mackenzie_ 02/09/2009 18.15
Hai avuto modo di leggere il libro...? Del resto non è possibile sapere quali siano le prudenti pause di riflessione dei due autori... uno con ormai parecchi anni alle spalle e noto giornalista, l'altro professore e teologo di un certo spessore... insomma credo che questi il tempo per le opportune riflessioni in materia dei temi espressi nel testo, se lo siano presi...
Non capisco perchè avanzare delle ipotesi in negativo a priori...
Io lo trovo molto interessante... e spesso mi pongo ideologicamente a metà tra le vedute degli autori... certo forse non piacerà a chi vorrebbe in Mancuso uno strenuo difensore della Chiesa (x tutto ciò che concerne), sempre e comunque...
Mac
Per integrare il pensiero di Rietto volevo riportare un altro passaggio del libro sempre di Mancuso, evito Augias solo perchè essendo ateo magari non gode di credibilità e gradimento tra i forumisti, e sempre su "Gesù il Cristo", come consiglia Mancuso di chiamarlo.
A rigore forse non si dovrebbe mai dire "Gesù Cristo", ma sempre e solo "Gesù il Cristo"........ Dicendo "Gesù Cristo" siamo, infatti, al cospetto di molteplici significati accumolatisi lungo la storia e che formano una sorta di sito archeologico concettuale con diversi livelli, un pò come l'antica città di Troia con i suoi nove strati. Gli strati della costruzione concettuale denominata "Gesù Cristo" che io sono riuscito a individuare sono i seguenti
- rabbi Yehoshua ben Yosef il Gesù storico, il Gesù ebreo
-il Gesù di Betlemme-Nazaret dei quattro vangeli canonici
-il Cristo redentore-salvatore della teologia di san Paolo
-il Cristo cosmico, mediatore della creazione "per mezzo di lui tutte le cose sono state create"dice il credo
-il Cristo Dio, seconda persona della Trinità "concilio di Nicea" e insieme vero uomo "concilio di Calcedonia"
-il Cristo della liturgia, dei sacramenti, della preghiera personale
il Cristo, quale principio della vita morale
-il Cristo venturo, quale giudice della storia "e di nuovo verrà nella gloria" dice il credo
Gli strati da me individuati sono solo otto, non nove come quelli di Troia,ma, anche così, non sono pochi. Essi formano una costruzione simile a una piramide capovolta, che in basso parte dal minuscolo puntino di un uomo storico, e poi si dilata sempre più fino a giungere alla pretesa di giudicare tutta la storia e tutti gli uomini che vi sono comparsi.Come ha scritto un grande teologo cattolico del Novecento, Hans Urs von Balthasar, ci troviamo di fronte all'inaudita pretesa di avere "il tutto nel frammento"
Questo passo lo trovo illuminante, anche se non ho capito aggiungendo "il" tra "Gesù" e "Cristo" cosa cambia,
Trian Poly o chi altri, aiutooooo!
By Flabot
Libro da leggere senza alcun dubbio