La conoscenza del sito INFOTGEOVA

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, [12]
Lukkis
00lunedì 9 febbraio 2009 14:02

Luteranamanier

Cosa sarebbe successo se la moglie anziché abbracciare il movimento dei tdG fosse diventato un membro attivo in un partito?
Oppure da cattolica avesse abbracciato il movimento "Rinnovamento nello Spirito?"
Non gli avrebbe portato via ugualmente tantissimo tempo?
Il marito avrebbe sofferto altrettanto?
Nel matrimonio non ci possono essere dei cambiamenti?
Deve andare avanti sempre uguale? Giocare a tennis, monopoli e risiko?
E che barba e che nioia.
E chiaro che se un coniuge cambia delle abitudine che dall'altra parte ci può essere una certa sofferenza, ma non si risolve nulla mettendo i bastoni tra le ruote all'altro coniuge, non ti pare?
Bisogna parlarsi e trovare delle soluzioni che lasciano spazio e soddisfazioni ad entrambi i coniugi.
E non solo nel caso che un coniuge diventi un tdG, ci sono anche persone che erano evangelici e diventano cattolici oppure al contrario, ci sono persone che per anni hanno passato la maggior parte del loro tempo libero davanti alla tv e poi diventano dei appassionti di vari sport, i cambiamenti nelle coppie ci sarrano sempre e meno male.

Veronika



Cra veronica, hai ragione.
So cosa vuoi dire e come ho detto nel mio post precedente, io mi trovo d'accordo con te.

I miei genitori sono sposati da 43 anni e a parte certi litigi da vecchietti, sono una coppia splendida.
Mio padre ha imparato a rispettare le idee di lei, e lei ha imparato ad essere più equilibrata.
Ma ce nè voluto di tempo e di burrasche. Il matrimonio ha resistito per miracolo.

Quello che io ho detto e che ripeto è che non è vero che a soffrire è il coniuge TdG....soffrono entrambi.
Se non di più l'incredulo, perlomeno allo stesso modo.

Dici bene che un cambiamento in una famiglia crea sofferenze e maretta, e che mettere i bastoni tra le ruote nn è la soluzione, ma è probabilmente l'unica arma che il coniuge "vittima" dei cambiamenti ritiene di avere per riprendersi sua moglie.

Parlarsi e trovare soluzioni è la cosa migliore....ma nn è così facile.

Poi dici che il cambiamento sarebbe potuto essere di ben altra natura...un partito, un movimento.....volontariato, impegni nel sociale, aggiungo io.
Può essere, ma nn è di quello che parliamo. Casomai si può aprire un'altra discussione. Qui l'argomento è: quando un coniuge diventa TdG.

Comunque visto che proponi il paragone, ti dico che secondo me nn calza per niente.

Moltissime persone ritengono i Testimoni di Geova un culto che esercita controllo mentale, alla stregua di sette distruttive.
Quindi il coniuge nn TdG, riterrà la propria moglie nelle mani di gente che si approfitta di lei e che punta ai suoi soldini e ad avere un soldatino in più da mandare a vendere libretti.

Inoltre ricorda che è buona regola per i TdG, essere e sentirsi SEMPRE tdG.
Quindi niente di strano se mentre il marito prende il sole in spiaggia, lei predica al vu cumprà, o mentre fanno benzina lei lascia le riviste al benzinaio.

Essere TdG entra con gli scarponi nella vita di una persona, ha un effetto devastante su tutte le tue precedenti abitudini.
Il fatto che tu sia stata una persona equilibrata e andavi un solo giorno all'assemblea ti rendeva nient'altro che una TdG "da aiutare". Un cattivo esempio, una pessima TdG.

Difficile che tu possa trovare un qualunque esempio di scelta di un marito o moglie a livello di impegno sociale che influirà così tanto sulla coppia quanto il diventare TdG.

Per finire ti dico che: un uomo ha per natura, in genere, più carattere, più sicurezza di una donna.
Diciamo che nella maggioranza delle famiglie il compito di guidare e di dare sicurezza alla famiglia è dato a lui.

Poniamo come esempio situazioni dove le cose stanno così ed un uomo ama la propria famiglia.

Primo esempio, lui diventa tdG e lei no.
Una volta capite le dottrine e precetti, continuerà a dirigere la propria famiglia e farà in modo che adunanze, servizio e famiglia possano coesistere.
Magari porterà fuori la moglie a cena o dedicherà alla famiglia un fine settimana ecc.
Tutto sentendo su di se il peso delle responsabilità familiari e quindi il bisogno di essere equilibrato.

