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Speranza per i divorziati che si risposano...

Ultimo Aggiornamento: 21/03/2009 00:23
17/03/2009 22:45
 
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Re: Re:
vi saluto in CRISTOI SIGNORE

mia cara sorella "Sara..." che scrivi :

Sara-61, 15/03/2009 17.43:

Sarebbe possibile avere una spiegazione sulle due mense durante la liturgia della Messa (quella della Parola e quella Eucaristica)?

Grazie sarah




R I S P O S T A

mia cara sorella


mi scuso anche con te per il ritardo nella risposta,

ci provo:

"Nella prima lettera ai Corinzi l’apostolo Paolo parla di cena del Signore (1Cor. 11, 20). Con questa espressione ricorda che tale cena è stata istituita da Cristo che ora è risuscitato. La cena celebra la vittoria di Cristo sulla morte. San Luca parla invece di frazione del pane, riportando l’esperienza vissuta dai discepoli di Emmaus (Lc. 24, 30-31). Il banchetto eucaristico è un luogo privilegiato dove il risuscitato viene incontro ai suoi, per manifestarsi loro. È stata usata anche la parola oblazione per indicare l’Eucaristia: mette in risalto la dimensione di “offerta” che ha la messa. Offerta incessante di Cristo e offerta della Chiesa insieme a lui. Il termine sacrificio è stato egualmente utilizzato. Esso ricorda in modo particolare che la sera della cena Cristo si è donato interamente, si è “sacrificato” per noi, quanto ha offerto ai suoi discepoli il pane da mangiare e il vino da bere.
La parola messa è in uso dopo il IV secolo e la riforma tardo latina per missino o dimissio (= congedo). Si è scelto dunque l’ultima parola della celebrazione (ite, missa est) per indicare l’azione intera. Andiamo alla messa affinché Dio sia con noi e ci dia la forza per affrontare la nostra missione che è quella di “consacrare il mondo in virtù della sua venuta misericordiosa”.
La parola Eucaristia, che il concilio Vaticano II ha rimesso in onore, è molto antica. La usano sia l’evangelista Luca come l’apostolo Paolo, affermando che nella cena Gesù ha “reso grazie” sul pane e sul vino (eucharistèsas, dal verbo greco eucharistein, da cui viene la parola Eucaristia, che significa “azione di grazia”) (Lc. 22, 19; 1Cor. 11, 24 ). Questa parola si trova in un documento risalente alla fine del I secolo-la Didachè- per indicare ciò che più tardi si chiamerà la messa. Esso mette in risalto il fatto che la cena del Signore rende grazia a Dio per tutti i suoi benefici, e particolarmente per la morte e risurrezione di Gesù."

La celebrazione del memoriale della morte e risurrezione del Signore Gesù (Messa/Eucaristia), costituisce il centro della liturgia (liturgia = insieme delle azioni di culto della Chiesa) e di tutta la vita della Chiesa ed è destinato ad inserire sempre più profondamente gli uomini nel mistero redentore di Cristo. Ma tanto più grande sarà la sua efficacia quanto più cosciente ed attiva sarà la partecipazione dei fedeli alla celebrazione. Per ottenere tale qualificata partecipazione è necessario soprattutto mediante la spiegazione dei riti e delle preghiere che lo significano e lo compiono.
Ci sono diversi modi di scoprire il senso dell’Eucaristia: c’è la pista biblica, la pista teologica, la pista storica, la pista rituale."


dal Vangelo di Matteo 4, 4:
"non di solo pane vivo l'uomo, ma di ogni PAROLA che esce dalla bocca di DIO."


la PAROLA di DIO è il primo nutrimento necessario per poter conoscere colui che ti PARLA e poterlo accettare.

"La Parola di DIO non va solamente “letta”, ma “proclamata”. Il termine “proclamazione” è più ricco del semplice termine “lettura”. Il termine “proclamazione implica una particolare densità di significato, indica cioè una lettura che presenta determinati requisiti. La Parola di DIO, proclamata nell’assemblea liturgica, è attuale comunicazione di un messaggio di DIO alla comunità e ai singoli. È DIO stesso che Parla per bocca del suo ministro per rinnovare l’alleanza con il suo popolo. La proclamazione delle letture non si limita a raggiungere gli orecchi degli ascoltatori, ma vuol penetrare nell’intimo del loro spirito per suscitare una risposta di fede e incidere sulla loro abituale condotta di vita. La proclamazione della Parola di DIO vuole aiutare i fedeli a leggere alla luce di ciò che dice DIO gli avvenimenti del vissuto quotidiano.
Proviamo a fare questa esperienza. Ascoltiamo con attenzione, magari a occhi chiusi. Ascoltiamo con tutte le nostre orecchie, con tutto il nostro cuore, con tutto il nostro essere. È DIO che Parla! Merita che lo si ascolti veramente."


la PAROLA deve essere proclamata dall'ambone :
una superficie convessa, panciuta: infatti molti amboni presentano una rotondità, una convessità in corrispondenza del leggio. Spesso hanno due scale: si sale dal lato dell'altare (luce che viene da est) e poi si scende da un altro lato. L'ambone è spesso indicato col termine pergamo (dal greco pergamon= pergamon, luogo elevato). Spesso si confonde l'ambone con il pulpito, ma il pulpito propriamente detto è una struttura solitamente in legno, da cui si predica la parola di Dio. Dall'ambone non si predica, anzi era proibito salire ai predicatori. Serve solo a leggere e cantare la parola di Dio, ad eccezione della notte di Pasqua, quando vi si legge l'Exultet, che è il riepilogo della storia della salvezza.

tale ambito perché la PAROLA di DIO deve piovere dall'alto
e come la pioggia irriga la terra,
così la PAROLA di DIO alimenterà l'uomo.

"La liturgia eucaristica è il centro della Messa ed ha inizio con l’offertorio o preparazione dei doni, momento in cui vengono portati all’altare il pane e il vino che diverranno Corpo e Sangue di Cristo"


non credo che sia necessario il riporto Scritturale dei versetti ove indicano che il CORPO e il SANGE del nostro SIGNORE E'.....

".............Con i riti di comunione entriamo nel momento della condivisione, comunione infatti significa proprio condividere. Ma che cosa condividiamo? Come prima cosa condividiamo ed entriamo in comunione con Dio, ricevendo il suo corpo. Entriamo in comunione e in condivisione anche con i nostri fratelli, sempre grazie al corpo di Gesù, mangiamo infatti ad un'unica tavola e ci nutriamo di un unico pane, ecco dunque perché la Messa ci unisce tutti come fratelli, ed è come in una grande famiglia che riunita condivide il pasto comune, uguale per tutti."

noi ci incamminiamo in "processione" per ragiungere la sede del "presbiterio" per poter ricevere :
"l’unione del Corpo e del Sangue che restano uniti sia nelle specie del vino che in quelle del pane…o meglio posso dire che nel Corpo di Cristo che noi riceviamo è contenuto insieme sia il Corpo che il Sangue, perché si tratta di un corpo vivo con carne e sangue insieme, infatti non è un corpo senza vita. L’Eucaristia dunque è un corpo vivente e si tratta del Corpo RISORTO di GESU'!"


posso permettermi di indicarti il seguente indirizzo per una lettura?

www.qumran2.net/indice.pax?parole=indovina+chi+ti+invita+a...


INDOVINA CHI ti INVITA a CENA?? 7 incontri sull'Eucarestia



grazie [SM=x570890] [SM=x570864] [SM=x570890]

vi saluto in CRISTO RISORTO


.


[Modificato da cavdna 17/03/2009 22:51]
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