Non voglio aumentare i tuoi sensi di colpa, ma se era così represso e hai avvisato il padre...
E' ovvio che questo ragazzo stava crescendo in una famiglia piuttosto rigida.
La cosa che mi ha sempre colpito, anche nei tanti anni in cui ero profondamente convinto che i tdg fossero l'unico popolo approvato da Dio, è stato l'atteggiamento dei ragazzi, troppo spesso ai limiti (e a volte anche oltre)della normalità. In altre parole molti mi sembravano dei disadattati, infantili e esagerati nello svago e nelle relazioni sociali al di fuori dell'immagine giacca e cravatta delle adunanze e del servizio.
Per questo motivo, pur nel ferreo rispetto di quelli che credevo fossero i principi del cristianesimo, ho cercato di crescere i figli in maniera diversa abituandoli a pensare con la loro testa e permettendo loro una vita sociale più ampia che includesse anche le famigerate attività extrascolastiche comprese le temutissime gite. Ho sempre pensato che non avesse senso crescerli dentro una campana di vetro se comunque prima o poi avrebbero dovuto confrontarsi con il mondo del lavoro, e che quella della competizione vista quasi come un peccato fosse una favola per ignoranti, visto che la stessa vita lavorativa è fondata sulla competizione, giusta o sbagliata che sia.
Non a caso i miei figli, pensando con la loro testa, sono arrivati alla conclusione che il mondo dei tdg non faceva per loro molto prima di me. :-)
[Modificato da d.gilmour 29/04/2009 22:21]