00 02/05/2005 21:38
Salve a tutti,

quelche "post" fa si era evidenziato la facilità con cui il CD poteva fraintendere dei versetti e tirarne fuori delle proprie conclusioni e in particolare mi ricordo che Sonny prendeva in considerazione proprio il versetto in oggetto.

Devo dire cmq che il versetto in questione ha una duplice applicazione anche in ambito extra CD. Infatti oggi mi sono trovato vicino alle edizioni paoline ed ho fatto una rapida lettura di tale versetti su + traduzioni comprese le note in calcio e quasi tutte attestavano che il versetto ha una duplice possibilità di applicazione.

1) Nel senso che con la morte il peccato non può più signoreggiare sull'uomo ed avere una certa influenza e per tanto è libero dal peccato.

2) In ambito giuridico in quanto con la morte i peccatti dell'uomo vengono a decadere e questo concorda pienamente con la tesi del CD

Cosa ne pensate?

Grazie
RC