Il "Caso".......ma cos'é?

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Reietto74
00mercoledì 1 aprile 2009 10:01
sembrerà la domanda più stupida del mondo e probabilmente lo é, ma qualcuno mi sa spiegare cosa sia il "Caso"?

Quando lancio dei dadi in aria si dice che i numeri vengano fuori "a caso" ma scientificamente è una cavolata, essi non vengono fuori a caso ma secondo delle leggi fisiche dipendenti dalla loro posizione originaria, dall'attrito dell'aria, dalla forza del lancio ecc ecc.

Si parla del Caso in mille altre circostanze della vita, ma approfondendo le cose, risulta che il "caso" in realtà è un effetto prevedibile dato da una causa.

Cosa l'é allora sto "Caso"?
lo si usa molto anche in pubblicazioni scientifiche per dimostrare che la vita non proviene da una intelligenza preordinatrice ma....dal Caso.
Sono piuttosto confuso.
Vecchia Marziana
00mercoledì 1 aprile 2009 10:15
Detto in modo molto "nazional-popolare", il caso a parer mio, è quando, nella maggioranza dei casi, ti capita un accidente delle concause del quale non potevi sapere nè prevedere.
Questo nella quotidianità.
Di casi favorevoli, di cui posso avere consapevolezza, me ne sono capitati pochi.
Se il caso sia poi stato causa dell'inizio della vita, bisognerebbe che ci fosse stata una catena di concause favorevoli inimmaginabilmente lunga, quella del DNA al confronto sarebbe più corta di un capello.

Gabriella
Reietto74
00mercoledì 1 aprile 2009 10:41
Re:
Vecchia Marziana, 01/04/2009 10.15:

Detto in modo molto "nazional-popolare", il caso a parer mio, è quando, nella maggioranza dei casi, ti capita un accidente delle concause del quale non potevi sapere nè prevedere.
Questo nella quotidianità.
Di casi favorevoli, di cui posso avere consapevolezza, me ne sono capitati pochi.
Se il caso sia poi stato causa dell'inizio della vita, bisognerebbe che ci fosse stata una catena di concause favorevoli inimmaginabilmente lunga, quella del DNA al confronto sarebbe più corta di un capello.

Gabriella




come il lancio dei dadi, non posso prevederne l'esito....perchè ignoro le tante variabili in oggetto. Ma conoscendole, posso prevedere l'esito del lancio così come conoscendo altre variabili, posso prevedere il "casuale" incontro di Pino e Carmelo all'ora X nel luogo Y.

Ma di "casuale" inteso come "libertà assoluta e cieca" di un evento in realtà non c'é niente, tutto avviene secondo leggi fisiche, chimiche, comportamentali, semplicemente essendo troppe la variabili in causa, preferiamo dire "Caso", ma nulla avviene secondo "libertà assoluta e cieca", o sbaglio?
Jon Konneri
00mercoledì 1 aprile 2009 11:24
Il caso è un pensiero che si associa al ateismo, difatti qualsiasi cosa è avvenuta o avviene per l'ateo è un caso, anche quando si tratta di un miracolo oppure di opere Divine .
Vecchia Marziana
00mercoledì 1 aprile 2009 12:17
Re: Re:
Reietto74, 01/04/2009 10.41:



Ma di "casuale" inteso come "libertà assoluta e cieca" di un evento in realtà non c'é niente, tutto avviene secondo leggi fisiche, chimiche, comportamentali, semplicemente essendo troppe la variabili in causa, preferiamo dire "Caso", ma nulla avviene secondo "libertà assoluta e cieca", o sbaglio?



No, secondo me hai ragione.

Gabriella


Trianello
00giovedì 2 aprile 2009 03:15
Re: Re:
Reietto74, 01/04/2009 10.41:




come il lancio dei dadi, non posso prevederne l'esito....perchè ignoro le tante variabili in oggetto. Ma conoscendole, posso prevedere l'esito del lancio così come conoscendo altre variabili, posso prevedere il "casuale" incontro di Pino e Carmelo all'ora X nel luogo Y.

Ma di "casuale" inteso come "libertà assoluta e cieca" di un evento in realtà non c'é niente, tutto avviene secondo leggi fisiche, chimiche, comportamentali, semplicemente essendo troppe la variabili in causa, preferiamo dire "Caso", ma nulla avviene secondo "libertà assoluta e cieca", o sbaglio?




In verità, in meccanica quantistica (una branca fondamentale della fisica moderna) il caso ha un valore essenziale per via del principio di indeterminazione di Heisenberg. Famosa è, a questo proposito, la battuta di A. Einstein (che fu sempre ostile alla formulazione classica della meccanica quantistica, quella di Copenaghen) su Dio che non può giocare a dadi.
Personalmente, non "credo" nel caso, nemmeno in ambito quanto-meccanico, e ritengo che ci sia una bella differenza (a livello filosofico) tra indeterminismo e casulità, così come ritengo che ci sia una grossa differenza tra determinismo e causalità.

Al tema ha dedicato alcune pagine illuminanti G. Basti nel primo volume del suo Filosofia della natura e della scienza.
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