Reietto74, 01/04/2009 10.41:
come il lancio dei dadi, non posso prevederne l'esito....perchè ignoro le tante variabili in oggetto. Ma conoscendole, posso prevedere l'esito del lancio così come conoscendo altre variabili, posso prevedere il "casuale" incontro di Pino e Carmelo all'ora X nel luogo Y.
Ma di "casuale" inteso come "libertà assoluta e cieca" di un evento in realtà non c'é niente, tutto avviene secondo leggi fisiche, chimiche, comportamentali, semplicemente essendo troppe la variabili in causa, preferiamo dire "Caso", ma nulla avviene secondo "libertà assoluta e cieca", o sbaglio?
In verità, in meccanica quantistica (una branca fondamentale della fisica moderna) il caso ha un valore essenziale per via del principio di indeterminazione di Heisenberg. Famosa è, a questo proposito, la battuta di A. Einstein (che fu sempre ostile alla formulazione classica della meccanica quantistica, quella di Copenaghen) su Dio che non può giocare a dadi.
Personalmente, non "credo" nel caso, nemmeno in ambito quanto-meccanico, e ritengo che ci sia una bella differenza (a livello filosofico) tra indeterminismo e casulità, così come ritengo che ci sia una grossa differenza tra determinismo e causalità.
Al tema ha dedicato alcune pagine illuminanti G. Basti nel primo volume del suo
Filosofia della natura e della scienza.
[Modificato da Trianello 02/04/2009 03:20]
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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)