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TERREMOTO DELL'ABRUZZO - COMUNICATO STAMPA DI UN COLLABORATORE DEI TESTIMONI DI GEOVA

Ultimo Aggiornamento: 25/04/2009 19:03
24/04/2009 19:33
 
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Oltre alla lettera che si legge sul blog di Beppe Grillo, i testimoni di Geova fanno circolare anche questo documento:

Sentiamo in continuazione i mezzi d’informazione parlare del terremoto in Abruzzo, e ci vengono fatti conoscere particolari spesso inutili. Mentre ascoltiamo queste notizie non possiamo fare a meno di chiederci: come stanno i nostri fratelli? Qui sotto trovate un rapporto sulla loro situazione.

I FRATELLI

La prima cosa da dire è che nessuno dei nostri fratelli rientra fra le vittime del terremoto, né tra i feriti. Tutti stanno fisicamente bene. Questa è la cosa principale. Molti di loro comunque hanno perso la casa, nella maggior parte dei casi perché inagibile, in almeno quattro casi perché completamente distrutta. Subito dopo il terremoto i fratelli hanno incominciato immediatamente i soccorsi, e si è cominciato ad organizzare un accampamento per poter ospitare tutti insieme. Nel giro di poche ore sono state messe a disposizione dei fratelli di altre parti d’Italia oltre settanta fra roulotte e camper. L’area assegnata per l’accampamento dei fratelli è il parcheggio del cimitero cittadino in viale Antonio Panella. Organizzare un accampamento come questo richiede molto più che semplicemente parcheggiare una grande quantità di camper. Occorre organizzare i servizi igienici, i magazzini per il cibo ed il vestiario, la cucina, effettuare la sorveglianza, collegare acqua, corrente elettrica, gas, ed occuparsi di una serie innumerevole di ulteriori necessità. Dalle liste dei volontari a disposizione del Comitato Regionale di Costruzione per l’Abruzzo e le Marche si sono reperiti subito i fratelli specializzati di cui si aveva bisogno. Grazie alla disponibilità di fratelli amorevoli, ed alla struttura organizzativa del popolo di Geova, quello dei testimoni di Geova è stato il primo accampamento ad essere fornito di tutti i servizi summenzionati, oltre ad un sistema per il riscaldamento dell’acqua, ed è di fatto tuttora il migliore accampamento della città. E’ stata anche costruita una recinzione protettiva onde evitare intrusioni. Sono organizzati dei turni di guardia, anche notturni. I fratelli del campo consumano pasti insieme e partecipano insieme all’adorazione mattutina. Dal terremoto è nata così una “piccola casa Betel”, gestita secondo le regole organizzative che conosciamo. Occorre specificare però che non è possibile portare aiuti direttamente all’accampamento, in quanto prima devono essere registrati in magazzino, che si trova nella Sala del Regno. All’accampamento viene di volta in volta portato ciò di cui si ha effettivo bisogno. Se si vuole partecipare con contribuzioni in natura è certamente buona regola contattare prima il comitato di soccorso.

I SOCCORSI

Tutto il materiale donato o messo a disposizione viene smistato nella Sala del Regno dell’Aquila. Il locale al piano terra, normalmente utilizzato per le adunanze in lingua straniera è ora adibito a magazzino. A disposizione dei fratelli ci sono sia gli aiuti del Fondo Soccorsi dei testimoni di Geova che gli aiuti messi a disposizione dalla Protezione Civile. La qualità di questi ultimi comunque non è affatto paragonabile a quella degli aiuti ricevuti dalla fratellanza; il vestiario proveniente dalla Protezione Civile ad esempio necessita assolutamente di un lavaggio prima di poter essere indossato, mentre il vestiario donato dai fratelli è pulito. Il materiale viene portato nella Sala del Regno di via Carabba, catalogato e portato al campo secondo i bisogni. Ogni informazione riguardo a ciò che è necessario al momento dovrebbe essere richiesta al comitato di soccorso. In ogni caso possiamo essere certi che Geova sta provvedendo ai bisogni fisici e spirituali.


LA SALA DEL REGNO

La Sala del Regno a L’Aquila è di una robusta struttura prefabbricata che è stata danneggiata solo lievemente dal sisma. La maggior parte dei danni riguarda la controsoffittatura della Sala al primo piano che ha ceduto. In ogni caso le tre congregazioni ed i due gruppi di lingua straniera dell’Aquila non stanno utilizzando la Sala del Regno per tenere le adunanze, ma si radunano in un tendone posto nel cortile della stessa Sala del Regno. Qui si è anche tenuta la Commemorazione.
Riassumendo, chi venisse a L’Aquila in questi giorni a visitare i fratelli non troverebbe un insieme di persone disperate e piangenti come quello dimostrato dai mezzi di informazione, ma una famiglia unita, grata a Geova del dono della vita e quanto mai impegnata nel servirlo e nelle cose spirituali. – Da un collaboratore.


Ciao. Ilnonnosa
24/04/2009 19:49
 
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A disposizione dei fratelli ci sono sia gli aiuti del Fondo Soccorsi dei testimoni di Geova che gli aiuti messi a disposizione dalla Protezione Civile.

***

Perchè la protezione civile aiuta tutti indipendentemente dal credo religioso...

La qualità di questi ultimi comunque non è affatto paragonabile a quella degli aiuti ricevuti dalla fratellanza; il vestiario proveniente dalla Protezione Civile ad esempio necessita assolutamente di un lavaggio prima di poter essere indossato, mentre il vestiario donato dai fratelli è pulito.

***

Visto che, a detta loro, sanno fare sempre e meglio degli altri perchè anzichè criticare non aiutano il prossimo!



Riassumendo, chi venisse a L’Aquila in questi giorni a visitare i fratelli non troverebbe un insieme di persone disperate e piangenti come quello dimostrato dai mezzi di informazione, ma una famiglia unita, grata a Geova del dono della vita e quanto mai impegnata nel servirlo e nelle cose spirituali. – Da un collaboratore.

***

[SM=g1537334]

Il disprezzo dei tdg per il prossimo
e la loro presunzione non ha limiti
[SM=g1543783] [SM=x570888]

Speranza




"Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me". (Kant)
24/04/2009 19:58
 
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onore all'efficienza!

certo mi domando cosa sarebbe successo se anzichè un movimento di minoranza, quella dei tdg fosse stata la religione di tutta la comunità abruzzese. Sarebbero stati altrettanto efficaci i soccorsi? avrebbero trovato migliaia di camper per tutte le famiglie?

e degli ex cosa sarebbe successo?

ma queste ovviamente sono domande inutili perchè quelle dei tdg è un movimento che funziona e può funzionare solo se rimane come è stato finora; un movimento di minoranza e chiuso in se stesso
24/04/2009 20:15
 
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Prosegue il lancio di fiori e petali...

NOI, NOI, NOI, sappiamo fare, abbiam fatto, ci siamo organizzati, siamo più a posto degli altri, la nostra sala non é crollata, gli abiti donati dai fratelli son puliti......


Dal terremoto è nata così una “piccola casa Betel”, gestita secondo le regole organizzative che conosciamo.



Ohibò, casa Betel? Hanno trovato un nuovo sito, un po più ristretto?

Mi piacerebbe sapere quanti giorni dopo il terremoto, hanno finalmente informato i fratelli con questa lettera.

Doni in liquidi? ....Ma siam matti? Come per tutti gli altri enti di beneficenza, anche i TG, si riempiono prima le tasche e poi faranno acquisti per i bisognosi..... non credevo fosse possibile, ma dopo aver letto al riguardo, ho dovuto ricredermi.

La solita arroganza! [SM=x570866]
........................
"Dubitare di tutto o credere a tutto sono due soluzioni altrettanto comode che, l'una come l'altra, ci dispensano dal riflettere"
Henri Poincaré




Claudia
24/04/2009 20:26
 
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scusa nonnino, ma chi te lha data?
è sicura? o gira solo tra pochi testimoni?perche ho in mente una cosa con questa lettera, [SM=g1558696]

[SM=x570865]
--------------------------------------------------
AVER PAURA DEL DIAVOLO E' UNO DEI MODI DI DUBITARE DI DIO ...
24/04/2009 20:29
 
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Cari Testimoni di Geova, so che ci state leggendo, voglio solo farvi notare, la prossima volta che sarete colpiti dalla vostra solita, cronica sindrome di paranoia, che sono motivi come QUESTI quelli che vi mettono in cattiva luce e che fanno parlar male di voi. In questo caso si può addirittura parlare di "sciacallaggio morale", di un comportamento che di CRISTIANO non ha neanche il più lontano sentore.

Io sono qui:



e non mi nascondo dietro l'anonimato, vi troverete il mio nome e cognome. Se avete qualcosa da ridire su questo mio post, in particolare, potete contattarmi ... non accetto scritti anonimi e vigliaccate dette o fatte coperti dall'anonimato. Io non mi nascondo e sono pronto a dirvi a viso aperto quello che penso di certi vostri comportamenti. Giustificatevi, se potete.

Agabo.
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"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand
24/04/2009 22:30
 
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Salve
notizie dal sito dei tdG

www.cristianitestimonidigeova.net/Portal/articolo.aspx?Artic...

noterete nelle foto che hanno pure il loro accampamento roulottes
tutto per loro di circa 200 persone
praticamente anche in questa occasione loro sono per conto propio e non stanno assieme a tutti i comuni mortali.
in primis gli aiuti mandati dalle congregazioni erano per loro.

se tutte le comunità religiose e non ,...facessero così??????

io sono volontario della Croce Rossa e gli aiuti li abbiamo portati a tutti,....testimoni di G e non,bianchi e neri e stranieri e non .. di ogni tipo e nessuna priorità o preferenze per simpaie o altro ,ma priorità a chi era più grave.
tra le vittime e i feriti c'erano anche volontari croce rossa e in particolar modo due ragazzine pioniere che sono morte
www.cri.it/code_new/index.php?website=630_cri_EmergenzaSismaAbruzzo&page=Documenti&id_ev...
saluti




amministratore http://www.facebook.com/pages/coordinamento-fuoriusciti-testimoni-di-Geova/166705070934
25/04/2009 09:16
 
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Aggiornamento sul terremoto in Abruzzo
Notizie Avventiste

La fase di emergenza è ancora in atto nei paesi duramente colpiti dal terremoto. Vigili del Fuoco e Protezione Civile controllano gli edifici per verificarne l’agibilità e permettere a chi ha ancora un tetto di poterlo rioccupare. La vita intanto continua nei campi anche grazie alla disponibilità dei tanti volontari.
Nel campo della stazione ferroviaria di L’Aquila, lavora anche un gruppo di volontari avventisti del Dipartimento giovani (Ga) nazionale della Chiesa e di Adra Italia (Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso) che si è integrato con i volontari di Legambiente. Il campo è formato da treni messi a disposizione dalle Ferrovie dello Stato per un totale di 700 posti letto. Più caldi e asciutti, i vagoni sono una buona alternativa alle tende, soprattutto nei giorni di pioggia e freddo. Tre pasti al giorno per 250 persone sono serviti nel vicino edificio della mensa del Dopolavoro Ferroviario che è stato risparmiato dalle scosse. Oltre alla cucina vi è la sala da pranzo dove i pasti sono serviti in due turni.
I 102 campi di accoglienza della Protezione Civile sono stati attrezzati per incontrare al meglio i bisogni degli sfollati. Infatti vi sono servizi di assistenza medica e psicologica, distribuzione di indumenti, biancheria, coperte ecc. Le associazioni stanno anche allestendo delle tende per l’animazione.
Adra Austria ha inviato 400 coperte e 80 materassi sottovuoto che saranno distribuiti nei campi, secondo le necessità.
“I bisogni qui sono veramente tanti, ma ciò che mi ha più colpito è la grande dignità degli abruzzesi. Questo è un momento veramente tragico nella loro vita. Hanno perso tutto, ma affrontano la realtà presente con molta dignità”, ha affermato Giovanni Benini, coordinatore delle sezioni di Reach Italia sul territorio nazionale e che in Abruzzo collabora con il Dipartimento Ga.
Tale dipartimento, che coordina i volontari della denominazione, ha pubblicato sul proprio sito, gioventu.chiesaavventista.it/emergenza-abruzzo, le indicazioni da seguire per chi desidera dedicare alcuni giorni di volontariato in Abruzzo.
Intanto continua la raccolta di fondi dell’Agenzia umanitaria avventista italiana (Adra). I versamenti possono essere effettuati tramite il conto corrente bancario, quello postale o tramite PayPal:
- c/c bancario: IBAN IT 95E 01030 03203 000000866909 / BIC Swift PASCITM 1 RM3,
- c/c postale: 160 80004, causale Terremoto Abruzzo
- PayPal su www.adraitalia.org

By Agabo.

