Vaticano contro Onu sugli omosessuali

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elghorn84
00lunedì 1 dicembre 2008 15:03
La cosa fastidiosa è come giustificano questo no. Cioè non si sa, un'accozzaglia di parole senza senso. Lo dicessero subito: gli omosessuali sono persone di serie B, e si fa prima.



www.corriere.it/cronache/08_dicembre_01/vaticano_omosessualita_aborto_d7ed9566-bfae-11dd-a787-00144f02aa...

CITTA' DEL VATICANO - L’osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, monsignor Celestino Migliore, boccia il progetto di dichiarazione che la Francia intende presentare a nome dell’Unione europea all’Onu per la depenalizzazione universale dell’omosessualità. «Tutto ciò che va in favore del rispetto e della tutela delle persone fa parte del nostro patrimonio umano e spirituale», afferma il vescovo in un’intervista all’agenzia stampa francese "I.Media". «Il catechismo della Chiesa cattolica, dice, e non da oggi, che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione. Ma qui, la questione è un`altra». «Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi - afferma mons. Migliore - si chiede agli Stati e ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni. Per esempio, gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni».

ABORTO DIRITTO UNIVERSALE? BARBARIE - Mons Migliore si è anche detto «indignato e rattristato» dal progetto di introdurre l’aborto tra i diritti umani promosso da alcune associazioni sempre all’Assemblea generale dell’Onu. L’iniziativa "rappresenta l’introduzione del principio homo homini lupus, l’uomo diventa un lupo per i suoi simili», afferma il presule. «Questa è la barbarie moderna che, dal di dentro, ci porta a smantellare le nostre società».
Vecchia Marziana
00lunedì 1 dicembre 2008 16:05
Non penso che l'intendimento sia quello di stabilire una classifica in base alla sessualità.
L'articolo è molto stringato, ma mi par di capire che si riferisca al matrimonio omosessuale.
L'osservatore della Santa Sede, semplicemente, fa notare che, essendo il matrimonio un sacramento basato sui seguenti principi, non possa essere celebrato fra persone dello stesso sesso:
ARTICOLO 7
IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO

1601 « Il patto matrimoniale con cui l'uomo e la donna stabiliscono tra loro la comunità di tutta la vita, per sua natura ordinata al bene dei coniugi e alla procreazione e educazione della prole, tra i battezzati è stato elevato da Cristo Signore alla dignità di sacramento ».

E' un dovere della Chiesa Cattolica far presente il suo pensiero, che questo, poi, abbia valenza di veto in sede politica, è tutto da verificare.

Nonna Pina


edinz
00lunedì 1 dicembre 2008 17:40
Re:
Vecchia Marziana, 01/12/2008 16.05:



L'osservatore della Santa Sede, semplicemente, fa notare che, essendo il matrimonio un sacramento basato sui seguenti principi, non possa essere celebrato fra persone dello stesso sesso:
ARTICOLO 7
IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO






Questo riguarda il diritto canonico; la Chiesa, se lo ritiene, può continuare a discriminare gli omosessuali, così come discrimina la donna peraltro. Lo Stato laico invece no, non se lo dovrebbe permettere. Un'unione civile, dovrebbe prescindere dal sesso dei due componenti perché non lede libertà e diritti di altri.


elghorn84
00lunedì 1 dicembre 2008 17:45
Re:
Vecchia Marziana, 01/12/2008 16.05:

Non penso che l'intendimento sia quello di stabilire una classifica in base alla sessualità.
L'articolo è molto stringato, ma mi par di capire che si riferisca al matrimonio omosessuale.
L'osservatore della Santa Sede, semplicemente, fa notare che, essendo il matrimonio un sacramento basato sui seguenti principi, non possa essere celebrato fra persone dello stesso sesso:
ARTICOLO 7
IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO

1601 « Il patto matrimoniale con cui l'uomo e la donna stabiliscono tra loro la comunità di tutta la vita, per sua natura ordinata al bene dei coniugi e alla procreazione e educazione della prole, tra i battezzati è stato elevato da Cristo Signore alla dignità di sacramento ».

E' un dovere della Chiesa Cattolica far presente il suo pensiero, che questo, poi, abbia valenza di veto in sede politica, è tutto da verificare.

