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Speranza per i divorziati che si risposano...

Ultimo Aggiornamento: 21/03/2009 00:23
16/03/2009 11:59
 
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Re:
cashmire_ffz, 16/03/2009 11.33:

E chiusi con quel Dio.



Il problema a mio avviso non è quel Dio, ma come una chiesa lo ha strumentalizzato. Qualcuno dovrà rispondere di tutti quelli che per le storture della chiesa papista hanno perso la fede.
Cordialità,



16/03/2009 12:03
 
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Re:
Elyy., 15/03/2009 22.23:

Jon:
“la dannazione può avvenire in caso di morte ,nel momento in cui lui non ha provveduto in vita a riconciliarsi con Dio”

E in questo caso come potrebbe farlo?? Ri-divorziando con la seconda moglie(o marito) e ritornando col primo coniuge?? Capite che questo potrebbe risultare IMPOSSIBILE da attuare? E se volesse cominciare a vivere in “castità” mollando il secondo coniuge ma prima di attuare questo viene colto dalla morte? Cosa succede? Viene dannato in eterno perché non ha fatto in tempo a rimediare?

Ciao, Ely





Un buon cattolico è cosciente che presentandosi all'altare viene segnato in quel momento un passo importante , lo sa bene è magiorenne è vaccinato, quindi deve assumersi le sue responsabilità sia nel bene che nel male difatti il prete dice( nella buona è nella cattiva sorte )
Ami Gesù conosci la sua legge non avventurarti con un altra donna
Matteo5,31
1Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio; 32ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
---------------------------------------------------------------
questo che ho evidenziato non significa che chi è stato lasciato dalla moglie o dal marito può risposarsi




16/03/2009 12:19
 
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Re: Re:
Teodoro Studita, 16/03/2009 11.59:



Il problema a mio avviso non è quel Dio, ma come una chiesa lo ha strumentalizzato. Qualcuno dovrà rispondere di tutti quelli che per le storture della chiesa papista hanno perso la fede.
Cordialità,






Non c'è nessuna strumentalizzazione , cerchiamo solo di fare la volontà di Dio , sono parole scritte nel vangelo
(Mt 19,6).
6Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi"
Mc 10,11-12
Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio
------------------------------------------------------------------
"Carissimo teodoro" non sono cose inventate dai papi questi,la verita è che facciamo le leggi per la nostra convenienza.
16/03/2009 13:09
 
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Re: Re:
Teodoro Studita, 16/03/2009 11.59:



Il problema a mio avviso non è quel Dio, ma come una chiesa lo ha strumentalizzato. Qualcuno dovrà rispondere di tutti quelli che per le storture della chiesa papista hanno perso la fede.
Cordialità,






Rino,anche se non te ne importa nulla [SM=g1678738] ,sono d'accordo con te.


omega [SM=x570880]


16/03/2009 13:42
 
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Re: Re:
Jon Konneri, 16/03/2009 12.03:



1Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio; 32ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
---------------------------------------------------------------
questo che ho evidenziato non significa che chi è stato lasciato dalla moglie o dal marito può risposarsi







Ciao Jon,
"Eccetto il caso di concubinato" o di fornicazione, mi pare che invece sia proprio la condizione per cui una persona abbia la possibilità di rifarsi una vita con un'altra persona.

Quindi senza la condizione del concubinato la moglie viene esposta all'adulterio e chi la sposa commette adulterio, altrimente sarebbe stato superfluo lo scritto " eccetto il caso di concubinato".....[SM=x570868]


[SM=g1543902]

sarah

-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-

La Zampa sul Cuore - Terapia Attività Educazione Assistita da Animali
16/03/2009 14:39
 
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Re: Re: Re:
=omegabible=, 16/03/2009 13.09:



Rino,anche se non te ne importa nulla [SM=g1678738] ,sono d'accordo con te.


omega [SM=x570880]





Magari saresti d'accordo con lui , preferirei che tu fossi un ortodosso invece di un protestante [SM=x570881]
16/03/2009 14:42
 
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Re: Re: Re:
Sara-61, 16/03/2009 13.42:



Ciao Jon,
"Eccetto il caso di concubinato" o di fornicazione, mi pare che invece sia proprio la condizione per cui una persona abbia la possibilità di rifarsi una vita con un'altra persona.

