Da quel poco che so io di biologia molecolare quando le cellule di qualsiasi organismo si sdoppiano (mitosi) il loro DNA NUCLEARE comunque non si copia perfettamente e qualche imperfezione nella copia avviene per forza. Queste imperfezioni nella copia poi si propagano nelle mitosi successive e si sommano a quelle presenti.
Sai per quale motivo gli scienziati sono tanto interessati allo studio delle cellule staminali con il conseguente scalpore e grida allo scandalo da parte dei credenti? Proprio perché tali cellule seguono dei meccanismi di funzionamento diversi dalle altre cellule del corpo. La mitosi risulta essere degenerativa solitamente ma quando si attua il meccanismo del “transdifferenziamento”, cosa che accade nelle cellule staminali, ciò non succede. Se tutte le cellule di un organismo vivente fossero funzionanti col meccanismo del “transdifferenziamento” si era già ipotizzato che in linea teorica tale organismo non sarebbe mai dovuto morire. Ora parrebbe che con la scoperta di questa medusa questa non sia solo una teoria ma una realtà.
Quoto una parte della citazione che avevo già inoltrato.
Per gli scienziati questo ringiovanimento è reso possibile, a livello cellulare, a causa di un fenomeno conosciuto come “transdifferenziamento”.
Ed ecco cos’è il fenomeno del “transdifferenziamento”:
http://www.prospettiveinpediatria.it/rivista/124_PDF/10_Vescovi_3b.pdf
"Le cellule staminali rivestono un ruolo critico durante la formazione e lo sviluppo dell’embrione e dei tessuti. Grazie alla loro multi potenzialità – cioè l’abilità di originare molti tipi di cellule mature – e alla loro ampia capacità di auto rinnovamento e di crescita espansiva, le cellule staminali fetali e adulte contribuiscono al mantenimento dell’integrità dei tessuti durante tutta la vita. Storicamente si sosteneva che le cellule staminali fossero “entità” tessuto-specifiche il cui potenziale differenziativo era limitato alla generazione di stipiti cellulari maturi del tessuto/organo di residenza. Tuttavia negli ultimi anni sono comparse molte pubblicazioni che affrontano quella che si sta rivelando come una delle più sorprendenti caratteristiche funzionali delle cellule staminali, vale a dire la loro capacità di transdifferenziamento. Grazie a questa loro caratteristica peculiare, le cellule staminali dell’adulto sono in grado di dare origine a cellule differenziate di tessuti e organi diversi da quelli in cui risiedono. Questo breve lavoro si propone di discutere la capacità delle cellule staminali di origine neuroectodermica – le cellule staminali neurali – di trans differenziare e generare cellule mature che normalmente derivano da altri foglietti germinali, come le cellule del muscolo scheletrico o del sangue. Le cellule staminali sono precursori cellulari immaturi dotati di caratteristiche funzionali peculiari che sono generalmente utilizzate per la loro identificazione, in modo particolare a livello del sistema nervoso centrale. Secondo la definizione più ampiamente accettata 1, 2 le cellule staminali sono cellule che presentano elevata capacità proliferativa e di autorinnovamento, sono indifferenziate (prive di marcatori tipici delle cellule mature) e in grado di dare origine a un ampio spettro di cellule funzionali e mature. La capacità di auto rinnovamento (cioè la capacità di mantenere costante o, se è necessario, aumentare il numero di elementi appartenenti a un dato compartimento staminale) e la multipotenzialità, prese insieme, sono le più importanti caratteristiche che identificano le cellule staminali come tali. Ontologicamente, le cellule staminali tessuto-specifiche fetali o di adulto originano da cellule staminali embrionali, cioè cellule totipotenti presenti nella massa cellulare interna della blastocisti. Durante la gastrulazione si formano i tre maggiori foglietti germinali (ectoderma, mesoderma, endoderma) e la progenie delle cellule staminali embrionali si separa in gruppi distinti di precursori che, gradualmente, maturano in quelle che saranno considerate cellule staminali organo- e tessuto specifiche (somatiche) 3. Le cellule staminali somatiche possono essere isolate da vari tessuti di mammifero durante tutto il periodo dello sviluppo e dall’adulto. La loro funzione predominante è di contribuire al mantenimento dell’omeostasi tissutale, generando una progenie di cellule differenziate che sostituisce le cellule mature andate perse a causa di rinnovamento fisiologico o di lesioni. Il grado con cui le cellule staminali svolgono questa funzione può variare significativamente da tessuto a tessuto. Molti tessuti adulti, come l’epidermide, l’epitelio dell’intestino tenue e il sistema ematopoietico, sono sottoposti a un continuo rinnovamento cellulare. Di conseguenza questi organi possiedono la capacità di rigenerare il tessuto lesionato, ammesso che il danno non sia particolarmente severo. Il tessuto nervoso maturo, specialmente quello dei mammiferi, è sempre stato considerato incapace di rigenerazione cellulare e, di conseguenza, privo di cellule staminali. Tuttavia, alcuni studi recenti hanno rivelato una significativa attività neurogenetica in regioni specifiche del cervello adulto di mammifero. Da questi studi sembra emergere che questa neuro genesi protratta sia correlata alla presenza di cellule staminali neurali multi potenti in queste regioni."
PS: ma ti pare che l'osservazione sulla mitosi cellulare non sia stata già presa in considerazione dagli studiosi universitari che hanno fatto questa scoperta?
Se pubblicano un articolo del genere è perchè in questo caso il meccanismo della mitosi cellulare non funziona come in tutti gli altri casi; è il "transdifferenziamento" infatti che fa la differenza.
[Modificato da Bicchiere mezzo pieno 13/02/2009 22:23]
La verità non è qualcosa di statico ma è basata su una conoscenza progressiva, in grado di mettere in discussione anche i precedenti concetti raggiunti usando il modello del metodo scientifico