Nonna Pina






Vorrei ricordare che qui si sta parlando di depenalizzare l'omosessualità, che in molti paesi del mondo è punibile con la morte o comunque come reato.
La Chiesa, quindi, dice no: che continuino pure ad ammazzarli e/o discriminarli.
Molto cristiano, direi. Come sempre, del resto. Il Vaticano ci dà sempre l'esempio.

PS Ovviamente tralasciamo "che coerenza!", visto che di sacerdoti gay non ce ne sono pochi in giro.
Vecchia Marziana
00lunedì 1 dicembre 2008 18:06
Vorrei ricordare che qui si sta parlando di depenalizzare l'omosessualità, che in molti paesi del mondo è punibile con la morte o comunque come reato

Sei certo che l'argomento sia questo?
Ho trovato in rete questa intervista a mons. Migliore e non mi sembra proprio che approvi la pena di morte.

www.oecumene.radiovaticana.org/IT1/Articolo.asp?c=164892
Nonna Pina
Polymetis
00lunedì 1 dicembre 2008 19:24
Non ho capito esattamente il tema dell'articolo. Prima si parla di un dichiarazione per depenalizzare l'omosessualità, cosa contro cui la Chiesa non avrebbe nulla da obiettare, mentre nelle parole del vescovo c'è scritto che questa dichiarazione renderebbe "discriminatorio" non celebrare matrimoni gay. Ergo un argomento molto diverso: bisognerebbe leggere bene questa dichiarazione e capire esattamente cosa vuole. Se vuole solo la depenalizzazione dell'omosessualità, ovviamente è da sostenere. Quanto ai matrimoni gay, la posizione della Chiesa è che l'impossibilità di un matrimonio gay non abbia nulla a che fare con la religione, bensì con l'incompatibilità stessa del concetto di matrimonio con l'omosessualità. "Matrimonio gay" è un'espressione sensata quanto "cerchio quadrato": il soggetto e il predicato si contraddicono nell'arco di due parole. Perché? Perché come dice la parola stessa, cioè "matrimonio" (dal lat. mater), il matrimonio è quell'istituzione in cui si manda avanti la società. Esiste ed è stato creato per questo. Se lo Stato dà dei vantaggi alle coppie sposate non è certo perché si amino, anzi l'amore tra i due coniugi è del tutto irrilevante per lo Stato. Se la società dà delle agevolazioni a questa forma di convivenza è perché questa coppia, a differenza di quella gay, dà qualcosa alla società, cioè la fa continuare, facendo figli. E' il motivo per cui un matrimonio in cui si sceglie di non avere figli è deficitario.
Agabo
00martedì 2 dicembre 2008 08:22
Re:
Polymetis, 01/12/2008 19.24:

Non ho capito esattamente il tema dell'articolo. Prima si parla di un dichiarazione per depenalizzare l'omosessualità, cosa contro cui la Chiesa non avrebbe nulla da obiettare, mentre nelle parole del vescovo c'è scritto che questa dichiarazione renderebbe "discriminatorio" non celebrare matrimoni gay. Ergo un argomento molto diverso: bisognerebbe leggere bene questa dichiarazione e capire esattamente cosa vuole. Se vuole solo la depenalizzazione dell'omosessualità, ovviamente è da sostenere. Quanto ai matrimoni gay, la posizione della Chiesa è che l'impossibilità di un matrimonio gay non abbia nulla a che fare con la religione, bensì con l'incompatibilità stessa del concetto di matrimonio con l'omosessualità. "Matrimonio gay" è un'espressione sensata quanto "cerchio quadrato": il soggetto e il predicato si contraddicono nell'arco di due parole. Perché? Perché come dice la parola stessa, cioè "matrimonio" (dal lat. mater), il matrimonio è quell'istituzione in cui si manda avanti la società. Esiste ed è stato creato per questo. Se lo Stato dà dei vantaggi alle coppie sposate non è certo perché si amino, anzi l'amore tra i due coniugi è del tutto irrilevante per lo Stato. Se la società dà delle agevolazioni a questa forma di convivenza è perché questa coppia, a differenza di quella gay, dà qualcosa alla società, cioè la fa continuare, facendo figli. E' il motivo per cui un matrimonio in cui si sceglie di non avere figli è deficitario.