Secondo esempio, lei diventa TdG, lui no.
Lei, capiti precetti e dottrine, vedrà nelle adunanze la cosa principale.
Guai ad abbandonare l'adunanza per svago. Gli inviti di lui (che guida la famiglia) sono visti quasi come distrazioni sataniche.
Una donna sola nell'organizzazione, senza guida di un marito sarà sempre più restia a mollare corda, perchè è per sua natura insicura. Il marito troverà difficoltà enormi ad esercitare il suo ruolo di guida perchè nn è più ritenuto affidabile come prima.

In un perido di burrasca particolarmente nera, e dopo una settimana di adunanze intensa, (ci fu anche la commemorazione), mio padre dopo un litigio memorabile, disse a mia mamma...(credimi: INGINOCCHIATA davati a lui, che lo implorava di calmarsi) .... abbracciandola...basta, calmiamoci, domenica usciamo tutti insieme, andiamo al lago.....risposta, da abbracciati....domenica c'è l'assemblea.
Mio padre arrivò al punto di dire.....chiedi agli anziani se puoi fare questa cosa....

Io parlo solo di ciò che ho visto, come te. Ogni storia è diversa dall'altra.

baci
(emiro)
00lunedì 9 febbraio 2009 14:27


Una domanda ai tdg qui presenti :

Come mai si CONSIGLIA sempre di sposarsi nel Signore ?

forse per evitare problemi dopo il matrimonio ?

ma in questo modo non è in un certo senso ammettere che se non ci si sposa nel Signore si potranno avere comunque dei problemi ?

soprattutto nell'educazione da dare ai propri figli

Al cuore non si comanda - non si è liberi nemmeno di innamorarsi perchè forse è meglio incontrare la dolce metà in sala del regno

ma non sempre è così

paolonerossonero
00lunedì 9 febbraio 2009 14:33
UNA CANZONE DI GIORGIO GABER DICE...
Una canzone di Giorgio Gaber dice:
La libertà non è stare sopra un albero!
La libertaà, non è il volo di un moscone!
La libertà non è uno spazio libero!
La libertà è PARTECIPAZIONE!!!
Partecipare, quindi non è solo essere peresenti con il corpo, è anche e principalmente esserlo con il cuore e la mente, liberi di dialogare fare domande crescere nella conoscienza, mai imposta, ma benignamente condivisa da un pensiero libero che può e deve far crescere le menti e i cuori ad una condivisione che arricchisce non solo che la riceve ma anche chi la dà! Il contrario, è OSCURANTISMO, TIRANNIA TERRORE PSICOLOGICO!! Medidate gente meditate! [SM=x570872]
Lukkis
00lunedì 9 febbraio 2009 16:02
........... [SM=x570888] ........



....e permettetemi di dire una cosa....mi riferisco sempre ovviamente alle mie esperienze:

quando uno è tdg e l'altro no, e in casa si creano situazioni burrascose, il marito non parla più alla moglie, lei piange di continuo, sono sempre nervosi e inavvicinabili, a volte lui è violento, la famiglia è allo sbando, nn ci sono più feste, ricorrenze e niente le sostituisce perchè in casa è peggio dell'afganistan, secondo me, a soffrire di più, per tanti motivi,...non è nè marito nè moglie...



...sono i poveri figli.
Kalos52
00lunedì 9 febbraio 2009 16:45
Re:
(emiro), 09/02/2009 14.27:



Una domanda ai tdg qui presenti :

Come mai si CONSIGLIA sempre di sposarsi nel Signore ?

forse per evitare problemi dopo il matrimonio ?

ma in questo modo non è in un certo senso ammettere che se non ci si sposa nel Signore si potranno avere comunque dei problemi ?

soprattutto nell'educazione da dare ai propri figli

Al cuore non si comanda - non si è liberi nemmeno di innamorarsi perchè forse è meglio incontrare la dolce metà in sala del regno

ma non sempre è così






Sposarsi solo nel Signore, equivale, ovviamente sotto il profilo spirituale, al saggio "mogli e buoi...."


"Al cuore non si comanda", è vero, ma i problemi sorgono, per onestà è giusto dirlo, anche quando sono diverse le etnie, diverse le culture, diversi i ceti sociali ed unirsi in matrimonio in tali contesti provoca comunque qualche tipo di tensione.

Questo però vale per le nuove coppie, ancora da formarsi. Quindi in fase di fidanzamento la scelta è consapevole e ponderata da entrambe le parti.


