(Mario70) ha scritto:
... Per quanto riguarda GV 8:58 sono convinto (e non solo io ma decine di traduttori) che eimi indichi esistenza, ossia egli esisteva prima che Abramo nascesse, questo secondo me era sufficiente per creare scandalo ai farisei che lo stavano ascoltando, in quanto si definiva piu vecchio del loro capostipite. Il resto sono ilazioni.
Anche la tua mi sembra un'illazione ("...secondo me...").
Invece, leggendo il contesto,
a me sembra che i Giudei lo volessero lapidare per
bestemmia e non perché avesse detto di essere semplicemente
esistito al tempo di Abramo. Una simile affermazione poteva essere proferita da un folle, ma i folli non venivano lapidati; i Giudei al tempo di Cristo lapidavano solo per motivi molto gravi, come la bestemmia.
Perché mai avrebbero voluto uccidere Cristo se Questi si fosse limitato a parlare della sua età? Al massimo lo avrebbero ritenuto un pazzo o un indemoniato (cfr. 8:48), ma non Lo avrebbero certo lapidato per questo.
Per quanto riguarda il modo in cui la WTS cerca di spiegare questo passo, ecco cosa si legge nel libro "Ragioniamo" (p. 26):
«Ancora una volta il contesto mostra che questo è il giusto modo d’intendere il versetto. Questa volta i giudei volevano lapidare Gesù perché aveva detto di ‘aver visto Abraamo’, benché, come dissero, non avesse ancora 50 anni (Giovanni capitolo 8 versetto 57). La reazione spontanea di Gesù fu quella di dire loro la verità sulla sua età. Perciò rispose: "Io ero in vita prima che Abraamo nascesse!"».
Come dicevo, a me non sembra che il contesto di Giov. 8 mostri che i giudei volessero lapidare Gesù perché aveva semplicemente detto di aver
visto Abraamo. Nel v. 56 Gesù dice: «Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò».
I giudei non si adirarono per questa risposta, ma gli dissero: "Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?". Chiesero quindi come fosse possibile che egli avesse visto Abramo, vissuto secoli prima. Quando poi Gesù aggiunge: «In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono», solo a quel punto i giudei lo vogliono lapidare: «
Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio».
La stessa reazione che hanno in altre situazioni in cui, secondo loro, Gesù aveva
bestemmiato,
attribuendosi caratteristiche divine: «I Giudei portarono di nuovo delle pietre per lapidarlo. Gesù rispose loro: "Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare?". Gli risposero i Giudei: "Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio"» (Giov. 10:31-33).
«Ma Gesù rispose loro: "Il Padre mio opera sempre e anch'io opero". Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio» (Giov. 5:17,18).
Saluti
Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 27/10/2005 18.35]