santapazienzauno 03/09/2009 19.09
Un ateo come Augias, non può essere una persona superficiale. Un ateo come Augias, non si accontenta della religione formalistica e di apparenza. Uno così o in Dio ci crede con tutta l'anima oppure si rifugia nell'ateismo. Magari sarà in quella cattegoria delle persone che Gesù elenca quando si rivolge ai farisei dicendo che i pubblicani e le prostitute precederanno la gente religiosa nel ereditare i regno dei cieli. Quelli che sono un tempo stati lontani da Dio, che hanno visuto la vita secondo "la carne", quelli che la Bibbia chiama "del mondo". I più accaniti atei sono diventati dei credenti più zelanti....
Caris. SP1 guarda che con me sfondi una porta aperta, io leggendolo e sentendolo apprezzo moltissimo un ateo come Augias, e ti dirò che pure un cattolico come Mancuso non è per niente male.
Penso sia giusto dire che è pure successo il contrario, credenti zelanti sono pure diventati atei convinti.
Comunque ho deciso di omaggiarvi pure di un passo "Augiassiano", si può dire?
Lo faccio per quei pochi che ancora non staranno avidamente leggendo il libro
Fra le conseguenze immaginate da Spinoza è compresa l'impossibilità di chiedere a Dio di operare miracoli. Fare un miracolo vorrebbe dire, infatti, rendere evidente una mutazione della sua volontà, ovvero sospendere o ribaltare le leggi da lui stesso stabilite. Invocare miracoli diventa, in tal modo, un gesto contro la volontà divina. Il che mi rendo conto, è un principio un pò troppo duro per una religione paganeggiante come quella mediterranea, alla quale il cristianesimo ha dovuto adattarsi per sopravvivere.
Una conferma di questa inclinazione verso il paganesimo mediterraneo credo si possa trovare anche nella sterminata falange di Santi che sono stati proclamati nel corso dei secoli, sopratutto negli ultimi tempi il papa polacco, come sappiamo, ne ha fatti a centinaia.
Penso che queste parole possano essere motivo di riflessione o no?
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By Flabot