00 26/12/2006 15:23
La mia esperienza con i Tdg inizia quattro anni e mezzo fà. Io, ventinovenne, nato da famiglia cattolica praticante, molto credente nella fede cattolica per scelta personale dopo una crisi esistenziale, conoscevo i testimoni solamente per il porta a porta degli adepti, e per quel poco che avevo studiato nell’ora di religione a scuola, cioè solamente perché nati dal ceppo protestante e per le date escatologiche della fine del mondo mai avveratesi. Però fino ad allora non mi era mai capitato di conoscere e diventare amico di tdg. Così quando una bella ragazza di cui mi era infatuato mi disse che era tdG rimasi un po’ male forse per il retaggio culturale insegnatomi di evitare i tdG. Tuttavia, essendo una persona aperta al dialogo, con tanta fame di conoscenza (dico sempre che non si pùo criticare ciò che non si conosce), e senza paura del “nuovo” e dei cambiamenti, decisi di non chiudere il cuore e la mente e di conoscere quella ragazza e le sue amiche.
Così ricevetti l’invito ad andare ad una assemblea a Treviso (abito nel Veneto) ed a qualche adunanza. Mi fu regalato il libricino “La conoscenza che conduce…”. La prima impressione fu molto positiva, anzi “troppo” direi, perché fortunatamente i miei genitori mi hanno sempre insegnato che non tutto quello che luccica è oro. Pertanto effettuai le mie ricerche ed entrai nel sito ufficiale della WT e tra gli altri, nel sito di Achille.
Per mesi non lessi nient’altro, mi buttai a capofitto nelle ricerche: inizia a leggere la Bibbia, a confrontare ciò che dicevano i testimoni e ciò che dicevano i fuoriusciti, acquistai il libro di S. Hassan “mentalmente liberi” e “crisi di coscienza” di R. Franz.
Iniziai a preoccuparmi seriamente per quella ragazza, di cui nel frattempo mi ero innamorato.
Lei, nata e cresciuta in una famiglia dove tutti i suoi parenti erano testimoni (ad eccezione del padre), stava vivendo un momento molto critico in quanto si era appena separata dal marito anch’egli tdG (si erano sposati molto giovani come quasi tutti i tdG). Naturalmente il nostro rapporto, che stava diventando molto serio, non fu visto molto di buon occhio da parte della sua famiglia, sia perché ero “del mondo” sia perché, scritturalmente, Lei non poteva frequentare nessun altro. Ricordo come fosse ieri quando una sera la nonna (testimone di lunga data) e una zia tentarono per due ore di dimostrarmi, bibbia alla mano, che la Trinità non esiste, ed il pianto che io feci alla fine perché non ero riuscito a dimostrare loro che invece Dio è Trinità (forse fui un po’ troppo presuntuoso sulle mie capacità: come poteva un cattolico che aveva iniziato a leggere veramente la bibbia da pochi mesi controbattere a delle persone a cui venivano insegnate a memoria i versetti per convincere le persone?).
Comunque la nostra storia andava avanti, anche se non toccavamo quasi mai il discorso religioso, e quando capitava spesso finiva in un litigio. La mia ragazza fu convocata dagli anziani che le chiesero più volte di interrompere il nostro rapporto, Lei non cedette e preferì essere disassociata pur di non lasciar morire la nostra storia.. ed il nostro amore. Fu in quella scelta che io capì che il suo amore era reale.
Ora era compito mio dimostrarle il mio amore. Soprattutto in quel momento, in cui perse tutte le sue amicizie e tutti i suoi parenti non si degnavano nemmeno di un “ciao”. Un giorno, scendendo da casa sua (abitava in un appartamento sopra i genitori) incontrammo una sua zia con il marito, che io non avevo mai conosciuto, la mia ragazza salutò ma non ricevette risposta, io salutai ma non ricevetti alcuna risposta. Rimasi molto stupito perché mi accorsi che il controllo mentale influiva anche sull’educazione!!
Nonostante fosse disassociata, Lei rimaneva comunque una tdG per fede. Continuava a frequentare le adunanza domenicali con la madre, nonostante fosse una sofferenza per Lei. A volte l’accompagnavo per non farla sentire sola; così succedeva che qualche anziano veniva a salutare me senza nemmeno uno sguardo a lei. Allora mi veniva la tentazione di comportarmi come loro e di rifiutare loro il saluto, ma poi mi dicevo: “non essere come loro, non metterti al loro livello!”
Però il fatto di essere disassociata e di non andare alla altre adunanze forse facilitò il mio compito di aiuto. Lentamente, un passo alla volta, iniziai a farle leggere le critiche riportate nel sito di Achille, l’associazione all’Onu della WT, le detti i libri che avevo letto anch’io Inizialmente fu un trauma, perché fu come se le cascasse il mondo addosso: ciò a cui aveva creduto fermamente per quasi trent’anni si stava sgretolando. Poi fui aiutato involontariamente anche dagli anziani.
Infatti continuava comunque ad andare in sala alla domenica anche per non litigare con la mamma che insisteva perché continuasse a frequentare le adunanze. Così un giorno successe che un anziano non le lasciò più nemmeno prendere in braccio il bambino, di nemmeno un anno, di sua cugina. Fu la goccia che fece traboccare il vaso perché lei si sentì , parole sue, come se avesse la peste o la lebbra. Da allora non è più andata alle adunanze se non in rari casi.
Ora quella ragazza è diventata mia moglie, da tre mesi. Purtroppo ha perso la fede in Dio, e di questo sono amareggiato, ma credo che dopo quasi trent’anni passati dentro ad una “religione” che ti incatena di regole, che fa di Dio un Dio malvagio, in cui le persone sono incoraggiate a professare la loro fede con la mente ma non con il cuore, un periodo di stacco sia necessario. La perdita di tutti gli amici, di tutta la famiglia non è facile da superare come credo molti di Voi sappiano. Prego ogni giorno però per Lei, e per tutte le persone a cui viene rubata la loro buona fede, perché Dio possa donare loro un giorno nuovamente la fede, la fede in quel Dio che si fece uomo per la nostra salvezza.

Alla fine di tutto devo dire che l’incontro con i tdg è stato positivo perché ha rafforzato la mia fede. Il fatto di aver trascorso molte ore a studiare i fondamenti del Cristianesimo, le tecniche di controllo mentale attuati anche da altri gruppi come Scientology, Neocatecumenali, Mormoni ecc. ha fatto crescere la mia fede e la mia conoscenza sul mondo delle religioni o presunte tali.

Come conclusione di questo mio racconto, devo ringraziare Dio perchè la mia famiglia ha accolto mia moglie senza alcun pregiudizio, sarebbe stato molto più difficile affrontare tutto questo se loro mi avessero ostacolato, e per l’amore, perché non se ci fosse stato, e se non ci fosse, l’amore di Dio tutto questo non sarebbe successo.

Ciao
Roberto