00 22/07/2009 12:34
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Giovane testimone di Geova riporta una vittoria morale

La Corte Suprema ha deciso ieri: a partire dai 12 anni, i giovani potranno rifiutare cure mediche per ragioni religiose se giudicati abbastanza maturi.

Ottawa – I medici, ed i giudici se occorre arrivare fino a loro, non potranno più imporre trattamenti medici ai minori senza il loro consenso. Se i bambini e gli adolescenti rifiutano di essere curati per ragioni religiose o altro, i medici dovranno d’ora in avanti valutare il loro livello di maturità per decidere se questo rifiuto deve essere rispettato o meno.

La Corte Suprema ha emesso una decisione molto attesa ieri in una causa delicata che mette in opposizione la protezione dei bambini al rispetto delle loro convinzioni religiose. Nell’aprile del 2006, A.C., una giovane del Manitoba di cui si possono riportare solo le iniziali, rifiuta le trasfusioni di sangue necessarie alla sua sopravvivenza. Ha 14 anni, è affetta dal morbo di Crohn e soffre di emorragie interne, ma è anche testimone di Geova. Il giudice autorizza lo stesso la trasfusione di tre unità di sangue ed A.C. dice di averlo vissuto come “uno stupro”.

La Legge del Manitoba sui Servizi per la Famiglia e per l’Infanzia prevede che un bambino minore di 16 anni non abbia la capacità di rifiutare una terapia medica. A.C. ha contestato la costituzionalità di questa legge. Avrebbe voluto che il giudice valutasse la sua maturità per determinare se, nonostante i suoi 14 anni, fosse in grado di esprimere un giudizio illuminato.

La Corte Suprema le ha servito ieri una sconfitta sotto forma di vittoria. In una voluminosa sentenza con sei voti contro uno, il più alto tribunale del paese ha stabilito che la legge del Manitoba è costituzionale (da cui la sconfitta tecnica di A.C.), ma che il giudice l’abbia mal interpretata (da cui la vittoria morale). La Corte Suprema afferma che non si dovrebbe stabilire un’età arbitraria, ma piuttosto valutare caso per caso il grado di maturità dell’adolescente e soppesarlo relativamente alla gravità della sua situazione clinica.

“L’esame è effettuato secondo una scala variabile, l’opinione dell’adolescente diventa sempre più determinante secondo la sua capacità di esercitare un giudizio maturo ed indipendente. Più la decisione è di carattere serio e rischia di avere un’impatto grave sulla vita o la salute del bambino, più l’esame deve essere rigoroso” ha scritto il giudice Rosalie Abella a nome della maggioranza.

Il giudice ritiene che una simile interpretazione della maturità del bambino, raggiunta l’età di 12 anni o più, “permette di rispettare di più lo sviluppo reale dei giovani”. Il giudice Abella non lo scrive chiaramente, ma si capisce dagli esempi che cita che solo in rare eccezioni i medici dovrebbero rispettare il rifiuto di essere curati se ciò significherà la morte del bambino.

“Sono 36 mesi che la mia cliente chiede che le sue decisioni terapeutiche siano rispettate, ed oggi, essa ha ottenuto il rispetto”, ha dichiarato il suo avvocato, David Day. L’avvocato ha sostenuto che la sua cliente non desiderava morire. Faceva valere il fatto che era possibile curarla in modo diverso dalle trasfusioni, che la sua religione vieta.

Teoricamente, la sentenza si applica soltanto nel Manitoba. Nei fatti, apre la porta a delle contestazioni nella Colombia Britannica, nell’Alberta ed a Terranova, dove i giovani con meno di 19,18 e 16 anni rispettivamente sono trattati terapeuticamente a prescindere da come la pensino, e nel Québec, dove il codice civile stabilisce l’età del consenso medico a 18 anni (e non a 14 anni, come alcuni credono). Il codice precisa che “l’autorizzazione del tribunale è necessaria in caso di incapacità o di rifiuto ingiustificato”.

Secondo Pascale Fournier, un professore di diritto presso l’università di Ottawa, occorrerà un’altra contestazione nel Québec per sapere se il codice civile è invalidato o meno. “È una decisione giusta. Sono per la decisione caso per caso. È molto pericoloso adottare grandi principi applicabili a tutti i giovani nello stesso modo”.

Fonte: Le Devoir.com

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Quanto morte stanno seminando con le loro false interpretazioni , un giorno ne dovranno scontare davanti l'altissimo, per queste vittime innocenti.
[Modificato da Jon Konneri 22/07/2009 12:34]