come rispondereste? qualche tdg potrebbe dire....

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aggeo
00giovedì 16 novembre 2006 18:55
certo; il testo di atti 15 narrante il primo concilio rappresenta un provvedimento temporaneo..
ma se qualcuno avrebbe ragionato come te dicendo che i conciliari si sbagliavano perchè il vangelo di cristo aboliva la legge e quindi gli idolotiti non erano nulla etc e per questo avrebbe abbandonato la "congregazione"; credi che avrebbe fatto bene?
così possono esserci delle disposizioni del corpo direttivo non proprio attinenti con tutto l'annunzio del vangelo che durano per un certo tempo per far fronte a certi eventi; ma tu non devi separarti dalla vera congragazione solo per questo, come non dovevano farlo coloro che si trovavano nell'intermezzo tra il decreto conciliare e la dichiarazione di scioglimento fatta parzialmente da paolo ai corinzi sugli idolotiti etc..
berescitte
00venerdì 17 novembre 2006 11:08
Scusami ma mica ho capito bene cosa vuoi dire. Nè a chi stai parlando dicendo "tu". [SM=x570872]
aggeo
00venerdì 17 novembre 2006 12:30
re berescitte
ciao berescitte..
si lo esprimevo in forma dialogica e con il tu intendevo dire un testimone immaginario che parlando con me cerca di difendere le mancanze della torre di guardia in questo modo.. [SM=x570865]
aggeo
00venerdì 17 novembre 2006 12:33
e
cioè: anche dal punto di vista dei cristiani di allora poteva sembrare incoerente con la legge del cristo che gli apostoli dessero quelle disposizioni temporanee; però se tali uomini dubbiosi avessero lasciato la congregazione vera per quelle loro riflessioni giuste e valide...?
ballodasola
00sabato 23 dicembre 2006 12:25
bella riflessione!!La aggiungo a quella che ho postato in"la wtc sbaglia o imbroglia".
Grazie
bds
Achille Lorenzi
00sabato 23 dicembre 2006 19:16

Scritto da: ballodasola 23/12/2006 12.25
bella riflessione!!La aggiungo a quella che ho postato in"la wtc sbaglia o imbroglia".
Grazie
bds

Noto che per te le riflessioni sono sempre belle quando sembrano dare ragione ai TdG. Le riflessioni che danno oggettivamente torto alla congregazione invece non le condividi mai....

A proposito di questa domanda, si potrebbe osservare che anche parecchi anni dopo il "concilio di Gerusalemme" c'erano decine di migliaia di cristiani che osservavano ancora la Legge di Mosè, evitando scrupolosamente di mangiare gli idolotiti e frequentando zelantemente il culto tenuto nel tempio (si veda Atti 21:20).
Questo dimostra come nella Chiesa apostolica venissero rispettate le coscienze e le convinzioni personali e non venisse richiesta un'adesione assoluta e monolitica alle direttive, pena la disassociazione per chi non si conformava immediatamente ai volubili e contraddittori "bordeggiamenti" di qualcuno (si veda www.infotdgeova.it/schiavo.htm ).

Credo che basti solo questa osservazione per evidenziare l'abisso esistente fra la "teocrazia" assolutista ed illiberale di Brooklyn e la direzione della Chiesa da parte degli Apostoli.

Saluti
Achille

[Modificato da Achille Lorenzi 23/12/2006 19.20]

PsYkoT|k
00sabato 23 dicembre 2006 23:04
Re
In ogni caso tutto questo ragionamento sembra più una giustificazione di alcuni comportamenti, divieti o asserzioni in contrasto oggettivo con alcune disposizioni che gli stessi ritengono derivanti dall'alto.
Sia che si tratti degli apostoli, sia che si tratti del CD.
E non venitemi a dire che un uomo che abbia un po' di potere sulle menti altrui, non venga corrotto dallo stesso, e spinto a volerne di più.

Buona serata,
Trianello
00domenica 24 dicembre 2006 01:15

E non venitemi a dire che un uomo che abbia un po' di potere sulle menti altrui, non venga corrotto dallo stesso, e spinto a volerne di più.



E' vero che il potere corrompe, ma è anche vero che può essere corrotto solo chi VUOLE esserlo. Tra i tanti che il potere non ebbe la forza di corrempere, mi sovviene, ad esempio, Gandhi, il quale godeva di un tale ascendente sui suoi che avrebbe potuto ordinargli di fare qualsiasi cosa, eppure, agli atti non risulta che egli abbia mai abusato in qualche modo di questa sua prerogativa.
PsYkoT|k
00domenica 24 dicembre 2006 03:29
Re
Non sono molto informato su Gandhi...
Comunque non mi sembra che non ordinasse nulla. Che la sua filosofia fosse la non-violenza, il concetto non cambia: lui ordinava di non fare nulla, e la gente lo ascoltava. Lui faceva lo sciopero della fame e tutti lo stavano a guardare, in attesa che succedesse qualcosa. Gli inglesi temevano che la sua morte avrebbe provocato una rivolta di massa per cui cercavano di avvallare le sue richieste... È un modo come un altro di esercitare un potere. Che poi l'abbia esercitato in un modo che per la maggiorparte delle persone è da ritenersi buono, questo è un altro discorso. Lo usava con lo scopo di ottenere qualcosa per sé (che poi lui si sentisse realizzato con la liberazione del suo popolo questo è ancora un altro discorso).
In questo mio post ho buttato dentro anche il discorso dell'uomo "animale", che agisce solo per proprio tornaconto personale. Non me ne vogliate male, so a volte di essere un po' troppo materiale (in genere i buonisti mi odiano profondamente, e se proprio devo essere sincero, spesso ricambio il sentimento), ma non ne posso fare a meno. Più studio i meccanismi mentali e sociali, più mi convinco di queste cose.

