Se non che le persone sono razionalmente irrazionali o, se preferite, irrazionalmente razionali?
Mi accontento di aver fatto comprendere qualcosa almeno a qualcuno, sapendo, come ho già detto, che nessuno è tornato dall'aldilà per raccontarci come stanno esattamente le cose.
Preferisco soffermarmi a riflettere sulla salvezza eterna della quale TUTTI QUANTI siamo debitori e grati a Dio per mezzo di Gesù Cristo. Il resto delle nostre rispettive ipotesi teologiche sarà colmato dalla compassione di Dio.
Non vorrei ripetermi, ma soltanto rispondere a qualcuno che ha frainteso grossolanamente la posizione avventista e di altri protestanti
sull'immortalità condizionata, connessa alla dottrina della punizione. Eterna o meno, che sia intesa.
Qualcuno ha proditoriamente affermato che se si togliesse lo spauracchio dell'inferno, la gente si comporterebbe peggio di come sta facendo. Sarebbe come dire che introducendo la pena di morte in Italia diminuirebbero gli assassinii.
La "distruzione eterna", che noi ricaviamo quale insegnamento biblico, destinata a coloro che avranno rifiutato volontariamente la grazia di Dio può sembrare poca cosa? O forse può sembrare un banale deterrente per i marrani di ogni specie che impestano questo mondo?
Se penso che alcuni "spiriti liberi" e teologi cattolici hanno affermato che, alla fine, siccome Dio è buono perdonerà tutti, direi che la nostra posizione è addirittura blasfema. Ma se penso che le pene eterne possano tranquillizzare il senso di giustizia umana e divina, mi vengono i brividi.
Mi fermo qui, con tali riflessioni, pensando al giorno che potremo abbracciarci nell'altra vita e sfotterci allegramente per tutte le castronerie dette.
Nel frattempo, chi vuole può darmi una mano a spegnerlo!
Agabo.
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"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand