ilnonnosa, 24/04/2009 19.33:
Oltre alla lettera che si legge sul blog di Beppe Grillo, i testimoni di Geova fanno circolare anche questo documento:
Sentiamo in continuazione i mezzi d’informazione parlare del terremoto in Abruzzo, e ci vengono fatti conoscere particolari spesso inutili. Mentre ascoltiamo queste notizie non possiamo fare a meno di chiederci: come stanno i nostri fratelli? Qui sotto trovate un rapporto sulla loro situazione.
I FRATELLI
La prima cosa da dire è che nessuno dei nostri fratelli rientra fra le vittime del terremoto, né tra i feriti. Tutti stanno fisicamente bene. Questa è la cosa principale. Molti di loro comunque hanno perso la casa, nella maggior parte dei casi perché inagibile, in almeno quattro casi perché completamente distrutta. Subito dopo il terremoto i fratelli hanno incominciato immediatamente i soccorsi, e si è cominciato ad organizzare un accampamento per poter ospitare tutti insieme. Nel giro di poche ore sono state messe a disposizione dei fratelli di altre parti d’Italia oltre settanta fra roulotte e camper. L’area assegnata per l’accampamento dei fratelli è il parcheggio del cimitero cittadino in viale Antonio Panella. Organizzare un accampamento come questo richiede molto più che semplicemente parcheggiare una grande quantità di camper. Occorre organizzare i servizi igienici, i magazzini per il cibo ed il vestiario, la cucina, effettuare la sorveglianza, collegare acqua, corrente elettrica, gas, ed occuparsi di una serie innumerevole di ulteriori necessità. Dalle liste dei volontari a disposizione del Comitato Regionale di Costruzione per l’Abruzzo e le Marche si sono reperiti subito i fratelli specializzati di cui si aveva bisogno. Grazie alla disponibilità di fratelli amorevoli, ed alla struttura organizzativa del popolo di Geova, quello dei testimoni di Geova è stato il primo accampamento ad essere fornito di tutti i servizi summenzionati, oltre ad un sistema per il riscaldamento dell’acqua, ed è di fatto tuttora il migliore accampamento della città. E’ stata anche costruita una recinzione protettiva onde evitare intrusioni. Sono organizzati dei turni di guardia, anche notturni. I fratelli del campo consumano pasti insieme e partecipano insieme all’adorazione mattutina. Dal terremoto è nata così una “piccola casa Betel”, gestita secondo le regole organizzative che conosciamo. Occorre specificare però che non è possibile portare aiuti direttamente all’accampamento, in quanto prima devono essere registrati in magazzino, che si trova nella Sala del Regno. All’accampamento viene di volta in volta portato ciò di cui si ha effettivo bisogno. Se si vuole partecipare con contribuzioni in natura è certamente buona regola contattare prima il comitato di soccorso.
I SOCCORSI
Tutto il materiale donato o messo a disposizione viene smistato nella Sala del Regno dell’Aquila. Il locale al piano terra, normalmente utilizzato per le adunanze in lingua straniera è ora adibito a magazzino. A disposizione dei fratelli ci sono sia gli aiuti del Fondo Soccorsi dei testimoni di Geova che gli aiuti messi a disposizione dalla Protezione Civile. La qualità di questi ultimi comunque non è affatto paragonabile a quella degli aiuti ricevuti dalla fratellanza; il vestiario proveniente dalla Protezione Civile ad esempio necessita assolutamente di un lavaggio prima di poter essere indossato, mentre il vestiario donato dai fratelli è pulito. Il materiale viene portato nella Sala del Regno di via Carabba, catalogato e portato al campo secondo i bisogni. Ogni informazione riguardo a ciò che è necessario al momento dovrebbe essere richiesta al comitato di soccorso. In ogni caso possiamo essere certi che Geova sta provvedendo ai bisogni fisici e spirituali.
