...Ma io ci andrei piano con affermazioni assolute e gratuite come quelle che hai riportato nel tuo ultimo intervento che rasentano l'arroganza e la supposizione arrivando a dare valutazioni in modo affrettato e non troppo allusivo circa la mia capacità (o meno, secondo la tua personale ed opinabile opinione) di cogliere "la sottigliezza" del tuo ragionamento. Magari non ti passa neppure per la mente che TU puoi essere stato poco chiaro e suscettibile di essere frainteso...o credi che ciò sia impossibile per uno che si qualidica come "tomista" (che non è affatto sinonimo di infallibilità o di perfezione).
Forse dovrei ricordarti le parole di papa Benedetto XVI che proprio domenica ricordava che quando l'umiltà cede il posto all'arroganza (anche nei rapporti interpersonali) la Chiesa rischia la sua caricatura?
L'amore sottintende una relazione; amare ciò che si fa, vero, ma non si dimentichi di amare anche coloro con cui ci si rapporta e si interagisce. Infatti Gesù specifica agli apostoli il tipo di amore a cui riferirsi e da mettere in pratica, cioè:
di amarsi gli uni gli altri come lui li aveva amati
Semmai, il mio intervento può collocarsi come ulteriore spunto ad allargare gli orizzonti sul concetto in questione o in caso di qualche dubbio (ma vedo che tu non ne hai alcuno...beato te!), avresti potuto (ovviamente, è pura formalità) chiedermi lumi sul senso del mio scritto (magari ero io a non essere stato chiaro) pur sempre nei modi e nelle forme che sono ispirate ad un'autentica fraternità che, nel caso specifico, mi sembra essere latitante ed alquanto evanescente...
Un fraterno saluto.
Freddie
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Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.