Infatti, si tratta di due cose diverse, con cause diverse, anche se possono avere lo stesso effetto.
Non me ne volere, Gabriella, ma questo è il tipico andazzo che prende l'argomento, quando non si vuole uscire dal "politically correct".
Ricordo che lo stupratore della ragazzina di Bologna è un clandestino, che doveva stare chiuso in qualche carcere o espulso per un precedente reato, e invece si trovava a circolare liberamente.
Delle baraccopoli di zingari nel cuore di Roma ho già detto. Ce ne stanno non solo nelle periferie, ma anche in pieno centro sul lungotevere...
Nella migliore delle ipotesi, c'è lassismo e indulgenza. Al mio paese d'origine, dove ho rischiato di prendere una sassata in testa, passando col treno in mezzo a un accampamento di zingari, costoro hanno avuto assegnate per un certo periodo diverse palazzine di case popolari, che poi hanno lasciato semidistrutte, ed ora sono ospitati in un accampamento in cui godono gratuitamente di vari servizi ed elettricità.
Tutto è loro dovuto, e si aspetta lo stupro per muoversi...
Poi c'è anche l'aspetto ideologico. In Italia nel passato governo c'era qualcuno, ora scomparso dal parlamento, che pensava di affrontare l'emergenza concedendo loro la cittadinanza italiana dopo 5 anni. Non che ora sia meglio, almeno nei fatti...
Allora, o si fa qualcosa di concreto, o si continua a parlare di aria fritta.
[Modificato da Al Nair 16/02/2009 12:56]