Luteranamanier, 14/11/2008 17.42:
Con la nuova legge proposta da Veronesi lei avrebbe potuto scegliere.
Io ti voglio dire una cosa come io personalmente la penso sull'eutanasia in genere.
Per me è sempre un peccato ma io sono cristiana.
Ma se io non avessi fede e mi trovassi in una situazione senza speranza (tipo un malato terminale di tumore) con la sofferenza di atroci dolori sarei ben contenta se esistesse una possibilità di una "dolce morte".
Noi non possiamo vedere sempre tutto dal nostro punto di vista cioè cristiano, ci sono mille persone che non lo sono.
E lo stato è laico deve poter accontentare tutti, questo non significa assecondare ogni desiderio come hai detto tu, si tratta di cose serie.
Veronika
Stando alla testimonianza di suo padre, Eluana aveva già espresso chiaramente la propria scelta nel caso, purtroppo per lei avveratosi, si fosse travata in una simile condizione e la sua volontà non è stata rispettata, anche a causa di un vuoto legislativo specifico.
Il fatto d'essere cristiani è qualcosa che implica una maggiore responsabilità nel rispetto degli orientamenti religiosi altrui e non dovrebbe portare a una sorta di presunzione ideologica, come se gli atei e altre religioni rendessero l'uomo meno "umano".
Molti principi di libertà e di uguaglianza, di cui godiamo, sono frutto di filosofie, di pensiero e, a volte, di rivoluzioni vere e proprie per poterli affermare, cose di fronte alle quali spesso le chiese e le religioni si sono trovate indebitamente sul versante opposto.
Da nessuna parte Dio incoraggia l'omicidio o il suicidio. Il problema è se è ancora il caso di usare questi due termini in determinate condizioni, quando per esempio la vita è soltanto una parvenza, perdipiù sostenuta con mezzi estremamente artificiali.
Oggi ho sentito un'intervista televisiva fatta a Monsignor G. Ravasi: l'avrei preso fraternamente a calci in culo! Ha usato questa espressione:
'Ogni vita è un arricchimento'. Ecco dove può portare l'ipocrisia religiosa, a definire "arricchimento" una povera "vita" che vegeta da molti anni, forse soffrendo (che ne sappiamo).
La colpa non è di chi è pro o contro determinate leggi, ma di chi vista l'inutilità di ogni umano tentativo, si ostina ad andare contro natura e buonsenso, vestendo anche i panni del Moralista.
Agabo.
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