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25/04/2009 09:20
 
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Re:
renato-c, 24/04/2009 22.30:



se tutte le comunità religiose e non ,...facessero così??????




Io spero che a nessuno venga mai in mente di dare una così rilevante dimostrazione di egoismo.
Gabriella
25/04/2009 11:52
 
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Re: Re:
Vecchia Marziana, 25/04/2009 9.20:



Io spero che a nessuno venga mai in mente di dare una così rilevante dimostrazione di egoismo.
Gabriella



grazie!
Certo ! nell'imminenza tutti si cerca di salvare la pelle ed è logico che ognuno aiuti chi stà sotto il propio tetto e il vicino.
ma poi, una volta salvata la pelle ,bisogna pensare a i più deboli,bambini,donne e vecchi e sopratutto chi ha subito un grave infortunio,chi è malato ,debole,depresso ,ecc...
come non mettere a diposizione i nostri beni verso i più sfortunati?
come posso io abitare in una roulotes e il malato,il debole, chi stà per morire,il neonato ecc..in una tenda,magari senza riscaldamento?
com posso io mangiare a sazietà e il debole che aspetti i soccorsi?
non siamo forse tutti figli di Dio?
Il post terremoto poi è altra cosa e ognuno nella ricostruzione del post emergenza farà come crede.
ma nel momento emergenza il mio mantello lo devo condividere...
e mio figlio deve imparare la lezione di amore verso tutti,anche lui deve condividere il pane ,il mantello,la casa,ecc...verso chi è stato più sfortunato e ringraziare immensamente che è vivo e capire che la vita è solo un soffio e che bisogna volerci bene senza distinzione e superiorità di gruppi,fazioni,razze,colori di pelle,colori politici e religioni.
passata poi l'emergenza ,poi....!poi ognuno ricostruirà la propia casa,chiesa,ecc..con gli aiuti delle loro comunità,parenti ecc..
Certo! ognuno è libero di fare ciò che crede e se il terremoto ha salvato il suo tetto o se tiene una roulottes tenersela,ma l'amore cristiano è altra cosa.
Renato





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25/04/2009 12:41
 
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Quello che più mi fa male, a parte l'egoismo con cui si rinnega l'amore verso il prossimo, è il pensare che si pensi a fare proselitismo anche in questo tipo di situazioni.
Non è tanto l'intempestività e l'ineguatezza del farlo che critico, quanto che si possa approfittare della debolezza e della disperazione di "quelli del mondo".
Spero che il buon senso abbia la meglio sia negli uni che negli altri.
Gabriella
25/04/2009 15:49
 
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Re:
ilnonnosa, 24/04/2009 19.33:

Oltre alla lettera che si legge sul blog di Beppe Grillo, i testimoni di Geova fanno circolare anche questo documento:

Sentiamo in continuazione i mezzi d’informazione parlare del terremoto in Abruzzo, e ci vengono fatti conoscere particolari spesso inutili. Mentre ascoltiamo queste notizie non possiamo fare a meno di chiederci: come stanno i nostri fratelli? Qui sotto trovate un rapporto sulla loro situazione.

I FRATELLI

La prima cosa da dire è che nessuno dei nostri fratelli rientra fra le vittime del terremoto, né tra i feriti. Tutti stanno fisicamente bene. Questa è la cosa principale. Molti di loro comunque hanno perso la casa, nella maggior parte dei casi perché inagibile, in almeno quattro casi perché completamente distrutta. Subito dopo il terremoto i fratelli hanno incominciato immediatamente i soccorsi, e si è cominciato ad organizzare un accampamento per poter ospitare tutti insieme. Nel giro di poche ore sono state messe a disposizione dei fratelli di altre parti d’Italia oltre settanta fra roulotte e camper. L’area assegnata per l’accampamento dei fratelli è il parcheggio del cimitero cittadino in viale Antonio Panella. Organizzare un accampamento come questo richiede molto più che semplicemente parcheggiare una grande quantità di camper. Occorre organizzare i servizi igienici, i magazzini per il cibo ed il vestiario, la cucina, effettuare la sorveglianza, collegare acqua, corrente elettrica, gas, ed occuparsi di una serie innumerevole di ulteriori necessità. Dalle liste dei volontari a disposizione del Comitato Regionale di Costruzione per l’Abruzzo e le Marche si sono reperiti subito i fratelli specializzati di cui si aveva bisogno. Grazie alla disponibilità di fratelli amorevoli, ed alla struttura organizzativa del popolo di Geova, quello dei testimoni di Geova è stato il primo accampamento ad essere fornito di tutti i servizi summenzionati, oltre ad un sistema per il riscaldamento dell’acqua, ed è di fatto tuttora il migliore accampamento della città. E’ stata anche costruita una recinzione protettiva onde evitare intrusioni. Sono organizzati dei turni di guardia, anche notturni. I fratelli del campo consumano pasti insieme e partecipano insieme all’adorazione mattutina. Dal terremoto è nata così una “piccola casa Betel”, gestita secondo le regole organizzative che conosciamo. Occorre specificare però che non è possibile portare aiuti direttamente all’accampamento, in quanto prima devono essere registrati in magazzino, che si trova nella Sala del Regno. All’accampamento viene di volta in volta portato ciò di cui si ha effettivo bisogno. Se si vuole partecipare con contribuzioni in natura è certamente buona regola contattare prima il comitato di soccorso.

I SOCCORSI

Tutto il materiale donato o messo a disposizione viene smistato nella Sala del Regno dell’Aquila. Il locale al piano terra, normalmente utilizzato per le adunanze in lingua straniera è ora adibito a magazzino. A disposizione dei fratelli ci sono sia gli aiuti del Fondo Soccorsi dei testimoni di Geova che gli aiuti messi a disposizione dalla Protezione Civile. La qualità di questi ultimi comunque non è affatto paragonabile a quella degli aiuti ricevuti dalla fratellanza; il vestiario proveniente dalla Protezione Civile ad esempio necessita assolutamente di un lavaggio prima di poter essere indossato, mentre il vestiario donato dai fratelli è pulito. Il materiale viene portato nella Sala del Regno di via Carabba, catalogato e portato al campo secondo i bisogni. Ogni informazione riguardo a ciò che è necessario al momento dovrebbe essere richiesta al comitato di soccorso. In ogni caso possiamo essere certi che Geova sta provvedendo ai bisogni fisici e spirituali.


LA SALA DEL REGNO

La Sala del Regno a L’Aquila è di una robusta struttura prefabbricata che è stata danneggiata solo lievemente dal sisma. La maggior parte dei danni riguarda la controsoffittatura della Sala al primo piano che ha ceduto. In ogni caso le tre congregazioni ed i due gruppi di lingua straniera dell’Aquila non stanno utilizzando la Sala del Regno per tenere le adunanze, ma si radunano in un tendone posto nel cortile della stessa Sala del Regno. Qui si è anche tenuta la Commemorazione.
Riassumendo, chi venisse a L’Aquila in questi giorni a visitare i fratelli non troverebbe un insieme di persone disperate e piangenti come quello dimostrato dai mezzi di informazione, ma una famiglia unita, grata a Geova del dono della vita e quanto mai impegnata nel servirlo e nelle cose spirituali. – Da un collaboratore.


Ciao. Ilnonnosa




Salve
rispondo riga per riga a questa lettera davvero sconcertante per me


lettera

La prima cosa da dire è che nessuno dei nostri fratelli rientra fra le vittime del terremoto, né tra i feriti. Tutti stanno fisicamente bene. Questa è la cosa principale.

Risposta
pensiamo per noi.

Lettera
dopo danni solo a loro continua
Subito dopo il terremoto i fratelli hanno incominciato immediatamente i soccorsi, e si è cominciato ad organizzare un accampamento per poter ospitare tutti insieme.

Risposta
solo loro e gli altri?

lettera
Nel giro di poche ore sono state messe a disposizione dei fratelli di altre parti d’Italia oltre settanta fra roulotte e camper.

Risposta
solo per loro e gli altri?

Lettera
continua spiegando problemi loggistici e poi :

Dalle liste dei volontari a disposizione del Comitato Regionale di Costruzione per l’Abruzzo e le Marche si sono reperiti subito i fratelli specializzati di cui si aveva bisogno. Grazie alla disponibilità di fratelli amorevoli, ed alla struttura organizzativa del popolo di Geova, quello dei testimoni di Geova è stato il primo accampamento ad essere fornito di tutti i servizi

Risposta
i volontari solo per voi?
tutto per voi?
amorevoli per voi?
un area solo per voi?
tutto per voi?

