Avviso per i nuovi utenti

Per essere ammessi in questo forum è obbligatorio  
compilare il modulo di presentazione.

Cliccare qui

ATTENZIONE:
il forum è stato messo in modalità di sola lettura.
Le discussioni proseguono nel nuovo forum:
Nuovo Forum
Per partecipare alle discussioni nel nuovo forum bisogna iscriversi:
Cliccare qui
Come valeva per questo forum, anche nel nuovo forum non sono ammessi utenti anonimi, per cui i nuovi iscritti dovranno inviare la loro presentazione se vorranno partecipare.
Il forum si trova su una piattaforma indipendente da FFZ per cui anche chi è già iscritto a questo forum dovrà fare una nuova registrazione per poter scrivere nel nuovo forum.
Per registrarsi nel nuovo forum clicccare qui


Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Trasfusione forzata, muore: medici condannati

Ultimo Aggiornamento: 18/01/2009 20:19
18/01/2009 09:25
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 12.057
Registrato il: 17/07/2004
Utente Gold
OFFLINE
Dal quotidiano "La Repubblica":

"C’è una dignità anche nel processo del morire" ed è la Costituzione a garantirlo. Una dignità che nessun medico, anche se spinto dalle migliori intenzioni di cura e salvezza del paziente, può dimenticare. C’è una dignità nel morire e c’è un diritto a rifiutare un tipo di cura pur volendo continuare a vivere. Se questo diritto viene negato, qualcuno ne deve rispondere perché si scongiuri il rischio "che nell’intervento terapeutico l’attenzione si sposti dalla cura della persona alla cura in quanto tale".

La sentenza del tribunale civile di Milano che condanna un ospedale e quattro medici a risarcire la vedova di un paziente per danni morali e biologici è di un mese fa. Un uomo si ammala di tumore, una neoplasia gastrica maligna. Viene ricoverato in un ospedale milanese, i medici gli spiegano che sarà necessaria una trasfusione: ma lui è ministro di culto dei Testimoni di Geova, la sua religione non consente le trasfusioni. Così si fa trasferire in un’altra struttura, sempre a Milano. Qui — come riassume il giudice Iole Fontanella — ha rassicurazioni che la sua volontà — messa anche per iscritto — verrà rispettata. Ma tutto precipita in pochi giorni: l’uomo sta molto male, serve una trasfusione a cui lui, i suoi familiari e i suoi amici si oppongono.

"I sanitari chiedono un consulto psichiatrico da cui non emerge alcuna alterazione mentale". L’ospedale allora si fa autorizzare dal magistrato e pratica al paziente un trattamento sanitario obbligatorio che segna l’epilogo drammatico della storia. La polizia allontana i parenti e gli amici, l’uomo viene bloccato a letto e, mentre si dimena, grida che non vuole la trasfusione, prega i medici, gli vengono somministrate due sacche di sangue. Si sta per procedere con la terza ma il cuore dell’uomo cede. Un infarto.

La denuncia penale si risolve con una archiviazione perché non c’è reato. Ma il punto, nel processo civile, è un altro, e viene affrontato dal giudice anche e soprattutto alla luce della sentenza 21748 della Cassazione. La sentenza su Eluana. "Il collegio dei periti — scrive il giudice — che non ha avuto alcun dubbio nel riconoscere che la trasfusione era l’unica scelta praticabile, ha invece espresso sconcerto e imbarazzante perplessità di fronte a un comportamento dei sanitari così palesemente inadeguato e brutale", perché lo stress della trasfusione coatta "ha avuto senz’altro un ruolo concausale nel del decesso".

E ancora: "I sanitari hanno violato elementari precetti deontologici e del vivere civile. C’è una dignità anche nel processo del morire che al paziente è stata negata: tutto ciò non ha niente a che fare con i concetti di cura e di prestazione sanitaria salvavita". Per il giudice Fontanella l’errore dei medici non sta nell’aver valutato la trasfusione come unico modo per salvare la vita al loro paziente. Ma nell’aver imposto quella decisione senza pensare alla "proporzionalità e l’adeguatezza" dell’azione rispetto al fine.

