Come ho già postato altre volte San Basilio il Grande aveva un atteggiamento molto prudente verso la filosofia, dalla quale, diceva, bisogna attingere come l'ape dal fiore, solo il polline da elaborare per produrre il miele, rifuggendo da tutto il resto. Ed egli seppe attingere molto bene dal sapere mondano, rimanendo integerrimo allievo del Santo Spirito, come gli altri Padri teofori.
Quanto alla scolastica, beh... tanto di cappello ...ma ...il mio Dio non è tanto il Dio dei filosofi, quanto piuttosto il Dio di Abramo, Mosè, Giacobbe.......
San Massimo il confessore faceva una distinzione fra Rivelazione Cosmica e Rivelazione Biblica, che sono in qualche modo complementari, certo, è hanno entrambe come destinatario l'Uomo, fatto a immagine e somiglianza del Creatore. Con la Ragione l'uomo può scoprire alcune cose, anche riguardo all'esistenza di Dio (e dintorni) ma solo partecipando tramite la Grazia all'Infinità del Creatore che ha potere infinito su ogni cosa, egli viene deificato, partecipando infine dell'infinita conoscenza di Dio.
Infatti, scrive San Massimo che "lo scopo finale" di questo processo è "approdare all'Eterno essere-perfetto, perchè il suo inizio è nell'essere che è Dio". il Beato Agostino ha espresso un concetto simile quando ha scritto "Inquieto è il nostro cuore finchè non trova in Te il suo riposo".
Il cristiano-ortodosso può ben studiare la scolastica, come può studiare il sufismo o anche la dialettica hegeliana, l'irrazionalismo schopenhaueriano, il nichilismo nietzschiano, l'epistemologia nichilista di certi anarchici della "filosofia della scienza", e può "prendere a prestito" questa o quella espressione, questo o quel termine, questo o quel "concetto", anche del più miscredente dei pensatori (si pensi all'autore della "Maledizione del Cristianesimo"), rivestendoli però e trasfigurandoli nell'essenza alla luce della Rivelazione Soprannaturale (così come fecero i Padri con neoplatonici e altri dotti pagani), Rivelazione Divina che si porge al più analfabeta dei contadini ortodossi più che al più illustre dei docenti in teologia fra gli eterodossi. Lo Spirito Santo ha mostrato al pescatore Pietro e ai suoi fratelli nell'Apostolato che Gesù è il Cristo, lasciando ciechi (abbagliati dal proprio stesso "conoscere") tanti sapienti fra gli scribi, i farisei e i sadducei.
Shalom
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"Fiume inesauribile della grazia, Spirito Santo, Tu che rimetti i peccati, ricevi la nostra preghiera per il mondo, per i credenti e gli increduli, come per i figli della rivolta: e conducili tutti nel regno eterno della Santa Trinità. Che sia vinto da Te l'ultimo nemico, la morte, e che il mondo, rinascendo attraverso il fuoco purificatore, canti il cantico nuovo dell'immortalità: Alleluya!"