Diversa è la situazione quando una famiglia consolidata, con tutti gli equilibri sincronizzati, un dialogo eccellente, una fusione d'intenti straordinaria, poi, all'improvviso, suona il campanello, ed alla porta di casa una voce esclama : " Buon giorno Le portiamo una buona notizia!!!.....!!!

Ho visto nella mia vita cattolici cambiare fede ed accettare una religione evangelica, a volte è accaduto l'opposto ma in tutti questi casi, la vita familiare non è cambiata di molto.

Ma quando, nel corso della vita di coppia, solo uno dei due cambia divenendo TG, le pressioni sul coniuge incredulo sono enormi.

Nella stragrande maggioranza dei casi, i compromessi sono a carico dell'incredulo, il quale, o fa buon viso a cattiva sorte, ingoiando bocconi amari, oppure il rischio di una frattura coniugale è dietro l'angolo perchè difficilmente il coniuge credente sarà disposto a trattare le proprie condizioni religiose.

Ovviamente, in qualche raro caso, il coniuge credente non permetterà alla nuova religione di annacquarle il sangue e l'amore per la famiglia potrà avere il sopravvento.



[SM=x570897]

deep-blue-sea
00lunedì 9 febbraio 2009 17:12

[SM=x570923] Kalos

[SM=x570923] Lukkis.

Il punto é che si richiede al Testimone di osservare strettamente regole stabilite nel seno dell'org, non solo quando si può o se ne ha voglia ma SEMPRE.
Ricordo chiaramente riviste che dicevano che "il vero cristiano lo é 24 ore su 24" dunque non vi era lasciato alcun spazio ad interpretazioni private. Prendersi un breve congedo in una domenica assolata assieme alla famiglia costava domande curiose dai fratelli e sorelle più in confidenza, tipo: "non ti abbiam visto domenica..."
o una domanda da un anziano che seriamente chiedeva:"domenica non ti abbiam visto hai qualche problema? "

Dunque una certa libertà la si ha, ma a caro prezzo in quanto bisogna spiegare le ragioni...alla propria coscienza (resa sensibilissima dalle direttive dell'org) e ai signori in sala!

Per le vacanze, le riviste dicevano "il vero cristiano non va in vacanze spirituali...." ecco, incastrato di nuovo, anche in vacanze dovevi seguire il ritmo stabilito dall'org...se eri ubbidiente.

Mantenere l'equilibrio in una famiglia divisa religiosamente deve perciò essere più difficile che camminare sulla corda per un funanmbolo!!!!!!

Ora che non sono più TG, comprendo pienamente tutte le ragioni di Daniela. [SM=g1537159]
Luteranamanier
00lunedì 9 febbraio 2009 18:03
Re:
Lukkis, 09/02/2009 14.02:




Cra veronica, hai ragione.
So cosa vuoi dire e come ho detto nel mio post precedente, io mi trovo d'accordo con te.

I miei genitori sono sposati da 43 anni e a parte certi litigi da vecchietti, sono una coppia splendida.
Mio padre ha imparato a rispettare le idee di lei, e lei ha imparato ad essere più equilibrata.Ma ce nè voluto di tempo e di burrasche. Il matrimonio ha resistito per miracolo.

Quello che io ho detto e che ripeto è che non è vero che a soffrire è il coniuge TdG....soffrono entrambi.
Se non di più l'incredulo, perlomeno allo stesso modo.

Dici bene che un cambiamento in una famiglia crea sofferenze e maretta, e che mettere i bastoni tra le ruote nn è la soluzione, ma è probabilmente l'unica arma che il coniuge "vittima" dei cambiamenti ritiene di avere per riprendersi sua moglie.

Parlarsi e trovare soluzioni è la cosa migliore....ma nn è così facile.

Poi dici che il cambiamento sarebbe potuto essere di ben altra natura...un partito, un movimento.....volontariato, impegni nel sociale, aggiungo io.
Può essere, ma nn è di quello che parliamo. Casomai si può aprire un'altra discussione. Qui l'argomento è: quando un coniuge diventa TdG.

Comunque visto che proponi il paragone, ti dico che secondo me nn calza per niente.

Moltissime persone ritengono i Testimoni di Geova un culto che esercita controllo mentale, alla stregua di sette distruttive.
Quindi il coniuge nn TdG, riterrà la propria moglie nelle mani di gente che si approfitta di lei e che punta ai suoi soldini e ad avere un soldatino in più da mandare a vendere libretti.