Quindi senza la condizione del concubinato la moglie viene esposta all'adulterio e chi la sposa commette adulterio, altrimente sarebbe stato superfluo lo scritto " eccetto il caso di concubinato".....[SM=x570868]


[SM=g1543902]

sarah




Eccetto in caso di concubinato significa che lui lascia la donna perche se ne andata con un altro , solo in questa condizione ma non può risposarsi , lui semmai deve pregare è fare di tutto per farla ritornare.
16/03/2009 15:36
 
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Re: Re: Re: Re:
Jon Konneri, 16/03/2009 14.39:



Magari saresti d'accordo con lui , preferirei che tu fossi un ortodosso invece di un protestante [SM=x570881]



Non sono un protestante ma solo un ringraziante avendo capito il tutto delle confessioni religiose!!!! [SM=x570881]

omega [SM=x570880]


16/03/2009 15:38
 
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Re: Re: Re: Re:
Jon Konneri, 16/03/2009 14.42:



Eccetto in caso di concubinato significa che lui lascia la donna perche se ne andata con un altro , solo in questa condizione ma non può risposarsi , lui semmai deve pregare è fare di tutto per farla ritornare.




Ecco, bravo Jon, ti si addice proprio!!! Cornuto e mazziato!!!! [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867]


omega [SM=g27823] [SM=x570880]

16/03/2009 15:57
 
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Da questi post si vede la nuova etica che avanza: fai quello che ti pare tanto se cerchi prima o poi trovi un Dio che te lo concede. Il problema non è più la verità e l'accostarsi ad essa, ma la soddisfazione di qualsiasi desiderio, con annessa la pretesa che se Dio è buono ti fa fare tutto quello che vuoi. Una volta il matrimonio cristiano, lo capivano tutti, era l'immagine dell'amore eterno di Dio per il suo popolo, che Dio non avrebbe rinnegato nonostante i suoi continui tradimenti. Ma è roba per retrogradi. E' ora di modificare la Bibbia. Quando Dio dice "ti amerò di un amore eterno" si è pregati di leggere "ti amerò di un amore eterno finchè mi va".
Ovviamente, visto che ci siamo, facciamo fuori anche il libro di Osea. Oramai è superato.


******************************

"Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono col combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa" (G.K. Chesterton)
16/03/2009 16:38
 
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Re:
Vazda Vjeran, 16/03/2009 15.57:

Da questi post si vede la nuova etica che avanza: fai quello che ti pare tanto se cerchi prima o poi trovi un Dio che te lo concede. Il problema non è più la verità e l'accostarsi ad essa, ma la soddisfazione di qualsiasi desiderio, con annessa la pretesa che se Dio è buono ti fa fare tutto quello che vuoi. Una volta il matrimonio cristiano, lo capivano tutti, era l'immagine dell'amore eterno di Dio per il suo popolo, che Dio non avrebbe rinnegato nonostante i suoi continui tradimenti. Ma è roba per retrogradi. E' ora di modificare la Bibbia. Quando Dio dice "ti amerò di un amore eterno" si è pregati di leggere "ti amerò di un amore eterno finchè mi va".
Ovviamente, visto che ci siamo, facciamo fuori anche il libro di Osea. Oramai è superato.



Questo avrebbe un qualche senso se si trattasse di un'innovazione. Il problema (che fa crollare il castello) è che la chiesa orientale segue questa prassi da quando il diritto bizantino si è occupato della questione, stiamo parlando dunqe non di un'innovazione dei corrotti tempi moderni, ma di qualcosa che è nella tradizione della chiesa d'oriente da secoli. Si può naturalmente non essere d'accordo, ma non far passare questa prassi per una decisione della settimana scorsa o -peggio- per una interpolazione del testo evangelico.
Cordialità,





16/03/2009 17:32
 
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Re: Re:
Teodoro Studita, 16/03/2009 16.38:



Questo avrebbe un qualche senso se si trattasse di un'innovazione. Il problema (che fa crollare il castello) è che la chiesa orientale segue questa prassi da quando il diritto bizantino si è occupato della questione, stiamo parlando dunqe non di un'innovazione dei corrotti tempi moderni, ma di qualcosa che è nella tradizione della chiesa d'oriente da secoli. Si può naturalmente non essere d'accordo, ma non far passare questa prassi per una decisione della settimana scorsa o -peggio- per una interpolazione del testo evangelico.
Cordialità,




In effetti, questa è una di quelle materie su cui "da sempre" la Chiesa occidentale adotta una prassi diversa da quella orientale, questo per il fatto che la Chiesa occidentale non condivide la dottrina dell'oikonomia così come questa è stata elaborata dai fratelli orientali, "puntando tutto" sull'acribia (e da tomista potrei dire "sulla coerenza", ma questa è un'altra storia).


