Qualche anno fa una cara amica cadde in una forte depressione. Questo grazie ai cosiddetti “pastori” della sua congregazione. Che usavano ogni opportunità per farle saltare i nervi. La povera sorella non riuscì più a vivere serenamente. Andò in casa di cura dove ricevette l’aiuto anche di una psicologa. Nel cercare di scoprire il motivo della sua depressione le domande erano varie.
Non so: Ti senti amata da tuo marito?
Ti senti appagata nella vita di madre e moglie?
Hai un buon rapporto con i parenti acquisiti di tuo marito?
Il tuo lavoro lo consideri stressante, o ne sei compiaciuta? ecc.ecc.
Finche non toccarono l’argomento fede brancolavano nel buio totale.
La sorella si vergognava a parlare male dell’organizzazione. Perché pensava che fossero alcuni uomini che biasimavano il nome di Dio.
La dottoressa le rivelo che nella sua carriera ha conosciuto molte pazienti tdg. Cadute in depressione per motivi di violazione della propria prayvasi nel lambito religioso. Le disse testualmente che lei era la prima paziente che non parlava male dell’organizzazione dei tdg. Nonostante il male ricevuto. La sorella si limitava a inferire solo sugli anziani della sua congregazione. Rimase stupefatta scoprendo che anche altri avevano vissuto questa triste esperienza.
Oggi lontano da tutti i tdg, sta bene.
Brian