Sabato pomeriggio, erano circa le 15 e 30, mi son recato alle urne per esercitare il mio diritto di voto in quanto cittadino italiano, prima, ed europeo, poi. Tuttavia, mi son limitato a ritirare la scheda riguardante l'elezione del consiglio comunale del paese in cui sono residente, ma non quella per il Parlamento europeo.
E' la prima volta che non esprimo il mio voto. Meglio, in passato m'è capitato in una circostanza di non apporre nessuna preferenza (scheda bianca), ma mai di non ritirare la scheda elettorale. La mia è stata una scelta politica, la decisione di non legittimare, attraverso il mio voto, un Governo nel quale non mi riconosco. Non mi sento europeo, a onta del mio passaporto che invece certifica l'appartenenza a questa comunità. Non è l'unione sociale che non gradisco, che significherebbe salutare scambio culturale, bensì l'unione politica in cui scorgo solo un interesse economico di pochi. L'Europa, così come ce l'hanno costruita, è mera unione di capitali e d'interessi finanziari.
Quand'ero ragazzino non vedevo l'ora di crescere e avere diociott'anni per poter votare; oggi, che ho la chioma con ampi sprazzi di grigio, vorrei essere apolide, per non avere quest'angosciante incombenza. E' esser preso per il c...o che m'irretisce, intendete?
Un saluto a tutti, TDG e non.