Re: Re: Re: Re: Re:
>>Okkio
?
>>>>> caro Andrea che io non sto usando nulla a sproposito. Ho solo chiesto (e riportato integralmente) se Chaneph può avere come significato "condurre ad apostasia" e se hai letto bene ho anche detto che lui non è affato daccordo a tradurre nel caso in questione Apostata. Ma a me interessava smentire il fatto che Chaneph non può mai avere il significato di condurre ad apostasia.
>>>>>
A me invece questo non interessa niente. A me interessa far notare che l'aggettivo è tradotto erroneamente con apostata in tutte le occorrenze della TNM. Che cosa il verbo possa voler dire in Daniele non mi interessa e non mi è mai interessato. Anche perché il 25 settembre, prima che tu scrivessi al professore statunitense, io ti avevo detto quali erano le traduzioni possibili di quel passo, che riporto paro paro: "Con lusinghe corromperà (inquinerà, travierà, pervertirà, sedurrà) coloro che agiranno ingiustamente contro il patto (tradiranno il patto, ***apostateranno dal patto***, calpesteranno il patto, abbandoneranno il patto, rinnegheranno il patto)".
Quindi non mi stupisce per nulla che qualcuno possa tradurre quel verbo in quel posto in quel modo. Semplicemente perché il contesto lo richiede. Il che non c'entra nulla con l'uso del aggettivo in senso assoluto. E scrissi: " l'aggettivo occorre 13 volte nell'antico testamento con il senso di profano o irreligioso" (e quindi non di apostata), e che per quanto riguarda il verbo tratto dalla medesima radice " potrebbe essere possibile e tradurlo "condurre all'apostasia" dal momento che può significare "inquinare" o "rendere qualcuno profano", insomma "rendere profana una persona spingendola nell'apostasia" .
Di conseguenza, quello che ha scritto il professore non è per nulla diverso da quello che ti stavo dicendo io. E il 30 settembre scrissi: "il verbo significa pervertire, e può trattarsi di perversione di vario genere, ANCHE e FORSE di perversione religiosa che può portare all'apostasia. Ma questo è uno dei vari significati che il verbo può assumere in un determinato contesto, che deve risultare chiaramente"
Se tu poi vuoi cambiar argomento, cioè invece di parlare di come tradurre l'aggettivo vuoi metterti a discutere di una traduzione possibile del verbo in Daniele....... io ti lascio fare da solo.
>>>Sei grande Andrea,
Non sono grande, sono solo abituato a lavorare con queste cose
>>>> non ti fidi, mi chiedi info sul professore e te li do, mi obblighi a riportarti integralmente l'email xchè pensi che possa manomettere la risposta e una volta postata mi dici che era posta malamente .....
>>>>
vedo che continui a interpretare male le mie richieste, che sono solamente richieste conseguenti a tue omissioni.
Ho voluto sapere il nome della persona proprio perché ritengo necessario conoscere i suoi titoli e poterlo contattare per chiedere chiarimenti.
Ti ho chiesto di riportare integralmente la lettera, e infatti la cosa è stata molto utile, perché ho visto che nella lettera tu sei andato a fare una domanda sul verbo in Daniele invece di fare la domanda sull'argomento che noi stiamo trattando, cioè il modo di tradurre l'aggettivo in senso assoluto. Quindi la domanda è posta malamente, certo. Che tu non lo faccia apposta non significa che le cose stiano diversamente. D'altra parte se sono io a sbagliarmi non c'è nessun problema, rispondendo alla mia lettera di chiarimenti il tuo professore dovrebbe dare ragione a te. È per questo che voglio scrivergli e aspetto la sua email da te. Oppure è un monologo.
>>>>> non credi che cerchi di arrampicarti senza voler ammetter che Chaneph può assumere tale significato e questo da testimonianze di 1 dizionario 1 professore universitario non italiano, da un prof. già docente di Sacra Scrittura alla Pontificia Università Gregoriana di Roma; docente di Storia dell’ebraismo presso l’Università Federico II di Napoli.
>>>
No, ma credo che o non ci arrivi proprio o tu stai cercando di scappare in tutti i modi dal problema. Nessuna delle fonti da te citate dicono che l'aggettivo va tradotto con apostata. Nessun dizionario lo fa. Entrambi i professori (e il dizionario) non fanno solamente altro che dire che in Daniele, nel contesto di infrazione di una alleanza, si può usare la parola italiana "apostatare" con un verbo di radice simile, cosa che io dicevo già prima che essi comparissero sulla scena. Nessuno di costoro ha mai detto che la TNM è corretta nel tradurre apostata in quei 13 passi, sui quali ti sei guardato bene dal porre domande. Allora le voglio porre io, e per questo attendo di essere messo in condizione di farlo.
>>>Mi spiace Andrea vedere che ogni qualvolta qualcosa non è come dici tu non c'entra niente.
>>>>>
ricordo che l'ultima volta che ti dissi questa frase, la dicevo a ragione, e alla fine mi scrivesti "Grazie per la pazienza mostrata" nello spiegarti dove sbagliavi.