00 01/09/2006 19:22
Oggi ho ricevuto un'email da un TdG "lurkatore" di vecchia data, che, commentando la recente bannatura di un utente, ha cercato di giustificare la disassociazione così come viene attuata dalla WTS, dicendo in sostanza che la stessa cosa avviene anche in questo forum.

Credo sia il caso di fare delle opportune distinzioni, dato che anche qualcun altro ha fatto in passato simili paragoni.

Innanzitutto non è la "disassociazione" o l'espulsione di per sé che viene contestata (almeno da parte mia).
Ogni gruppo, associazione, comunità, club o circolo ha il diritto di stabilire delle regole e di prevedere delle norme sanzionatorie nei confronti di coloro che le violano.
Tutto ciò è, a mio parere, legittimo e corretto.

Anche questo forum ha un suo regolamento che viene letto ed accettato da coloro che si iscrivono.
Se dopo essere entrato nel forum, qualcuno comincia ad agire in maniera scorretta, ignorando e violando ripetutamente le regole sottoscritte, i moderatori hanno il diritto ed il dovere di intervenire, per mantenere il forum indenne da comportamenti che potrebbero comprometterne lo spirito ed il corretto e civile svolgimento delle discussioni.

Un utente bannato dal Forum può tuttavia essere riammesso anche subito, se dichiara di accettarne le regole e se si impegna al rispetto del Regolamento.

Gli utenti bannati sono liberi di corrispondere via ffz con gli altri utenti del forum.

E gli utenti del forum possono naturalmente continuare a frequentare (sia virtualmente che nella vita reale) le persone bannate senza che questo comporti alcuna conseguenza sulla loro partecipazione/iscrizione al forum.

Possono sembrare precisazioni ovvie e del tutto superflue, ma non lo sono se prendiamo in considerazione quello che succede invece quando qualcuno viene disassociato dalla WTS:

I disassociati vengono ostracizzati nella loro vita privata e personale. Non accade come quando qualcuno viene estromesso da un club, da un'associazione o da un forum, che cessano semplicemente i vincoli associativi: l'intera vita personale e sociale del disassociato viene completamente stravolta.
Come sappiamo, nessun membro dell'organizzazione può continuare a mantenere qualsiasi genere di rapporto sociale non assolutamente indispensabile con l'espulso. Se lo fa, manifestandogli magari il suo sostegno e la sua solidarietà, viene a sua volta disassociato.

Esiste quindi una sorta di volontà persecutoria, che non abbandonerà mai l'ex membro. La regole della WTS sconvolgeranno la sua intera esistenza, punendolo negli affetti più intimi, nei legami con i parenti, con gli amici. Sarà penalizzato nel lavoro - se dovesse lavorare alle dipendenze di un TdG, il disassociato "impenitente" verrà licenziato non appena possibile -; nell'alloggio - verrebbe sfrattato se il suo padrone di casa fosse un TdG -; nei contatti più umani e naturali che dovrebbero caratterizzare i rapporti sociali - per esempio, se un "apostata" viene ricoverato in un ospedale nessun TdG andrà a fargli visita -.

Nel caso volesse poi essere riammesso, dovrà sottostare ad un lungo ed umiliante periodo di prova, che potrà durare anche un anno o più, prima di essere riassociato (sempre se gli "anziani" lo vorranno).

Credo che si potrebbe fare un lunghissimo elenco di esempi e situazioni simili.

Per cui se qualcuno cerca di giustificare l'ostracismo anti cristiano ed inumano che la WTS manifesta verso i membri espulsi, dicendo che anche in questo forum si "disassociano" nello stesso modo coloro che non si attengono alle regole, ebbene, tali persone o non sanno di cosa stanno realmente parlando, o stanno cercando di strumentalizzare la realtà dei fatti, oppure non si rendono coscientemente conto dell'abisso incolmabile esistente fra queste situazioni.

Saluti
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 01/09/2006 19.26]