00 16/01/2009 12:12
Re:
lovelove84, 14/01/2009 14.42:

scusate, ma leggendo ho notato che in GV 1:3 non c'e "altre"

[SM=x570872]



Bravissima hai colto nel segno, anche nella TNM moderna non c'è "altre" l'hanno messo solo in colossesi che riprende questo discorso.
Questa scrittura per me è stata la chiave di volta per cominciare ad accettare la trinità, ne ho parlato qui:

http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=4596727

Ti riporto il pezzo in questione:

"2)Giovanni 1:3:

"Tutto per mezzo di lui fu fatto e senza di lui non fu fatto nulla di ciò che è stato fatto. "

Con questa scrittura Giovanni chiarisce il punto:
"Ogni cosa fatta... (dal greco ginomai = ciò che viene all'essere, chi viene all'esistenza (si usa per persone (romani 1:3); per cose (Matteo 21:19); per eventi che iniziano (marco 4:37); ma soprattutto per cose create (questi stessi versetti che stiamo esaminando))
... è venuta ad esistere tramite Cristo", quindi per logica Cristo non può essere una cosa creata!
Il passo non dice: "non fu fatto nulla di ciò che è stato fatto da lui"; ma rimane generico:
nulla di ciò che è creato (o ha avuto un inizio), è venuto ad esistere senza Cristo.

Trovo importante ripeterlo perché questa scrittura è un po la chiave di volta per capire chi e cosa è Cristo.

In Giovanni 1:1 si specifica chiaramente che "nel principio il logos era" dal greco en derivante da eimi = essere, esistere, il logos non ebbe un principio, ma esisteva nel principio, egli era presso (pros=verso) il padre(Dio) ed era Dio come il padre "kai theos en ho logos", nessuna confusione, nessun politeismo(un dio ecc...) Giovanni prende in prestito questa parola dall'ellenismo creando una teologia specificamente nuova, il logos quale principio che governa il creato e come legge razionale per ogni esistenza, è il figlio di Dio che si fa uomo, che viene ad abitare tra noi, egli è l'Emmanuele, il Dio-con-noi, il Dio trascendente diviene egli stesso anche creatura, per provare cosa significa essere creatura e poterci comprendere tangibilmente.
Giovanni (e con lui tutto il NT) affronta la questione della divinità di Gesù, raramente per mezzo del titolo "Dio", ma descrive la sua divinità alla stessa maniera in cui descriveva le attività del padre: "


Ciao
Mario
[Modificato da (Mario70) 16/01/2009 12:14]