Re: Contribuzioni riviste
Scritto da: hushai 08/01/2006 1.28
Ciao Paolo,
sarà un piacere leggerti. Benvenuto!
Hushai
p.s. ...ma le paghi ancora le riviste?
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Ciao hushai,
Grazie per l’accoglienza, come pure ringrazio tutti gli altri iscritti che prima di te mi hanno dato il benvenuto. In modo particolare Achille, Francesca e Matisse-Muscoril (mi ha scritto nella mailinglist) che ricordo con affetto assieme alla sua signora a alla figlia.
Pago puntualmente le riviste che il mio amico tdG Giuseppe mi porta ogni mese. Nell’ultimo incontro mi ha detto che trova bellissima la mia amicizia, che a casa mia viene sempre con piacere: io lo credo sincero e non solo perché le sue riviste trovano da me un collocamento sicuro.
Da oltre quindici anni infatti ricevo da Giuseppe le riviste della Watchtower, ho tutti i numeri di “Svegliatevi e della “Torre” a partire dall’anno 1989: ciò significa che per lo stesso numero di anni io ho finanziato la Società. E’ un comportamento che m’ha tirato addosso il dissenso di alcuni amici cattolici – non dei Testimoni – che mi accusano di essere incoerente, perché sostengo economicamente un gruppo che critico e disapprovo. Mi difendo dicendo che se voglio sottoporre ad esame critico le loro dottrine e i loro insegnamenti devo anche conoscerli dai loro scritti ufficiali.
Per la cronaca pago per le quattro riviste mensili da un minimo di cinque ad un massimo di dieci euro, perché non vorrei che il mio amico Giuseppe ci rimettesse (1,25 a 2,50 euro/cadauna).
A questo proposito, visto che dalla la tua presentazione sei un tdG “in sonno”, vorrei chiederti come funziona la distribuzione della stampa. A me risulta questo, correggimi dove sbaglio: la Betel di Roma invia le riviste a tutte le congregazioni del territorio nazionale, il proclamatore paga in anticipo quelle riviste che pensa di collocare nel servizio di campo, egli poi durante le visite invita le persone a dare una contribuzione facendo ben intendere che si tratta di un’offerta volontaria e non di un pagamento corrispondente al prezzo della rivista, tornato nella Sala del Regno versa le offerte ricevute nell’apposita cassetta, non può restituire e farsi rimborsare l’invenduto.
Se le cose stanno così, è evidente che molti proclamatori rischiano di rimetterci di tasca propria, per svariati motivi e difficilmente prevedibili: vuoi perché qualcuno dà pochi centesimi di euro, vuoi perché non ne vuol sapere di ricevere le riviste, vuoi perché il proclamatore può decidere di regalarle per facilitare un approccio, vuoi perché ne ha prenotate troppe sbagliando le previsioni. Pertanto ho l’impressione che alla fine dei conti siano i proclamatori stessi a sostenere il maggior peso delle contribuzioni.
Grazie a quegli ex tdG che vorranno rispondermi
Paolo
8.1.2006