Scritto da: Polymetis 19/01/2006 21.28
“magari quello usato dalla cattolica new jerusalem bible?”
Ovviamente mi riferivo al verbo greco. Poiché non c’è alcun verbo più forte di proskyneo, il quale indica letteralmente il “prostrarsi a terra”, quale termine l’agiografo avrebbe dovuto usare per indicare l’adorazione? I padri della Chiesa, che non avevano simili problemi di lingua, si limitarono ad osservare che la Bibbia ordina di proskynein Dio Padre, e che si comanda anche di proskynein Gesù Cristo. Il problema dunque esiste solo a livello di traduzione. Per quanto riguarda la NJB si tratta evidentemente di un errore di traduzione dal francese all’inglese, giacché la versione originale francese dice: “Que tous les anges de Dieu l’adorent”.
Non credo che siano possibili errori di questo tipo in traduzioni serie come la NJB quella che ho io è:
NJB - The New Jerusalem Bible, with Deutero-Canon, Copyright © 1985, Doubleday
“Avresti dovuto scrivere "Cesare è un uomo" e comunque come ribadito non esistendo "L'Uomo", l'esempio non è pertinente”
Ma questo “l’uomo” essendo ciò che hanno in comune tutti gli uomini, cioè l’universale che li accomuna, non avrebbe forse la stessa natura umana? Anzi, tutti gli uomini sono uomini proprio perché accomunati da un’universale: la loro natura. Ti stai mettendo contro 2500 di pensiero.
YHWH non è l’ho thes che ha generato uno theos qualunque, perché per noi c’è un solo theos.
non "un theos qualunque", ma il suo caro ed unico figlio divino distinto da suo padre YHWH l'"Ho theos".
Cercherò di concludere questo discorso con un esame filologico di giovanni 10:33-36 con l'aiuto del commentario del Nolli:
33 gli risposero i giudei:" Non ti vogliamo lapidare per un'opera buona, ma per la bestemmia cioè che tu essendo
un uomo ti fai
un dio"
34 Replicò Gesù "Non è forse scritto nella vostra legge: "Io ho detto voi siete dèi?".
35 Se chiama dèi coloro ai quali fu rivolta la parola
di Dio (e non è possibile smentire la scrittura)
36 colui che il padre ha santificato per mandarlo nel mondo, voi continuate a dire: "bestemmi!" perchè ho detto "sono figlio
di Dio?".
In base a quello che asserisce Poly i farisei dovrebbero credere nel monoteismo assoluto, cioè dovrebbero accettare l'idea che esista un unico "Dio" YHWH appunto e questo termine non si dovrebbe applicare in altri modi.
Il versetto 33 rende sia il nome antropos (uomo) che theon (dio) indeterminati cioè senza l'articolo che dovrebbe precederli, quindi giustamente il Nolli traduce "un uomo" e "un dio" (articolo indeterminativo e minuscolo suoi) sotto la voce "un uomo" antropos sottolinea:
"...uomo natura umana, la mancanza dell'articolo nei nomi concreti mette in risalto la natura e la qualità di essi. Il nome è preso in senso qualitativo (ut tale) non in senso individuale (ut hoc): con cio viene sottolineata una sfumatura importante nella frase: qui indica la natura umana in tutta la sua debolezza (e perciò impossibilitata a compiere quelle buone opere da sola).
Fin qui tutti daccordo... (è un caso che Nolli sottolinei la diversità tra "un uomo" e "l'uomo" come ho fatto io...)
La cosa interessante è il theon "un dio" che ne segue.
Il Nolli inizia in maniera simile a prima anche qui sottolineandone l'aspetto qualitativo del termine:
"complemento oggetto: nome sostantivo comune concreto...la mancanza dell'articolo nei nomi concreti mette in risalto la natura e la qualità di essi.
Il nome è preso in senso qualitativo (ut tale) non in senso individuale (ut hoc): con cio viene sottolineata una sfumatura importante nella frase: qui indica la natura divina nella sua infinita perfezione e potenza(e quindi in grado di compiere quelle buone opere)"
Se i farisei accettavano solo YHWH come loro Dio, perchè parlano di un theos indeterminato attribuendolo a Cristo? Perchè non hanno chiamato Cristo "Ton theon" (IL Dio) asserendo senza ombra di dubbio che per loro Cristo si facesse uguale al loro Dio YHWH?
Menzionando quel "theon" senza articolo ci fanno comprendere che anche loro conoscevano l'uso di theos in modo da non identificarlo con il loro ho theos YHWH.
Veniamo al 35 e al 36 qui "la parola di Dio" e "sono figlio di Dio" la parola "Dio" è preceduta dall'articolo, nel primo caso abbiamo "o logos tou theou"(la parola Del Dio) e nel secondo caso "yios tou theou" (figlio Del Dio) in entrambi i casi il Nolli scrive:
"theou complemento di specificazione, nome sostantivo comune concreto; genitivo singolare maschile;
con l'articolo perchè non si tratta della divinità in genere ma del Dio specifico degli ebrei, Javhè"
Insomma facendo solo uso della grammatica greca con cui è stata scritta questa scrittura impariamo che il termine "Dio" è usato in maniera indeterminata e qualitativa (theos senza articolo) e in maniera concreta come nome personale dell'unico Dio il padre o YHWH (ho theos).
ciao Mario
Ad maiora