Inoltre ricorda che è buona regola per i TdG, essere e sentirsi SEMPRE tdG.
Quindi niente di strano se mentre il marito prende il sole in spiaggia, lei predica al vu cumprà, o mentre fanno benzina lei lascia le riviste al benzinaio.

Essere TdG entra con gli scarponi nella vita di una persona, ha un effetto devastante su tutte le tue precedenti abitudini.
Il fatto che tu sia stata una persona equilibrata e andavi un solo giorno all'assemblea ti rendeva nient'altro che una TdG "da aiutare". Un cattivo esempio, una pessima TdG.

Difficile che tu possa trovare un qualunque esempio di scelta di un marito o moglie a livello di impegno sociale che influirà così tanto sulla coppia quanto il diventare TdG.

Per finire ti dico che: un uomo ha per natura, in genere, più carattere, più sicurezza di una donna.
Diciamo che nella maggioranza delle famiglie il compito di guidare e di dare sicurezza alla famiglia è dato a lui.

Poniamo come esempio situazioni dove le cose stanno così ed un uomo ama la propria famiglia.

Primo esempio, lui diventa tdG e lei no.
Una volta capite le dottrine e precetti, continuerà a dirigere la propria famiglia e farà in modo che adunanze, servizio e famiglia possano coesistere.
Magari porterà fuori la moglie a cena o dedicherà alla famiglia un fine settimana ecc.
Tutto sentendo su di se il peso delle responsabilità familiari e quindi il bisogno di essere equilibrato.

Secondo esempio, lei diventa TdG, lui no.
Lei, capiti precetti e dottrine, vedrà nelle adunanze la cosa principale.
Guai ad abbandonare l'adunanza per svago. Gli inviti di lui (che guida la famiglia) sono visti quasi come distrazioni sataniche.
Una donna sola nell'organizzazione, senza guida di un marito sarà sempre più restia a mollare corda, perchè è per sua natura insicura. Il marito troverà difficoltà enormi ad esercitare il suo ruolo di guida perchè nn è più ritenuto affidabile come prima.

In un perido di burrasca particolarmente nera, e dopo una settimana di adunanze intensa, (ci fu anche la commemorazione), mio padre dopo un litigio memorabile, disse a mia mamma...(credimi: INGINOCCHIATA davati a lui, che lo implorava di calmarsi) .... abbracciandola...basta, calmiamoci, domenica usciamo tutti insieme, andiamo al lago.....risposta, da abbracciati....domenica c'è l'assemblea.
Mio padre arrivò al punto di dire.....chiedi agli anziani se puoi fare questa cosa....

Io parlo solo di ciò che ho visto, come te. Ogni storia è diversa dall'altra.

baci




Grazie di questo post caro lukkis che trovo molto equilibrato.
Grazie anche di questa tua testimonianaza che riguarda la vita famigliare dei tuoi genitori.
Ecco trovo molto importante la frase da me evidenziata, magari se avessero trovato un accordo subito il loro è stato un cammino lungo, ma molti o diciamo alcuni va... riescano anche prima con me e mio marito è stato cosi, perché lui si è presa la briga di conoscere da vicino i tdG e ha potuto cosi sfatare molti luoghi comuni sui tdG uno di cui è secondo me che sono dei sfascia famiglia.

C'era una frase che partcolarmente mi ha fatto rifletere e scattare pure dalla risata, ma sei proprio una sagoma lukkis!

"Inoltre ricorda che è buona regola per i TdG, essere e sentirsi SEMPRE tdG.
Quindi niente di strano se mentre il marito prende il sole in spiaggia, lei predica al vu cumprà, o mentre fanno benzina lei lascia le riviste al benzinaio."



[SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867]

E' vero questo è un aspetto che davvero solo capita al coniuge di un tdg e non di un neoconvertito evangelico o politico ecc.
Certo che ci vuole una pazienza... [SM=g1678738]
ma come già detto l'equilibirio deve essere da entrambi le parti.
E se i tuoi ci sono riusciti possono farcela anche altri.


[SM=g1543902]
Veronika



spirit62
00lunedì 9 febbraio 2009 18:51
Re:
Lukkis, 09.02.2009 16:02:

........... [SM=x570888] ........



