l'evidente fastidio che trasudano le tue parole tradisce qualcosa di più di ciò che vuoi nascondere dietro questo tuo atteggiamento sarcastico.



>>> "Naturalmente mi dirai che anche questo sito (per la seconda volta), ha preso le informazioni dal tuo stesso libro, ossia: “L’energia della vita” Ed. ADV- Firenze. Non so voi amici, ma francamente è come andare a prendere un libro sulle piramidi egizie alle edizioni Mediterranee… Ho controllato chi fosse questo sconosciuto editore ADV, certo del valore accademico e superlativo dei suoi libri, un po’ come quelli di Mario Pincherle che trovate alla Macro Edizioni (perché, si sa, quando non si occupano di stregoneria o di ufologia trattano di Bibbia). Nel nostro caso questo editore ADV pubblica titoli di una tale serietà che voglio farvene partecipi, perché sono dei punti di riferimento nell’esegesi contemporanea:
“-Mangiarsano. Ricette vegetariane per la nostra tavola ”
“-Salvi per miracolo. Come essere felici e fiduciosi anche quando il futuro è incerto
“-Scegliere. Comprare la qualità al giusto prezzo. Mangiare, vestire, curarsi, lavarsi, abitare, arredare, pulire, viaggiare, investire per il proprio benessere
“-Uscire dal fumo ”
“-Viaggio nel soprannaturale ”


R. La tua malafede (o disinformazione?) è evidente. Beh, se vuoi, posso sempre spedirti un elenco completo delle nostre pubblicazioni in italiano. Se tu fossi un tantino più informato sapresti che la mole di pubblicazioni a livello internazionale è più vasta di quello che la tua prevenzione potrà mai farti comprendere, che i nostri "pastori" sono tutti laureati e molti insegnano in università laiche o "confessionali", che in tempi meno ecumenici, il primo pastore che si sia mai laureato alla Gregoriana (Roma) ed ha ricevuto una medaglia d'oro da Papa Paolo VI quale riconoscimento per il sua tesi di Laurea fu proprio un nostro pastore.

Quanto alla tua ironia da quattro soldi, io sono un assiduo frequentatore e di librerie cattoliche (Paoline, LDC ecc.) e vi spendo parecchi soldi. Non ti faccio una lista di titoli, oltre a quelli indubbiamente seri, che sono da "cassetta" e che, pur di vendere, sporcano pagine con ogni genere d'immondizia!

Non vorrei si trascendesse. Già una volta, all'inizio, ti rivolsi un appello al rispetto e alla decenza. Non ascoltato, naturalmente. Ma se vuoi proprio far scadere il tono di questo dibattito, accomodati: hai trovato qualcuno che è tutt'altro che remissivo: su ogni tuo colpo saprò ben calibrare i miei.


>>> "In un primo momento vedendo questi titoli ho pensato che fosse una pacchiana casa editrice New Age, qualcosa che aiuti a curarsi con erbe, cristalli, vibrazioni positive e sciocchezze simili.. poi però vidi una quantità incredibile di titoli incentrata sulle profezie bibliche, e infine un titolo davvero rivelatore: “Manuale di Chiesa dell'Unione delle Chiese cristiane avventiste del 7º giorno ”
Avevo scoperto che si trattava di una casa editrice avventista, la quale, come si sa, non vanta certo esegeti usciti dall’École biblique de Jérusalem o dall’Università di Tubinga… Ma, giacché mi sono ripromesso di non giudicare male dei testi solo perché scritti da autore sconosciuto e pubblicati da casa editrice sconosciuta, analizzerò il documento proposto da Agabo:"


R. E' evidente che sta per scoppiarti la bile, come è evidente che non sai nulla della formazione dei nostri pastori. Ti ho già scritto di uno che si è laureato a pieni voti alla Gregoriana. Se pensi che le nostre Università siano fatte "a misura" per i nostri pastori, scordatelo, e scordati anche, se mai t'è venuto in mente che per essere pastori Avventisti sia necessario formarsi presso Università avventiste.
A proposito di “Tubinga”, al tuo posto ci rifletterei prima di nominarla: un certo Hans Kung vi ha messo una tal quantità di carboni sotto le fondamenta, che ne avrete per un bel po’.



>>> "E’ incredibile come dopo la parabola del ricco epulone la conclusione sia “la nostra vita, la nostra condotta oggi, stabilirà se quella di domani sarà radiosa e piena di felicità oppure se cadrà nel nulla eterno”. Uno stravolgimento notevole. Faccio appoggio agli stessi principi enunciati dal beato ignoto che citi: “nella parabola c’è un pensiero centrale che va messo in risalto.”

R. La sola cosa di "incredibile" è come si possa fondare soprattutto su una parabola la dottrina dell'immortalità dell'anima, perchè, vedi, sugli altri testi le mie argomentazioni te le ho fatte servire da teologi cattolici, proprio per toglierti il gusto di criticarle. Infatti il tuo silenzio, per esempio, sul commento a 2 Cor. 5:1-9 è molto eloquente!

