personalmente la venerazione dei santi non mi ha mai fatto troppa difficoltà
ovvio, direte, sei cattolico, credi a tutto quello che la Chiesa insegna!!
beh, sta qui la differenza ra il cattolicesimo e il geovismo: tutt'e due insegnano delle verità convinte di essere nel giusto.
l'una, però, (il geovismo) scoraggia l'uso della ragione, della critica.
La Chiesa fin dall'inizio della sua storia ha sempre avuto la certezza che l'Uomo Tutto intero deve adorare Dio non escludendo nessuna delle sue facoltà.
la razionalità fa parte dell'essere Uomo, e come tale essendo Dono di Dio, va usata. senza paura.
mediazione dei santi
durante la vita presente incontro tante persone diverse; i miei genitori, parenti, amici. verso tutto costoro avrò un sentimento d'amore (filiale, d'amicizia, l'amore tra l'uomo e la donna).
tutti questi tipi d'amore non si scontrano però, col comandamento dell'Amore totale verso Dio:
"amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente con tutte le tue forze"
se questo comandamento venisse preso in senso esclusivistico, ne concluderei che bisogna amare Dio, e Dio solo e nessun altro all'infuori di lui. tutto gli altri tipi di amore umano verrebbero annullati.
ma così non è.
e meno male che Gesù ha confermato l'intima unità tra il comandamento dell'amore verso Dio con un altro amore:
"amerai il prossimo tuo come te stesso, anzi
amerai il prossimo tuo come io vi ho amati (fino a dar la vita per gli altri)"
l'unione di questi 2 comandamenti è provvidenziale.
ci insegna chiaramente che il comandmento dell'amore totalizzante per Dio non è un amore che esclude gli amori umani, tutt'altro, proprio l'amore totalizzante per Dio ci spinge ad amare il nostro prossimo prprio come Dio ci ha amati
Cristo è venuto a guarire la natura umana decaduta in seguito al peccato originale.
tutti facciamo esperienza della caducità dell'amore umano, della sua limitatezza, della sua fragilità; ciò che oggi è
amore domani può essere
indiferenza o alla peggio addirittura
odio.
e questo tutto ce lo abbiamo sotto gli occhi, guardiamo alle tante crisi matrimoniali, alle amicizie che si frantumano , non c'è bisogno di guardare alle guerre che devastano la nostra terra.
unendo i 2 comandamenti, Gesù ci insegna la ricetta dell'amore;
l'amore umano trova la sua sorgente nell'amore di Dio.
è l'abisso senza limiti del suo amore che riempie i nostri cuori malati e ci rende così capaci di un amore sopranaturale, un amore fedele e incondizionato (secondo la natura dell'amor che Dio ha per noi)
direte: che c'entra questo discorso con la venerazione dei santi?
ditemi: se in vita l'amore totalizzante per Dio non esclude, ma anzi fortifica, incoraggia l'amore tra di noi,
perchè mai queto amore deve finire con la morte?
non vi è forse giunto all'orecchio l'annuncio che da 2000 anni viene dato e cioè che la morte è stata sconfitta?
chi muore va incontro a Dio, partecipe della sua felicità e del suo regno.
chi muore (si sottintende coloro che muoiono in comunione con Dio)
possiede finalmente in pienezza il cuore di Cristo
con questo cuore essi amano e ricordate? l'amore è bi-dimensionale; orizzontale (l'amore tra di noi) e verticale (l'amore per Dio)
coloro che muoiono in Dio, amano con lo stesso cuore di Cristo, con questo cuore amano Dio ed amano i loro fratelli già alla presenza di Dio, ed i loro fratelli ancora in esilio sulla terra.
la morte è sconfitta, perchè non dovrei amare ,con la stessa intensità, una persona che ho amato in vita anche dopo che si trova alla presenza di Dio?
o credete che l'amore per una creatura ottenebra l'amore totalizzante per Dio?
ma questo come su esposto non ha senso.
ciò che fu in vita, continua in cielo e in modo ancora più intenso.
se già in vita posso chiedere a un mio fratello di intercedere per me presso Dio, quanto più quando questo fratello si ritrova alla presenza di Dio: la sua intercessione in mio favore sarà ancora più fruttuosa.
e come in vita l'intercessione fraterna non ottenebra l'unica intercessione/mediazione di Cristo (anzi trova in questa la sua sorgente proprio come l'amore) così in morte, l'intercessione dei nostri fratelli alla presenza di Dio nulla toglie, anzi esalta la mediazione del Cristo.
allo stesso modo come l'amore fraterno non ottenebra l'amore totalizzante per Dio (anzi trova in questo la sua sorgente), così in morte, l'amore fraterno di coloro che ancora sono in vita verso coloro che sono alla presenza di Dio, nulla toglie all'amore per Dio, anzi lo esalta.
perchè lo esalta? proprio perchè in questo modo si testimonia che Dio è la sorgente primordiale dell'amore che rende noi capaci dello stesso amore (in faccia alla caducità ereditata da Adamo ed Eva).
l'intercessione orizzontale esalta l'unica intercessione di Cristo perchè da essa riceve il suo essere.
se padre Pio mi ottiene una grazia, è Gesù che viene esaltato perchè è la sua mediazione unica che mi ha reso possibile la grazia ottenuta.
se io amo in modo fedele e incondizionato è Gesù che viene esaltato perchè è lui che mi rende possibile questo tipo di amore