10/12/2008 22:10 |
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| Registrato il: 10/09/2007
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La gerarchia cattolica, non vuole questo inserito nel testo:
"Esortiamo gli Stati ad assicurare che le violazioni dei diritti umani legate all’ orientamento sessuale o all’identità di genere siano investigate e che gli autori siano perseguiti e tenuti a renderne conto in termini giudiziari;"
"Avvenire" organo della Conferenza Episcopale Italiana, di martedì 2 dicembre a pag 13, spiega benissimo la posizione della Santa Sede.
"Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di Paesi, si chiede agli Stati e ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tenere conto che se adottate creeranno nuove e implacabili discriminazioni.
Un esempio? Gli Stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatto oggetto di pressioni."
"Avvenire" si lamenta dei soliti attacchi anti-clericali. Proprio come fanno alcuni "clericali" del Forum.
Intanto nella proposta francese non si parla di "matrimoni" tra omosessuali, e al momento nessuno mette alla gogna i paesi che non riconoscono questo vincolo matrimoniale.
Mentre la proposta francese vuole mettere in evidenza che in otre 90 paesi del mondo, con seggi all'ONU, l'omosessualità è punita con la pena di morte, il carcere, e la fustigazione.
Questo è il vero problema, e che la sua risoluzione è osteggiata dalla Santa Sede per timore che "POI" sugli Stati che non riconoscono tali unioni, vengano fatti oggetto di pressioni.
Nel frattempo "ORA" in 90 paesi si muore, si va in galera si viene fustigato
Saluti
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