>>> "Ora, incredibile ma vero, tutta la parabola insiste sulla separazione nell’oltretomba tra il ricco epulone e Lazzaro, il campo semantico ruota incessantemente sui termini che calcano la distanza tra i due. Tutta la parabola è costruita in modo speculare per mettere in rilievo la differenza di condizioni tra i due individui. Un banale analisi con quadrati semiotici (che insegnano solo nelle università serie e non nelle settuncole fondamentaliste americane) mostra chiaramente che tutti i concetti vertono su questi temi. E invece cosa fa il nostro bravo pastore avventista? Scarta il 99,9% della parabola e si appoggia solo sulla frase finale. Ma, anche lasciandogli passare questa selezione assolutamente fuori da ogni logica, sentite che cosa ricava dall’unica frase che prende in considerazione: “Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscitasse”."

R: Stasera non ho tempo (guarda l'ora del mio post). Ma presto ti farò vedere come certa tradizione cattolica interpreta alcune parabole.
La tua bocca vomita espressioni come "settucole", "fondamentalisti" ecc. Ma se la maggioranza dei prelati cattolici ancora oggi non sa che cosa sia veramente una pagina delle Scritture! Speri, forse, che facendone sfoggio la tua cultura possa gettare un manto pietoso sull’ignoranza biblica che esiste non solo tra i laici cattolici, ma anche ai vari livelli gerarchici?



>>> "Ecco l’insegnamento centrale; Gesù afferma che tutto si decide qui sulla terra”. Non so voi ma io ho un capogiro, perché qui Gesù sta affermando ben altro. Non che tutto si decide sulla terra (il che è vero ma lo insegna altrove), bensì che Dio ha dato agli uomini gli strumenti per salvarli con la legge di Mosè. Come commenta la TOB: “il segno più decisivo per provocare la fede non è il più sensazionale dei miracoli, ma la Scrittura (cf. 24,27.44), cioè la coerenza del messaggio rivelato”
Gesù indica agli uomini la via della salvezza (come giustamente il nostro avventista ignoto sottolinea), ma tutta la parabola è giocata sul capovolgimento della situazione in vita, su premi e punizioni, e particolarmente insistita è l’irrimediabile separazione tra uno stato e l’altro “tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi” (16,26)"


R: Già, peccato per te che io leggo anche pubblicazioni cattoliche. L'Enciclopedia della Bibbia della Piemme dedica ben 6 colonne al lemma "parabola", Leggitelo, avrai alcune sorprese!



"La difficoltà di questa parabola è che Gesù insegna attraverso un linguaggio di chiara ispirazione a credenze popolari. Si tratta qui della credenza popolare di un grande banchetto, che Abramo e gli altri patriarchi devono presiedere nella vita a venire.”

>>> "Un altro salto logico clamoroso. Credenza popolare non vuol dire credenza fasulla, né vuol dire che Gesù non vi aderisse. (Visto che da tre secoli ormai gli unici a non credere ad una qualche vita dopo la morte erano rimasti solo i sadducei, mentre il resto del popolo aveva questa convinzione). Quella del “banchetto messianico” con i patriarchi non è l’immagine inventata da qualche setta “popolare”, la troviamo anche in Isaia (25,6). Gesù la usa come metafora del banchetto celeste."

R. "Credenza popolare" per noi non è lo stesso che "Parola ispirata". Sul perché Cristo se ne sia servita, noi possiamo fare solo delle supposizioni. Le nostre non ti piacciono? Porta pazienza! Sapessi quante cose non ci piacciono della dottrina cattolica ... e mica vi processiamo, no?


>>> " “Non ci meraviglia per niente che Gesù utilizzi questa credenza: egli è animato dal desiderio di rendere il più chiaro possibile, nella mente dell’uditore, l’importanza dello studio della Parola di Dio “perchè essa rende testimonianza di lui” (Gv 5:39).” "

Congratulazioni, come dire che Gesù usa credenze false (per il 99,9% della parabola), per instillare il vero. Peccato che questo loro assunto sia da dimostrare.


R. Questa parabola lascia perplessi una gran quantità di esegeti d'ogni estrazione denominazionale e vi sono prove che parabole del genere ne circolavano più d'una. Lo stesso Flavio, come ti ho già ricordato (ma tu fai "orecchio da mercante") le ha definite "fiabe" ed ha aggiunto che egli personalmente non credeva alle “anime nell'ades” come ci credevano al contrario gli esseni presso i quali certe leggende circolavano.. Ripeto, possiamo fare solo delle supposizioni circa gli scopi avuti da Gesù, Magistero cattolico permettendo. Ma questo è un tuo problema.

<<< "“Non si può stabilire infine, basandosi su questa parabola, tutta la dottrina della retribuzione dopo la morte o dell’immortalità dell’anima, perché essa tradisce la motivazione profonda per cui Gesù la dice. E’ questo un grave errore di ermeneutica, che dimostra quanto sia complesso leggere la Bibbia senza aver fatto “tabula rasa” delle concezioni filosofiche o delle tradizioni religiose seguite da millenni, anche dalla chiesa romana.”

Costui l’ermeneutica non sa neppure cosa sia, visto che ha la mania di riportare tutto il Vangelo all’Antico Testamento.


E’ 1.44 AM, e per stanotte ne ho davvero abbastanza di scrivere. Rimanderò il resto a domani."


R. Polymetis, adesso capisco tante cose: all'1.44 difficilmente qualcuno può avere le idee chiare. Riposati, caro!

Saluti, Agabo.
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