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Deus non deserit si non deseratur
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16/03/2009 17:39
 
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Re: Re: Re:
Trianello, 16/03/2009 17.32:



In effetti, questa è una di quelle materie su cui "da sempre" la Chiesa occidentale adotta una prassi diversa da quella orientale, questo per il fatto che la Chiesa occidentale non condivide la dottrina dell'oikonomia così come questa è stata elaborata dai fratelli orientali, "puntando tutto" sull'acribia (e da tomista potrei dire "sulla coerenza", ma questa è un'altra storia).




E i frutti di questa acrivìa si vedono, con migliaia di persone private della comunione sacramentale solo perché, abbandonati dal coniuge, hanno avuto la "colpa" di volersi rifare una vita. Molto acribico, totalmente disumano. Cosa ha a che vedere questo con il cristianesimo?


16/03/2009 18:32
 
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E i frutti di questa acrivìa si vedono, con migliaia di persone private della comunione sacramentale solo perché, abbandonati dal coniuge, hanno avuto la "colpa" di volersi rifare una vita. Molto acribico, totalmente disumano. Cosa ha a che vedere questo con il cristianesimo?



Molto, visto che Cristo ha detto di essere la Verità e che non è possibile che una cosa sia vera e falsa allo stesso tempo... da qui l'esigenza di una prassi che sia coerente.

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16/03/2009 21:33
 
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Re: Re: Re:
Sara-61, 16/03/2009 13.42:



Ciao Jon,
"Eccetto il caso di concubinato" o di fornicazione, mi pare che invece sia proprio la condizione per cui una persona abbia la possibilità di rifarsi una vita con un'altra persona.

Quindi senza la condizione del concubinato la moglie viene esposta all'adulterio e chi la sposa commette adulterio, altrimente sarebbe stato superfluo lo scritto " eccetto il caso di concubinato".....[SM=x570868]


[SM=g1543902]

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Uhm... a parte il fatto che secondo la moderna esegesi qui siamo di fronte ad una interpolazione del dettato di Cristo (la clausola, infatti, non appare nei passi paralleli), quel "concubinato" di cui parla il testo è la relazione irregolare (di concubinato, appunto) che può intercorrere tra due persona e che è lecito (anzi, doveroso!) sciogliere. Qui Gesù (se diamo per buono questo modo di tradurre il passo) sta dicendo: il matrimonio non può essere sciolto per nessuna ragione, mentre possono (e devono) essere sciolte le relazioni irregolari che matrimoni non sono.

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16/03/2009 22:08
 
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Re: Re: Re: Re:
Trianello, 16/03/2009 21.33:




Uhm... a parte il fatto che secondo la moderna esegesi qui siamo di fronte ad una interpolazione del dettato di Cristo (la clausola, infatti, non appare nei passi paralleli), quel "concubinato" di cui parla il testo è la relazione irregolare (di concubinato, appunto) che può intercorrere tra due persona e che è lecito (anzi, doveroso!) sciogliere. Qui Gesù (se diamo per buono questo modo di tradurre il passo) sta dicendo: il matrimonio non può essere sciolto per nessuna ragione, mentre possono (e devono) essere sciolte le relazioni irregolari che matrimoni non sono.



Io veramente la parola concubinato non la leggo io vedo questo:
NRV Matteo 5:32 Ma io vi dico: chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera e chiunque sposa colei che è mandata via commette adulterio.

LND Matteo 5:32 Ma io vi dico: Chiunque manda via la propria moglie, eccetto in caso di fornicazione, la fa essere adultera e chiunque sposa una donna ripudiata commette adulterio.

IEP Matteo 5:32 Io invece vi dico: chiunque ripudia sua moglie, all'infuori del caso di impudicizia, la espone all'adulterio; e se uno sposa una donna ripudiata, commette adulterio».

VUL Matthew 5:32 ego autem dico vobis quia omnis qui dimiserit uxorem suam excepta fornicationis causa facit eam moechari et qui dimissam duxerit adulterat

Io capisco che se la moglie commette fornicazione (in questo caso ovviamente adulterio) allora la può mandar via e risposarsi, mi sembra una conseguenza logica...
Il concubinato chi l'ha aggiunto?
In greco vi è porneia...
A proposito di porneia Paolo ai corinti spiega:

1 Corinthi 6:15-18 "15 Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo per farne membra di una prostituta? No di certo! 16 Non sapete che chi si unisce alla prostituta è un corpo solo con lei? «Poiché», Dio dice, «i due diventeranno una sola carne». 17 Ma chi si unisce al Signore è uno spirito solo con lui. 18 Fuggite la fornicazione(porneia). Ogni altro peccato che l'uomo commetta, è fuori del corpo; ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo. "

E' chiaro in questo contesto che porneia si ha con le prostitute ad esempio...
Anche in apocalisse:
LND apocalisse 19:2 poiché veraci e giusti sono i suoi giudizi. Egli ha infatti giudicato la grande meretrice che ha corrotto la terra con la sua fornicazione (porneia), e ha vendicato il sangue dei suoi servi sparso dalla sua mano".

Di nuovo porneia è collegato con la prostituzione concedersi sessualmente a qualcuno.
Veniamo ai dizionari:

[GING] porneia
porneia: unchastity, prostitution, fornication, of various kinds of unlawful sexual intercourse.

[Friberg] porneia, (1) generally, of every kind of extramarital, unlawful, or unnatural sexual intercourse fornication, sexual immorality, prostitution ('BGT_1Co 5:1') (2) when distinguished from adultery (moiceia) in the same context extramarital intercourse, sexual immorality, fornication ('BGT_Mat 15:19')(3) as a synonym for moiceia (marital) unfaithfulness, adultery ('BGT_Mat 5:32')"}}{\fldrslt{\cf0\ul MT 5.32} (4) metaphorically, as apostasy from God through idolatry (spiritual) immorality, unfaithfulness ('BGT_Rev 19:2')

[Liddle Scott] porneia: fornication, prostitution, Dem.

Insomma io il concubinaggio non lo vedo o al limite la traduzione più immediata sembra proprio essere l'avere rapporti con qualcun'altro che non è il proprio coniuge.
ciao
Mario
16/03/2009 22:21
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
(Mario70), 16/03/2009 22.08:



Io veramente la parola concubinato non la leggo io vedo questo:
NRV Matteo 5:32 Ma io vi dico: chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera e chiunque sposa colei che è mandata via commette adulterio.



Insomma io il concubinaggio non lo vedo o al limite la traduzione più immediata sembra proprio essere l'avere rapporti con qualcun'altro che non è il proprio coniuge.
ciao
Mario




Come dicevi, tutto dipende da che senso si vuole dare al termine "porneia" in questo contesto. Rimane molto difficile poterlo leggere come "adulterio", che in greco si indica con il termine "moicheia".
"Porneia", infatti, indica il rapporto sessuale illecito, quindi il rapporto sessuale fatto con qualcuno che non sia il proprio coniuge, ma visto che adulterio, in greco, si dice “moicheia”, il rapporto sessuale illecito di cui qui si parla non è quello con qualcun altro rispetto al proprio coniuge, ma, più semplicemente, con qualcuno che non sia un proprio coniuge. Ora, il "concubinato" altro non è che una relazione sessuale illecita, per cui, in questo contesto, tradurre "porneia" con "concubinato" è corretto, se si intende il passaggio così come lo intende l'esegesi cattolica. Poi, ovviamente, bisognerà vedere se l'esegesi cattolica (a livello scientifico) è qui la più plausibile, ma sul tema, forse, sarebbe meglio aprire una discussione specifica.

-------------------------------------------

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16/03/2009 22:28
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Trianello, 16/03/2009 22.21:




Come dicevi, tutto dipende da che senso si vuole dare al termine "porneia" in questo contesto. Rimane molto difficile poterlo leggere come "adulterio", che in greco si indica con il termine "moicheia".
"Porneia", infatti, indica il rapporto sessuale illecito, quindi il rapporto sessuale fatto con qualcuno che non sia il proprio coniuge, ma visto che adulterio, in greco, si dice “moicheia”, il rapporto sessuale illecito di cui qui si parla non è quello con qualcun altro rispetto al proprio coniuge, ma, più semplicemente, con qualcuno che non sia un proprio coniuge. Ora, il "concubinato" altro non è che una relazione sessuale illecita, per cui, in questo contesto, tradurre "porneia" con "concubinato" è corretto, se si intende il passaggio così come lo intende l'esegesi cattolica. Poi, ovviamente, bisognerà vedere se l'esegesi cattolica (a livello scientifico) è qui la più plausibile, ma sul tema, forse, sarebbe meglio aprire una discussione specifica.



Il Frieberg dice che sono sinonimi e Paolo lo usa per le persone che vanno con le prostitute e io mi chiedo: se una persona sposata va con una prostituta non commette porneia? Lo dice lui!
Ma se io che sono sposato vado con una prostituta non commetto comunque adulterio?
Puoi negare che non possano assolutamente essere sinonimi dal punto di vista "scientifico" come dici tu?
Si può creare una prassi sull'indissolubilità del matrimonio quando Cristo stesso ci indica la via d'uscita (anche se l'unica oltre la morte?)
Ciao

P.S. a me sembra di essere in tema!
[Modificato da (Mario70) 16/03/2009 22:29]
16/03/2009 23:31
 
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Secondo i papisti Gesù Cristo non amava farsi capire,e ciò che a tutti sembra del tutto chiaro in realtà significa l'esatto contrario. Questo avviene stranamente quando c'è di mezzo un dato teologico "sensibile" (celibato, divorzio, primato), fenomeno del resto che voi esperti di tdg conoscete bene.
Che vuoi fare...
17/03/2009 00:11
 
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Re: Re:
Teodoro Studita, 16/03/2009 16.38:



Questo avrebbe un qualche senso se si trattasse di un'innovazione. Il problema (che fa crollare il castello) è che la chiesa orientale segue questa prassi da quando il diritto bizantino si è occupato della questione, stiamo parlando dunqe non di un'innovazione dei corrotti tempi moderni, ma di qualcosa che è nella tradizione della chiesa d'oriente da secoli. Si può naturalmente non essere d'accordo, ma non far passare questa prassi per una decisione della settimana scorsa o -peggio- per una interpolazione del testo evangelico.
Cordialità,

vedo che ti sfugge il punto. Qui non stiamo parlando di praznoslavni che interpretano quel passo in tal modo da tantissimo tempo, ma di cattolici o ex cattolici che all'improvviso hanno deciso che quello che non gli piace o non gli fa comodo sono dottrine umane. Spesso senza neppure sapere bene i termini della questione.
Questo ovviamente senza togliere nulla al fatto che tale interpretazione ortodossa è illogica e puramente opportunistica (chissà come mai si è scelta questa interpretazione!): se infatti un uomo non può separare ciò che Dio ha unito, come può l'adulterio, che è atto umano tra umani, separare ciò che Dio ha unito? Infatti Osea non ripudia la moglie adultera. Perchè il tutto sia coerente, l'unica soluzione è che tale unione da parte di Dio non vi sia mai stata, ovvero che l'unione fosse nulla a priori. Ma l'adulterio viene dopo, per cui...
E infatti se la ripudi quando il matrimonio è valido la esponi all'adulterio e commette adulterio chi la sposa (Mt 5,32), ma se la ripudi quando il matrimonio non era valido, ovvero per il caso di porneia, non la esponi invece all'adulterio e non commette adulterio chi la sposa. Per cui c'è poco da fare, la porneia deve pre-esistere al matrimonio benedetto da Dio.


[Modificato da Vazda Vjeran 17/03/2009 00:20]


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17/03/2009 00:33
 
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se infatti un uomo non può separare ciò che Dio ha unito, come può l'adulterio, che è atto umano tra umani, separare ciò che Dio ha unito?



Non è l'uomo o un atto umano che scioglie il divino vincolo matrimoniale, ma Dio stesso, per il tramite della sua Chiesa che ha il potere di sciogliere e legare. Ma visto che siamo in tema di domande retoriche stavolta sono io che chiedo: com'è possibile che un Dio misericordioso neghi l'unione sacramentale (e forse dunque la slvezza stessa) a persone la cui unica colpa è quella di essersi rifatti una vita dopo essere stati piantati dal marito o dalla moglie magari in giovanissima età? Non ti sembra che questa giustificazione attraverso l'applicazione di questo o quel comando (previa interpretazione tutt'altro che indiscutibile) abbia un sapore vagamente pelagiano?

Cordialità,
17/03/2009 01:14
 
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Re:
Teodoro Studita, 17/03/2009 0.33:


se infatti un uomo non può separare ciò che Dio ha unito, come può l'adulterio, che è atto umano tra umani, separare ciò che Dio ha unito?



Non è l'uomo o un atto umano che scioglie il divino vincolo matrimoniale, ma Dio stesso, per il tramite della sua Chiesa che ha il potere di sciogliere e legare.

ma se questo fosse vero allora dovrebbe valere per qualsiasi motivo, non solo l'adulterio. Magari anche per uno schiaffo, tanto è Dio che lo decide e lo fa attraverso la sua Chiesa. Per dirti che simile affermazione di fatto nullifica le parole di Cristo. Poi dovresti essere così gentile da dirmi dove leggi nei passi di Matteo che la Chiesa ha questo compito e potere di annullare ciò che Dio ha stabilito, poichè lo sciogliere e legare ovviamente non è in questo senso. Per cui o abbiamo una chiesa che si arroga il potere di contraddire Dio e annullare i suoi atti oppure abbiamo un Dio che si contraddice, che prima benedice e infonde di grazia santificatrice un sacramento e poi lo annulla. Ma Dio per definizione non solo non è contraddittorio ma la sua volontà è una ed eterna e la sua benedizione è per sempre. Dunque abbiamo un'aggiunta alla Scrittura, e va bene mica sono un sola scriptura, che però di fatto o nullifica o contraddice la Scrittura o contraddice e nullifica Dio. Dunque un'interpretazione fallace. Ma se tu puoi pensare di cavartela in questo modo (anche se in realtà non puoi, ma vabbè), mi chiedo come pensano di cavarsela i nostri amici evangelici del sola scriptura.


Ma visto che siamo in tema di domande retoriche

quali domande? E poi suvvia, questa è davvero dialettica di poco conio, screditare il proprio interlocutore con simili affermazioni... non è da te.

stavolta sono io che chiedo: com'è possibile che un Dio misericordioso neghi l'unione sacramentale (e forse dunque la slvezza stessa) a persone la cui unica colpa è quella di essersi rifatti una vita dopo essere stati piantati dal marito o dalla moglie magari in giovanissima età?

chiedilo a Osea che Dio ha costretto a tenersi la moglie prostituta, mica solo adultera. Chiedilo a Nostro Signore che ci invita a essere perfetti come il Padre. E cosa c'è nella perfezione del Padre? La fedeltà eterna. Ma guarda tu! E perchè il matrimonio dovrebbe essere un sacramento se non per la sua funzione santificatrice? Ma tu vorresti una santità che non è modellata su quella di Dio. E modellata su chi o cosa allora, le debolezze umane? Perchè io capisco che sia difficile ciò che viene chiesto, ma ai nostri fratelli gettati ad bestias nei circhi romani o perseguitati sino alla morte in medio-oriente e Asia è forse stato chiesto, e viene tuttora chiesto, di meno? La chiamata di Cristo è una chiamata alla santità, non alla mediocrità. E se è perfettamente comprensibile che uno abbia difficoltà con quanto gli chiede il vangelo, e io certamente sono l'ultimo degli uomini in questo senso, non è accettabile interpretare il vangelo in modo tale da facilitarsi le cose.


Non ti sembra che questa giustificazione attraverso l'applicazione di questo o quel comando (previa interpretazione tutt'altro che indiscutibile) abbia un sapore vagamente pelagiano?

Cordialità,

mah veramente io mi identifico piuttosto con il sinodo antipelagiano di cartagine che affermava che la Grazia di Cristo permette non solo di conoscere i comandamenti di Dio ma anche di seguirli.
[Modificato da Vazda Vjeran 17/03/2009 01:15]


******************************

"Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono col combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa" (G.K. Chesterton)
17/03/2009 12:45
 
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Scusate se interrompo...
Tornando al mio post... Non ho ancora avuta una spiegazione...
Ma probabilmente non sono stata chiara io: voi discutete sulla giustezza di proibire o meno la Comunione a coniugi separati, innocenti, che si rifanno una vita.
Ebbene io non rientravo in questi all'epoca dell'esperienza che ho raccontato, bensì ero separata, innocente ma SOLA!
Allora, perché a me é stata rifiutata?

Grazie
[Modificato da cashmire_ffz 17/03/2009 12:45]
17/03/2009 12:53
 
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Re: Scusate se interrompo...
cashmire_ffz, 17/03/2009 12.45:

Tornando al mio post... Non ho ancora avuta una spiegazione...
Ma probabilmente non sono stata chiara io: voi discutete sulla giustezza di proibire o meno la Comunione a coniugi separati, innocenti, che si rifanno una vita.
Ebbene io non rientravo in questi all'epoca dell'esperienza che ho raccontato, bensì ero separata, innocente ma SOLA!
Allora, perché a me é stata rifiutata?

Grazie



Beh è semplice è stato il prete che ha applicato male la legge della chiesa. [SM=g27823]
Perché non ti sei appellata al vescovo?



[SM=g1543902]
Veronika


17/03/2009 12:57
 
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Re:
Teodoro Studita, 17/03/2009 0.33:


se infatti un uomo non può separare ciò che Dio ha unito, come può l'adulterio, che è atto umano tra umani, separare ciò che Dio ha unito?



Non è l'uomo o un atto umano che scioglie il divino vincolo matrimoniale, ma Dio stesso, per il tramite della sua Chiesa che ha il potere di sciogliere e legare. Ma visto che siamo in tema di domande retoriche stavolta sono io che chiedo: com'è possibile che un Dio misericordioso neghi l'unione sacramentale (e forse dunque la slvezza stessa) a persone la cui unica colpa è quella di essersi rifatti una vita dopo essere stati piantati dal marito o dalla moglie magari in giovanissima età? Non ti sembra che questa giustificazione attraverso l'applicazione di questo o quel comando (previa interpretazione tutt'altro che indiscutibile) abbia un sapore vagamente pelagiano?

Cordialità,



Scusami teodoro ma non c'è scritto che Dio scioglie un vincoli matrimoniale ,ma come lo intendi (non separi l'uomo ciò che Dio unisce)
17/03/2009 13:00
 
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Re: Scusate se interrompo...
cashmire_ffz, 17/03/2009 12.45:

Tornando al mio post... Non ho ancora avuta una spiegazione...
Ma probabilmente non sono stata chiara io: voi discutete sulla giustezza di proibire o meno la Comunione a coniugi separati, innocenti, che si rifanno una vita.
Ebbene io non rientravo in questi all'epoca dell'esperienza che ho raccontato, bensì ero separata, innocente ma SOLA!
Allora, perché a me é stata rifiutata?

Grazie



Innocente è sola ? oppure che si rifa una vita? [SM=x570872]
17/03/2009 14:16
 
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Leggendo le risposte al post iniziale mi è mancato il respiro.

Mio Dio, ma come fate a vivere cercando di dare una risposta religiosa ad ogni evento che la vita pone? Proprio come i TDG...

Ho letto di tutto e di più, riguardo a come evitare la dannazione eterna se si divorzia.

Per molti di voi una povera moglie massacrata di botte, che divorzia per continuare a vivere, verrà stroncata in eterno. Oppure l'uomo vittima di una moglie psicologicamente violenta, che lo annulla completamente, anche in questo caso, sarà dannato in eterno.

Mi chiedo come fate a dire cose di questo tipo?? La religione è come un veleno che ti attacca fino al midollo! Perdi la facoltà di ragionare, sei nel delirio più completo. Passi dal parlare di amore per tutti, a elargire dannazioni eterne, come fossero caramelle.

Magari i dannati saranno quelli che parlano e dicono fesserie in nome di Dio, così capiranno cosa hanno fatto provare ad altri e cosa hanno causato con le loro menzogne religiose.

Quello che mi lascia ancora più triste è il modo con cui i religiosi cercando di attirare le simpatie degli indecisi. Parlano di amore a destra, amore a sinistra, amore sopra sotto ecc. Poi finito il siparietto e tolte le maschere, si comincia a parlare di dannazioni, condanne, sacrilegi ecc. E via a vivere nel terrore...

A volte desidero di cuore assistere ad un eventuale giudizio divino solo per vedere le facce dei fanatici, quelli che in vita avevano la risposta pronta a tutto. Quelli che usavano la religione per sottomettere e limitare il prossimo, perchè erano loro stessi a sentirsi limitati. Quelli che prendevano il posto di Dio. Quelli che decidevano se eri meritevole della vita eterna. Quelli che ti guardavano con disprezzo perchè per loro eri peccatore, o eri un infedele. Quelli che appena potevano cercavano d'invertire la polarità del tuo cervello e adeguarla alla loro. Quelli che non volevano che tu pensassi. Quelli che si sono macchiati le mani con il sangue di milioni, se non di miliardi di persone.

Io dovrei farmi dire da queste persone come ricevere la vita eterna?? No grazie, apro la bibbia e la cerco da me. Sarà la mia verità, e il mio rapporto personale con Dio.

Tanti saluti
17/03/2009 15:44
 
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Re: Scusate se interrompo...
cashmire_ffz, 17/03/2009 12.45:

Tornando al mio post... Non ho ancora avuta una spiegazione...
Ma probabilmente non sono stata chiara io: voi discutete sulla giustezza di proibire o meno la Comunione a coniugi separati, innocenti, che si rifanno una vita.
Ebbene io non rientravo in questi all'epoca dell'esperienza che ho raccontato, bensì ero separata, innocente ma SOLA!
Allora, perché a me é stata rifiutata?

Grazie

perchè il prete era ignorante. Tu dovevi informarti e andare dal tuo vescovo, visto che era tuo diritto ricevere la comunione se è come dici.




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"Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono col combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa" (G.K. Chesterton)
17/03/2009 16:02
 
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Re:
Divenire81, 17/03/2009 14.16:

Leggendo le risposte al post iniziale mi è mancato il respiro.

Mio Dio, ma come fate a vivere cercando di dare una risposta religiosa ad ogni evento che la vita pone? Proprio come i TDG...

Ho letto di tutto e di più, riguardo a come evitare la dannazione eterna se si divorzia.

Per molti di voi una povera moglie massacrata di botte, che divorzia per continuare a vivere, verrà stroncata in eterno. Oppure l'uomo vittima di una moglie psicologicamente violenta, che lo annulla completamente, anche in questo caso, sarà dannato in eterno.

Mi chiedo come fate a dire cose di questo tipo?? La religione è come un veleno che ti attacca fino al midollo! Perdi la facoltà di ragionare, sei nel delirio più completo. Passi dal parlare di amore per tutti, a elargire dannazioni eterne, come fossero caramelle.

Magari i dannati saranno quelli che parlano e dicono fesserie in nome di Dio, così capiranno cosa hanno fatto provare ad altri e cosa hanno causato con le loro menzogne religiose.

Quello che mi lascia ancora più triste è il modo con cui i religiosi cercando di attirare le simpatie degli indecisi. Parlano di amore a destra, amore a sinistra, amore sopra sotto ecc. Poi finito il siparietto e tolte le maschere, si comincia a parlare di dannazioni, condanne, sacrilegi ecc. E via a vivere nel terrore...

A volte desidero di cuore assistere ad un eventuale giudizio divino solo per vedere le facce dei fanatici, quelli che in vita avevano la risposta pronta a tutto. Quelli che usavano la religione per sottomettere e limitare il prossimo, perchè erano loro stessi a sentirsi limitati. Quelli che prendevano il posto di Dio. Quelli che decidevano se eri meritevole della vita eterna. Quelli che ti guardavano con disprezzo perchè per loro eri peccatore, o eri un infedele. Quelli che appena potevano cercavano d'invertire la polarità del tuo cervello e adeguarla alla loro. Quelli che non volevano che tu pensassi. Quelli che si sono macchiati le mani con il sangue di milioni, se non di miliardi di persone.

Io dovrei farmi dire da queste persone come ricevere la vita eterna?? No grazie, apro la bibbia e la cerco da me. Sarà la mia verità, e il mio rapporto personale con Dio.

Tanti saluti




Come è brutta l'ignoranza vai a studiarti i canoni del matrimonio poi ne parliamo
17/03/2009 16:22
 
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Sono d'accordo con divenire81, penso cioè che la moglie picchiata ha il diritto di divorziare e di finalizzare il progetto di Dio per l'uomo sulla terra, cioè la creazione di una famiglia.
Non così la chiesa papista: Dio ha santificato quella unione (riconosciuto cioè una vocazione matrimoniale per quelle due persone) e quindi non si cambia. Poi succede che il giorno dopo una pianta l'altra e allora chi viene piantato DEVE condurre tutta la vita in castità. Et voilà! Ciò che prima Dio aveva proclamato vocazione matrimoniale, ora lo stesso Dio proclama vocazione monastica! Ce n'è di materia per il dr.Freud, non v'è dubbio.
Naturalmente se la moglie picchiata di cui sopra avrà l'ardire di risposarsi sarà privata dei sacramenti (e con loro della salvezza, probabilmente) a vita, come dire: cornuta e mazziata, alla faccia della misericordia di Dio, Dio amore, e menate varie che si dicono all'occorrenza per acchiappare clienti.
Ma il diritto canonico offre una scappatoia (non parlo di ungere una certa ruota perché sarebbe scontato): la moglie picchiata può uccidere il marito e prontamente pentirsi. Se sarà sufficientemente scaltra da non farsi beccare potrà SIA risposarsi, SIA essere ammessa ai sacramenti. E se non andrà neanche questo secondo matrimonio, potrà ripetere la prassi un numero indefinito di volte. Questo sì che rappresenta l'amore di Dio.
Kyrie, eleison.
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