>Possiamo senz’altro dire che, essendo una parabola,[quella di Lazzaro ed Epulone] è certamente sbagliato servirsene per sostenere una dottrina
Rispondo
Non sono d'accordo. Perfino le favole (metti di Fedro ed Esopo), sfrondate dei loro componenti fantastici, insegnano una dottrina che vuole essere di verità (e in molti casi lo è).
Per giunta la parabola, ancor più che la favola, si serve spesso di elementi verosimili (il padrone e l'amministratore, il re e i vignaioli omicidi, il lievito nella pasta, il seminatore...).
Lo stesso etimo di parabola (parà-ballo=lancio attraverso) indica che, tramite un racconto di invenzione si vuole trasmettere proprio una dottrina.*
E poi non trascurare il mio appunto ove dico che la Bibbia non parla di immortalità dell'anima ma parla sicuramente di sopravvivenza dell'individuo.
___________________________
* La parabola di Giona (perché di parabola si tratta!) è quella di essere un protoevangelo; trasmette le dottrine della universalità del Dio biblico, della sua immensa misericordia, della scusabilità dell'errore in chi non sa distinguere la destra dalla sinistra, del corretto atteggiamento che deve avere un profeta di Dio e altre...
----------------------
est modus in rebus