....e permettetemi di dire una cosa....mi riferisco sempre ovviamente alle mie esperienze:

quando uno è tdg e l'altro no, e in casa si creano situazioni burrascose, il marito non parla più alla moglie, lei piange di continuo, sono sempre nervosi e inavvicinabili, a volte lui è violento, la famiglia è allo sbando, nn ci sono più feste, ricorrenze e niente le sostituisce perchè in casa è peggio dell'afganistan, secondo me, a soffrire di più, per tanti motivi,...non è nè marito nè moglie...



...sono i poveri figli.



[SM=x570923] ,
purtroppo dopo e tardi mi sono accorto del danno che ho procurato ai miei figli,spero di recuperare il tempo perduto(Io ero tdg ,mia moglie no)


Daniela47
00mercoledì 11 febbraio 2009 12:13
Dice Spirit.



purtroppo dopo e tardi mi sono accorto del danno che ho procurato ai miei figli,spero di recuperare il tempo perduto(Io ero tdg ,mia moglie no)

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Mi si stringe il cuore con questa riflessione.

Si purtroppo i figli innocenti, incerti, sballottati da una parte all’’altra.

Con un cambiamento di vita totale, di abitudini, di dialoghi, di rinunce inconcepibili,
e non sapere più a chi fare riferimento.

La visione che si prospetta in casa, dopo che un genitore diventa TDG è tetra, senza più momenti di gioia di condivisione, ogni occasione che prima si era portata a riconoscere per attingere contentezza diventa solo un incubo.

Come le festività, i compleanni, carnevale, neppure più i dolcetti tradizionali perché tutto è da evitare per non creare ancor più dissidio e litigi.

Anche se ALCUNI ritengono queste rinunce senza importanza, ma per qualcuno che aveva già in se idee che le festività o le ricorrenze sono inutili, ma per chi li ha sempre riconosciuti con la giusta aspettativa, pregustando la gioia dei figli e di certi giorni dell'anno diversi, da condividere con tutto il mondo, non sono cose da poco, Se poi le metti tutte insieme, con tutto il resto delle diversità che portano solo acqua al mulino di una società commerciale, allora SI che pesano, soprattutto ai ragazzini.

Senza contare le questioni di maggior importanza quando la figura paterna diventa talmente rara e stravolta da tutti i concetti diversi e assurdi.

SI PIU’ DI TUTTI SONO LORO A PAGARE ED E’ DIFFICILE RECUPERARE ANCHE SE NON IMPOSSIBILE.


Kalos52
00mercoledì 11 febbraio 2009 20:41
Re:
Daniela47, 11/02/2009 12.13:

Dice Spirit.



purtroppo dopo e tardi mi sono accorto del danno che ho procurato ai miei figli,spero di recuperare il tempo perduto(Io ero tdg ,mia moglie no)

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Mi si stringe il cuore con questa riflessione.

Si purtroppo i figli innocenti, incerti, sballottati da una parte all’’altra.

Con un cambiamento di vita totale, di abitudini, di dialoghi, di rinunce inconcepibili,
e non sapere più a chi fare riferimento.

La visione che si prospetta in casa, dopo che un genitore diventa TDG è tetra, senza più momenti di gioia di condivisione, ogni occasione che prima si era portata a riconoscere per attingere contentezza diventa solo un incubo.

Come le festività, i compleanni, carnevale, neppure più i dolcetti tradizionali perché tutto è da evitare per non creare ancor più dissidio e litigi.

Anche se ALCUNI ritengono queste rinunce senza importanza, ma per qualcuno che aveva già in se idee che le festività o le ricorrenze sono inutili, ma per chi li ha sempre riconosciuti con la giusta aspettativa, pregustando la gioia dei figli e di certi giorni dell'anno diversi, da condividere con tutto il mondo, non sono cose da poco, Se poi le metti tutte insieme, con tutto il resto delle diversità che portano solo acqua al mulino di una società commerciale, allora SI che pesano, soprattutto ai ragazzini.

Senza contare le questioni di maggior importanza quando la figura paterna diventa talmente rara e stravolta da tutti i concetti diversi e assurdi.

SI PIU’ DI TUTTI SONO LORO A PAGARE ED E’ DIFFICILE RECUPERARE ANCHE SE NON IMPOSSIBILE.






Sono soprattutto i più deboli ed indifesi, i figli, che soffrono, sballottati dall'assenza di sicurezze ed equilibrii, quando, dall'oggi al domani, senza spiegazioni plausibili, il loro mondo fatto di risate, feste, allegrie, regali, viene stravolto da una ondata di irragionevole fanatismo.

