Bravi, il moderatore penso che stava per intervenire ma...
... prima che lo faccia io salvo tutto in corner ricollegandomi al principio della tematica aperta con il primo thread, perché ho trovato una conferma che può chiudere il discorso a modo di promemoria, cioè invitando tutti a una ricerca più vasta sull'argomento ormai già ben dibattuto (tanto che ha scantonato verso altro)
L'ho trovato in Mt 13,28
E' il giallo delle zizzanie, e il padrone dice:
"Un nemico, un uomo, ha fatto questo" (Nm '67 e '86)
"Un nemico ha fatto questo" (CEI)
"Echthròs ànthropos touto epoìesen" (KIT)
"Enemy man this did" (interl.)
"An enemy, a man, did this" (colonnina)
Le domande
Ma quella evidenza di "uomo" tra due virgole (che la Kit non ha né nel greco né nella interlineare sotto) che ci sta a fare? Vuole forse dire che non si trattò di una donna?...
E se voleva dire (come tutti capiamo e la CEI ben riproduce) "un uomo nemico" non siamo esattamente al "fisherman", allo "uomini fratelli" di cui sopra? meri pleonasmi in cui il riportare in traduzione la parola uomo è del tutto inutile?
O niente niente questa manovra è stata studiata e realizzata in più posti per far passare liscio poi, dopo tanti casi ovvii su cui nesuno ha da ridire, un "uomo" con valenza dottrinale come si cerca di fare con quello che è in esame dall'apertura del thread?
Un ispettore bereano non deve tralasciare nessuna ipotesi...
[Modificato da berescitte 25/10/2004 14.27]