Buona serata,
Trianello
00domenica 24 dicembre 2006 04:26
Sta di fatto che Gandhi (per quanto mi risulta) non antepose mai il proprio tornaconto personale al bene del suo prossimo. Dire poi che questi, prodigandosi per il bene del proprio prossimo puntasse alla propria auto-realizzazione è quasi dire un’ovvietà. L’uomo che agisce secondo giustizia si compiace nell’agire giustamente, l’uomo che agisce in barba alla giustizia evidentemente si sente realizzato a prescindere dalla giustizia. Per l’etica cristiana il fine ultimo dell’uomo, il fine assoluto, è la partecipazione alla beatitudine divina, l’uomo può trovare la sua completa realizzazione solo attraverso Dio, il male sta nel voler ignorare questa verità e voler fare a meno di Dio, in un certo senso, nel voler essere dio senza Dio.
Ora, quando si dice che il potere corrompe, si vuole proprio dire che il potere spesso induce chi lo ha a sentirsi superiore alla giustizia, a sentirsi superiore alle norme oggettive che ordinano l’uomo a Dio. Se qualcuno però ha la volontà di restare saldo nella giustizia, ha la volontà di non volersi fare dio senza Dio, non si lascerà corrompere dal potere, ma utilizzerà il suo potere al fine di realizzarsi attraverso il rispetto della propria natura creaturale ordinata a Dio.
Non a caso ho citato l’esempio di Gandhi, il quale, pur non essendo cristiano, agì sempre nel rispetto dell’ordine morale oggettivo, dimostrandoci come questo sia scritto nella coscienza di ognuno di noi e come possa essere svelato per tramite del solo ausilio dell’umana ragione, a prescindere dalla Rivelazione.
PsYkoT|k
00domenica 24 dicembre 2006 13:52
Re x Trianello
Credo di aver capito in cosa non andiamo assolutamente d'accordo...
Io sono convinto che non esista un bene oggettivo ma un bene soggettivo. E che il bene "universale" (diciamo così) sia dato dalla maggioranza delle persone. Ti rimando al 3d "Coscienza e libertà, bene e male", dove si parla proprio di questo.

Saluti,
Trianello
00lunedì 25 dicembre 2006 15:40
Caro Psicotico,
avevo intuito che tu sei in una fase, per dir così, nichilista... Io, da bravo tomistone, ho voluto solo rovesciare la frittata.

Auguri di Buon Natale.

[Modificato da Trianello 25/12/2006 17.40]

PsYkoT|k
00lunedì 25 dicembre 2006 17:21
Re x Trianello
Me ne sono accorto [SM=x570867]

Buon Natale anche a te,
hushai
00martedì 26 dicembre 2006 13:39
Re: Re

Scritto da: PsYkoT|k 24/12/2006 3.29
Non sono molto informato su Gandhi...
Comunque non mi sembra che non ordinasse nulla. Che la sua filosofia fosse la non-violenza, il concetto non cambia: lui ordinava di non fare nulla, e la gente lo ascoltava. Lui faceva lo sciopero della fame e tutti lo stavano a guardare, in attesa che succedesse qualcosa. Gli inglesi temevano che la sua morte avrebbe provocato una rivolta di massa per cui cercavano di avvallare le sue richieste... È un modo come un altro di esercitare un potere. Che poi l'abbia esercitato in un modo che per la maggiorparte delle persone è da ritenersi buono, questo è un altro discorso. Lo usava con lo scopo di ottenere qualcosa per sé (che poi lui si sentisse realizzato con la liberazione del suo popolo questo è ancora un altro discorso).
In questo mio post ho buttato dentro anche il discorso dell'uomo "animale", che agisce solo per proprio tornaconto personale. Non me ne vogliate male, so a volte di essere un po' troppo materiale (in genere i buonisti mi odiano profondamente, e se proprio devo essere sincero, spesso ricambio il sentimento), ma non ne posso fare a meno. Più studio i meccanismi mentali e sociali, più mi convinco di queste cose.




...io invece mi convinco del contrario [SM=g27818] [SM=g27822] Sarà perchè sono un buonista? [SM=x570868]

Ciao, e auguri anche da parte mia.

Hushai
[SM=x570903]

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