LA SALA DEL REGNO
La Sala del Regno a L’Aquila è di una robusta struttura prefabbricata che è stata danneggiata solo lievemente dal sisma. La maggior parte dei danni riguarda la controsoffittatura della Sala al primo piano che ha ceduto. In ogni caso le tre congregazioni ed i due gruppi di lingua straniera dell’Aquila non stanno utilizzando la Sala del Regno per tenere le adunanze, ma si radunano in un tendone posto nel cortile della stessa Sala del Regno. Qui si è anche tenuta la Commemorazione.
Riassumendo, chi venisse a L’Aquila in questi giorni a visitare i fratelli non troverebbe un insieme di persone disperate e piangenti come quello dimostrato dai mezzi di informazione, ma una famiglia unita, grata a Geova del dono della vita e quanto mai impegnata nel servirlo e nelle cose spirituali. – Da un collaboratore.
Ciao. Ilnonnosa
Salve
rispondo riga per riga a questa lettera davvero sconcertante per me
lettera
La prima cosa da dire è che nessuno dei nostri fratelli rientra fra le vittime del terremoto, né tra i feriti. Tutti stanno fisicamente bene. Questa è la cosa principale.
Risposta
pensiamo per noi.
Lettera
dopo danni solo a loro continua
Subito dopo il terremoto i fratelli hanno incominciato immediatamente i soccorsi, e si è cominciato ad organizzare un accampamento per poter ospitare tutti insieme.
Risposta
solo loro e gli altri?
lettera
Nel giro di poche ore sono state messe a disposizione dei fratelli di altre parti d’Italia oltre settanta fra roulotte e camper.
Risposta
solo per loro e gli altri?
Lettera
continua spiegando problemi loggistici e poi :
Dalle liste dei volontari a disposizione del Comitato Regionale di Costruzione per l’Abruzzo e le Marche si sono reperiti subito i fratelli specializzati di cui si aveva bisogno. Grazie alla disponibilità di fratelli amorevoli, ed alla struttura organizzativa del popolo di Geova, quello dei testimoni di Geova è stato il primo accampamento ad essere fornito di tutti i servizi
Risposta
i volontari solo per voi?
tutto per voi?
amorevoli per voi?
un area solo per voi?
tutto per voi?
Lettera
dopo elenco problemi continua:
Grazie alla disponibilità di fratelli amorevoli, ed alla struttura organizzativa del popolo di Geova, quello dei testimoni di Geova è stato il primo accampamento ad essere fornito di tutti i servizi summenzionati, oltre ad un sistema per il riscaldamento dell’acqua, ed è di fatto tuttora il migliore accampamento della città. E’ stata anche costruita una recinzione protettiva onde evitare intrusioni. Risposta
insomma siete intoccabili.pure con rencizione protetta!
guai a spartire!
voi al caldo e gli altri? .....peggio per se!
Lettera
I fratelli del campo consumano pasti insieme
Risposta
magnate fra voi e gli altri?
Lettera
.......
Dal terremoto è nata così una “piccola casa Betel”, gestita secondo le regole organizzative che conosciamo.
Risposta
regole che conoscete solo voi.
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Lettera b
cioè lettera che segue
viene messo in risalto la scarsità del donare atrui ne la qualità
molto superiore dei tdg
lettera:
La qualità di questi ultimi comunque non è affatto paragonabile a quella degli aiuti ricevuti dalla fratellanza; il vestiario proveniente dalla Protezione Civile ad esempio necessita assolutamente di un lavaggio prima di poter essere indossato, mentre il vestiario donato dai fratelli è pulito
risposta:
la gente ha donato all'ultimo momento quelo che aveva e con tutto il cuore e non credo che era vestiario zozzo!
lettera
In ogni caso possiamo essere certi che Geova sta provvedendo ai bisogni fisici e spirituali.
Risposta.
non voglio commentare verso un dio così!TENETEVELO!
Ultima lettera sala del Regno
la lettera mette in risalto che loro no sono disperati
praticamente la loro religione anche in questi casi li esalta sopra la gente che piange e si dispera
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Renato
amministratore http://www.facebook.com/pages/coordinamento-fuoriusciti-testimoni-di-Geova/166705070934