Lettera
dopo elenco problemi continua:

Grazie alla disponibilità di fratelli amorevoli, ed alla struttura organizzativa del popolo di Geova, quello dei testimoni di Geova è stato il primo accampamento ad essere fornito di tutti i servizi summenzionati, oltre ad un sistema per il riscaldamento dell’acqua, ed è di fatto tuttora il migliore accampamento della città. E’ stata anche costruita una recinzione protettiva onde evitare intrusioni. Risposta
insomma siete intoccabili.pure con rencizione protetta!
guai a spartire!
voi al caldo e gli altri? .....peggio per se!

Lettera
I fratelli del campo consumano pasti insieme
Risposta
magnate fra voi e gli altri?

Lettera
.......
Dal terremoto è nata così una “piccola casa Betel”, gestita secondo le regole organizzative che conosciamo.

Risposta
regole che conoscete solo voi.
////////////////////////////////////////////////////////////
Lettera b
cioè lettera che segue
viene messo in risalto la scarsità del donare atrui ne la qualità
molto superiore dei tdg

lettera:

La qualità di questi ultimi comunque non è affatto paragonabile a quella degli aiuti ricevuti dalla fratellanza; il vestiario proveniente dalla Protezione Civile ad esempio necessita assolutamente di un lavaggio prima di poter essere indossato, mentre il vestiario donato dai fratelli è pulito

risposta:
la gente ha donato all'ultimo momento quelo che aveva e con tutto il cuore e non credo che era vestiario zozzo!

lettera

In ogni caso possiamo essere certi che Geova sta provvedendo ai bisogni fisici e spirituali.

Risposta.
non voglio commentare verso un dio così!TENETEVELO!

Ultima lettera sala del Regno

la lettera mette in risalto che loro no sono disperati
praticamente la loro religione anche in questi casi li esalta sopra la gente che piange e si dispera

XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

Renato









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Notate cosa hanno il coraggio di scrivere!

Dal sito CRISTIANI TESTIMONI DI GEOVA.NET
La predicazione della Buona notizia
I testimoni di Geova colpiti dal terremoto e coloro che li stanno soccorrendo non perdono di vista la primaria responsabilità di un cristiano. Ubbidire al comando dato da Cristo e riportato nel Vangelo di Matteo, capitolo 28, versetti 19 e 20. Portare conforto con la promessa biblica del Regno di Geova Dio.
Le molte pubblicazioni che vengono donate alle persone, offrono la speranza biblica di tempi migliori. La gente è gentile e si conversa amichevolmente. E' davvero soddisfacente confortare coloro che stanno soffrendo e mostrare con la Parola di Dio la risposta a domande come:
o perché è accaduta una simile disgrazia
o perché nonostante le apparenze, Dio si interessa delle persone
o perché la Bibbia conforta i cuori e lenisce le sofferenze
o perché le sofferenze presto svaniranno
o dove sono tutti coloro che hanno perso la vita
o qual'è la speranza di coloro che si sono addormentati nella morte
Gesù Cristo disse ai suoi discepoli: "Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre eccellenti opere e diano gloria al Padre vostro che è nei cieli". (Matteo 5:16) I testimoni di Geova sono felici di glorificare Dio, non se stessi, compiendo 'opere eccellenti' per aiutare il prossimo sia in senso spirituale che in altri modi. ----------------------------------------
Quando si verificano queste calamità, i Testimoni di Geova si danno da fare per aiutare indistintamente tutte le persone nel bisogno non solo materialmente ma anche a livello emotivo e spirituale. Spesso tale sostegno è importantissimo. Coloro che hanno bisogno di conforto, si fanno domande degne di attenzione e di una risposta:
o Perché è accaduto?
o Se Dio esiste, perché ha permesso che avvenisse questa disgrazia?
o Come posso far fronte alla disperazione?
o Dove sono tutti coloro che hanno perso la vita?

Dopo i commenti di altri foristi io non ho parole dico solo una cosa
dovrebbero vergognarsi di ciamarsi cristiani
Otello44
(il grassetto e' mio)
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