Link: milano.repubblica.it/dettaglio/Trasfusione-forzata-muore:-medici-condannati...
18/01/2009 10:43
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Lo lasciavano morire con la sua dignità , serve da lezione per un prossimo paziente.
certamente se c'è un altro modo per salvarli loro li devono salvare .

devo dire però che il giudice ,non a preso nessuna considerazione della buona volontà dei dottori "per salvare il paziente " è questo in una società come la nostra e un fatto da revisionare.
[Modificato da Jon Konneri 18/01/2009 10:55]
18/01/2009 10:54
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 155
Registrato il: 18/11/2008
Utente Junior
OFFLINE
È sempre triste quando ci va di mezzo la vita di una persona. Sono d’accordo che i medici devono fare tutto il possibile per strapparle dalla morte. Ma se si fa questo con la forza, quando il paziente è del tutto lucido é sicuramente scorretto. Indipendentemente se sia giusto o no la trasfusione, imporre un trattamento medico contro la propria volontà, causa al nostro organismo una fase di rigetto, e danni alcune volte irreparabili. Per non parlare anche del danno emotivo e psichico quando la persona si troverà a conviverci una volta scampato pericolo.
In questo caso appoggio pienamente i familiari della vittima.
Brian
18/01/2009 12:00
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 780
Registrato il: 21/04/2008
Utente Senior
OFFLINE
mi fa sempre una certa rabbia sentire storie del genere..

io vedo in quel "grida che non vuole la trasfusione" piu in una paura che Dio lo punirà e che non risuscitera piu, che di vera volontà, perche anche molte persone non tdg rifiutano le trafusioni, e non per Dio, e di certo i medici non fanno scenate del genere, questa paura era talmenta tanta che ha provocato un infarto!

per quanta riguarda i medici, un po esagerati lo devo ammette, polizia per fermare i parenti e il paziente legato!
pero penso che l unico intento che volevano,era di salvare il paziente anzi magari pensavano che se moriva poi veniva condannati perche non avevano cercato di salvarlo!
diciamo che in italia non c'e una Legge come si deve, come si dice la ragione è sempre del cliente/paziente..

[SM=x570865] [SM=x570865] [SM=x570865]
[Modificato da lovelove84 18/01/2009 12:01]
--------------------------------------------------
AVER PAURA DEL DIAVOLO E' UNO DEI MODI DI DUBITARE DI DIO ...
18/01/2009 13:07
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 799
Registrato il: 22/11/2005
Utente Senior
OFFLINE
Ho la massima comprensione per i medici: tra incudine e martello.

Il problema di questo caso è che i medici di quell'ospedale non avevano compreso fino in fondo lo stato di fanatismo in cui versano alcuni tdG, altrimenti lo avrebbero semplicemente lasciato morire senza mettersi nei guai.

Mi duole esprimermi in questo modo, ma è questo quello che vogliono e bisogna solo lasciarli fare.




------------------------------------------------
Il MALE sono quelli che impongono la propria autorità come verità assoluta e non si dispongono alla verità come autorità assoluta.



18/01/2009 18:57
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
ha invece espresso sconcerto e imbarazzante perplessità di fronte a un comportamento dei sanitari così palesemente inadeguato e brutale", perché lo stress della trasfusione coatta "ha avuto senz’altro un ruolo concausale nel del decesso".

La condanna è per i metodi usati o per aver praticato una trasfusione?

Gianni.
18/01/2009 19:08
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 1.682
Registrato il: 17/02/2008
Utente Veteran
OFFLINE
Re:
carlomagno1955, 18/01/2009 18.57:


La condanna è per i metodi usati o per aver praticato una trasfusione?



Come enuncia l'articolo:

La denuncia penale si risolve con una archiviazione perché non c’è reato
Comunque certi sanitari dovrebbero ridimensionare seriamente il loro codice deontologico, visto che non viviamo (ancora) in un lager.
Il trattamento riservato a quel signore è a dir poco vergognoso.

Gabriella Prosperi

18/01/2009 19:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 1.593
Registrato il: 12/10/2006
Utente Veteran
OFFLINE

Qui abbiamo sicuramente un "concorso di colpa", tale concorso è condiviso tra la WTS con questa assurda norma completamente fuori dalla dottrina biblica e i medici che non hanno saputo prevedere la possibilità dell'infarto.

Questo povero uomo sarebbe comunque morto a causa della malattia, perchè insistere con il trattamento se non voleva?
__Links Interessanti che vi propongo______________ __ _
La nuova offerta per il Digitale terrestre Dahlia TV: CALCIO, SPORT, EROS, XTREME, EXPLORER E ADULT a solo 6 euro
Se l'assicurazione auto e moto non ti fa dormire, Dimezzala qui.
Nasce un nuovo potentissimo sistema per incontrare l'amore in rete.
____________________________________________________________________
Signore, Ti ringrazio di essere Ateo!
18/01/2009 20:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 7.631
Registrato il: 08/07/2004
Utente Master
OFFLINE
Se i fatti si sono svolti come l'articolo prospetta, è stata certamente una violazione della libertà del malato.
---------------------
Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:07. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com