00 30/07/2009 12:20
Re:
(mauroz), 17/07/2009 13.41:

Mi sembra doveroso, prima di un qualsiasi mio intervento sul forum, raccontare un po' di me.
come gia' scritto nella presentazione, sono un TG "inattivo" da ben 16 anni. Mi battezzai nel 1981, a 16 anni(ora ne ho 43
(. . . . . . .)
Onestamente parlando, in questi 16 anni non ho mai piu' letto alcuna pubblicazione della WT, non sono a conoscenza dei "nuovi intendimenti" dottrinali e a malapena riesco a ricordare i vari versetti bibblici da appliccare nelle varie circostanze, ma non ho mai dimenticato gli anni trascorsi "nell'organizzazione" e vi posso assicurare con tutta sincerita' che c'e' un'abissale differenza di vita.
Inizialmente mi sentivo libero, senza divieti, ma poi, con l'andare del tempo si è rivelata un'arma a doppio taglio,
perche' senza quell'obbligo cristiano di dover vivere come Dio commanda, senza l'assillo dei versetti bibblici che ci guidavano, senza i principi scritturali che ci contraddistinguevano,
la vita ha perso molti valori, quei valori importanti, che ti fanno sentire persone speciali e che proteggono dal cadere nell'apatia, indifferenza per quasi tutto, tristezza. Con questo non voglio
dire che prima la mia vita era perfetta o che si possono avere dei valori solo tra i TG, pero', consentitemi di ammetterlo, e' lì che ho imparato ad apprezzare le cose, mentre prima davo tutto per scontato,
e' lì che ho imparato ad amare il prossimo, l'onesta', il rispetto per gli altri, mentre prima ero un attacca brighe, un mezzo delinquente insomma! E senza tutti questi valori, che i TG ti insegnano ad applicare
e rispettare nella vita di tutti i giorni, molti lati negativi della mia vita sono riaffiorati e sono sicuro che a molti di voi, senza questa guida spirituale stia capitando la stessa cosa...
onestamete parlando, e' vero che in molte congregazioni c'e' uno spietato fanatismo che finisce per opprimere i membri con assurde regole umane ma bisogna anche dire che nessuno ci costringe ad essere per forza
dei "nominati", delle "prime donne"...si puo' essere anche dei "gregari" ai quali e' chiesto giusto l'essenziale e vivere tranquillamente senza ossessioni.
Leggendovi in questi giorni ho notato,da parte degli ex TG, quanto astio c'e' nei confronti della WT e sicuramente con giustificato accanimento viste le disgustose esperienze vissute, ma io, malgrado tutto,
non me la sento di condannare l'organizzazione dei TG finche' non saro' certo al 100% con prove inconfutabili della "malafede" di cui vengono accusati e contemporaneamente certezze che ci sia un'organizzazione
che vanti i favori di Dio come antagonista dei TG, perche' non posso credere che escludendo i TG NON ci sia nessun'altra "vera" religione che rappresenti Dio sulla terra(tutte le altre che conosco non lo sono di certo!).

Cari saluti a tutti, Maurizio.



Quando si passa da una vita senza Dio a una vita con Dio, anche se concepito approssimativamente, e in una qualsiasi delle tante fedi, questa vita cambia di bene in meglio in molte cose. E' un fatto.
Però siamo tutti d'accordo nel dire che, se tra le tante fedi, ci fosse quella vera, sarebbe da preferire a tutte le altre. E che perciò, se Dio tollera ogni tipo di fede-religione, e, guardando alla sincerità di coscienza, le adopera tutte ai fini della salvezza, lo fa in attesa che ognuno pervenga a quella vera. Perché solo in essa la salvezza si ottiene con 10 e lode (se la si pratica ovviamente) e solo in essa si hanno tutti i migliori mezzi di sviluppo offertici da Dio che, se è vera l'incarnazione, sono concentrati nel Vangelo interpretato dalla Chiesa fondata da Cristo.
Dio insomma, se si appartiene a una fede difettosa, salva nonostante la sua difettosità. Se invece si appartiene a quella DOC, salva grazie alla sua efficienza.
Il che deve farci apprezzare qualsiasi fede ci abbia instradato a vivere insieme a Dio e non ateistica-mente, ma detto il nostro grazie per ciò che abbiamo ricevuto di buono, cominceremo un cammino che ci porti ad un lavoro critico delle deficienze, sia di quella creduta che di qualsiasi altra fede ci si proponga, fino ad arrivare a quella che ha tutti i numeri in regola per essere abbracciata.


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est modus in rebus