Allora un dolcetto, che prima si gustava insieme ai compagni di scuola, si traforma in un pericoloso elemento di contaminazione e corruzione e, i bimbi, sempre più confusi, si trovano a dover affrontare gli scherni dei compagni, che come macigni schiacciano i loro cuoricini teneri ed incolpevoli.

Chi ha detto che tali rinuncie sono insignificanti?

Ogni rinuncia oggetto di costrizione coatta e quindi non volontaria costituisce una forma di violenza.

L'essere umano adulto nei secoli ha lottato e donato la vita in nome della libertà.


L'infanzia rubata include anche la pratica di microviolenze ed il privare i figli di tali legittimi momenti di gioia equivale al privarli dei naturali diritti di ogni bambino, inclusa la libertà.


[SM=g1538178] [SM=g1697622]


Vecchia Marziana
00giovedì 12 febbraio 2009 08:55
Re: Re:
Kalos52, 11/02/2009 20.41:




Sono soprattutto i più deboli ed indifesi, i figli, che soffrono, sballottati dall'assenza di sicurezze ed equilibrii, quando, dall'oggi al domani, senza spiegazioni plausibili, il loro mondo fatto di risate, feste, allegrie, regali, viene stravolto da una ondata di irragionevole fanatismo.

Allora un dolcetto, che prima si gustava insieme ai compagni di scuola, si traforma in un pericoloso elemento di contaminazione e corruzione e, i bimbi, sempre più confusi, si trovano a dover affrontare gli scherni dei compagni, che come macigni schiacciano i loro cuoricini teneri ed incolpevoli.

Chi ha detto che tali rinuncie sono insignificanti?

Ogni rinuncia oggetto di costrizione coatta e quindi non volontaria costituisce una forma di violenza.

L'essere umano adulto nei secoli ha lottato e donato la vita in nome della libertà.


L'infanzia rubata include anche la pratica di microviolenze ed il privare i figli di tali legittimi momenti di gioia equivale al privarli dei naturali diritti di ogni bambino, inclusa la libertà.


[SM=g1538178] [SM=g1697622]





Hai fatto un'analisi così vera da essere spietata, come appunto in molti casi, è la verità.
Vorrei che, almeno per amore dei figli i Testimoni più intransigenti si ravvedessero.
Ma temo che sia un'utopia.
Gabriella Prosperi
Kalos52
00giovedì 12 febbraio 2009 12:05
Re: Re: Re:
Vecchia Marziana, 12/02/2009 8.55:



Hai fatto un'analisi così vera da essere spietata, come appunto in molti casi, è la verità.
Vorrei che, almeno per amore dei figli i Testimoni più intransigenti si ravvedessero.
Ma temo che sia un'utopia.
Gabriella Prosperi




L'aspetto peggiore del fanatismo è che colui che ne è vittima, ritiene d'essere l'unico nel giusto.

Il paradosso quindi sta nel fatto che i TG ritengono di poter e dover far soffrire i figli per amore!

Essendo convinti che questa sia l'unica cosa giusta da fare non saranno mai disposti ad un ripensamento.

A meno che, uscendo dal coma farmacologico provocato dalle pubblicazioni WTS, tornino in sè, ma ciò vuol dire che è in atto un processo di liberazione dalle catene della schiavitù religiosa.

Gli schiavi neri che nel 1800 raccogliendo il cotone sognavano e cantavano uguaglianza e libertà.

Due secoli dopo, ecco che il sogno diventa realtà, un grande nero, Barack Obama, riscattando un intero popolo, calpesta oggi la supercie della Casa Bianca.!


Non credo ci sia nulla di utopistico a questo mondo, solo dei sogni che prima o poi si realizzeranno.


L'importante è non fermarsi mai e non perdere la fiducia nel prossimo ma, soprattutto in noi stessi, consapevoli e convinti delle nostre potenzialità.


Un abbraccio affettuoso a tutti i foristi!




[SM=g1537145]
Daniela47
00giovedì 12 febbraio 2009 23:20
La convinzione di non essere soli nella difesa delle nostre famiglie

Dice Kalos:


L'importante è non fermarsi mai e non perdere la fiducia nel prossimo ma, soprattutto in noi stessi, consapevoli e convinti delle nostre potenzialità.

---------------------------------------------------------------------

Credo che ognuno di noi debba farsi carico del tuo messaggio.

Dobbiamo essere consapevoli e convinti che il nostro non è un contributo da poco.

Lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri figli, e con maggior spinta a tutta quanta la società, per evitare tante inutili sofferenze.


Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:41.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com