Noto con disappunto che il "berlusconismo" fa rima con "proselitismo". A meno che tutti i giornalisti, italiani e non, abbiano preso una cantonata (da qui il mio richiamo al "berlusconismo"), la stampa afferma che il Vaticano è contro la penalizzazione dell'omosessualità. Poi c'è il Rocco Buttiglione di turno che, in un articolo de "La Stampa" di oggi (http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200812articoli/38707girata.asp) dice la sua fesseria, come se a interpretare le sempre ed eterne ambigue parole vaticanesche fosse stato chiamato proprio lui.

Se il Vaticano non ha inteso dire che, potenzialmente, gli omosessuali rischiano tutti la galera e la pena di morte, avvallando i barbari e ipocriti costumi di certi paesi musulmani, perchè non lo dice a chiare lettere? Possibile che si debba sempre cercare di "indovinare" quello che significano veramente le parole del papa?

Agabo.

www.testimonigeova.com

www.sessantottino.altervista.org/ (Vota il sito)



"Beati coloro che sanno ridere di se stessi perchè non smettono di divertirsi."



Vazda Vjeran
00martedì 2 dicembre 2008 09:45
Re:
Vecchia Marziana, 01/12/2008 18.06:

Vorrei ricordare che qui si sta parlando di depenalizzare l'omosessualità, che in molti paesi del mondo è punibile con la morte o comunque come reato

Sei certo che l'argomento sia questo?
Ho trovato in rete questa intervista a mons. Migliore e non mi sembra proprio che approvi la pena di morte.

www.oecumene.radiovaticana.org/IT1/Articolo.asp?c=164892
Nonna Pina

l'intera discussione, dai giornali ai vari forums, è demente. Basta connettere i neuroni per capire che quello che preoccupa il vaticano è l'utilizzo surrettizio di una tale norma. Ovvero tale norma non viene introdotta per salvare gli omosessuali dalla pena di morte, cosa già prevista dagli statuti e dai documenti ONU, e sulla quale la Chiesa concorda in ogni suo documento (per cui è davvero ridicolo pensare che su questo la Chiesa da un giorno all'altro si contraddica in maniera così assurda) ma per portare avanti l'ideologia, molto presente all'interno delle varie lobbies che operano all'interno del palazzo di vetro, per cui la sessualità dipende semplicemente dalla cultura per cui maschio femmina etero omo trans ecc. non hanno più significato, ognuno sceglie di essere ciò che è e tutto è uguale a tutto, per cui ogni norma che non recepisce tale ideologia verrebbe dichiarata contraria ai diritti umani. A questa livellazione programmatica e ideologica della sessualità umana il vaticano si oppone. Tutto qui.
Nessun cattolico, e tantomeno le gerarchie, può essere favorevole alla pena di morte per gli omosessuali, trans, apostati, presunti blasfemi, ecc. ecc. Ma questo fa parte del generico diritto alla vita di ogni essere umano e della sua libertà di espressione, sessuale e religiosa, civile e politica. Ma l'oggetto del contendere è altro.


elghorn84
00martedì 2 dicembre 2008 10:16
Come al solito arrivano i traduttori del pensiero cattolico che deviano il senso di quanto detto dal Vaticano, cercando di portare l'acqua al mulino di piazza San Pietro.

"Repubblica" di oggi riassume tutto nel titolo di prima pagina

IL VATICANO ALL'ONU: L'OMOSESSUALITA' RESTI REATO

Il resto sono chiacchiere.
peraskov
00martedì 2 dicembre 2008 14:08

Come al solito arrivano i traduttori del pensiero cattolico che deviano il senso di quanto detto dal Vaticano, cercando di portare l'acqua al mulino di piazza San Pietro.

"Repubblica" di oggi riassume tutto nel titolo di prima pagina

IL VATICANO ALL'ONU: L'OMOSESSUALITA' RESTI REATO

Il resto sono chiacchiere.


Tu l'hai letta la dichiarazione del rappresentante del Vaticano o ti fidi ciecamente di Repubblica e condanni senza neanche leggere?
A proposito della onestà intellettuale di Repubblica ricordo che, meno di un anno fa, uscì con un articolo in bell'evidenza sul fatto che la Chiesa Cattolica non diceva come avesse utilizzato l'8 per mille.
Avvenire rispose invitando l'autore del servizio a leggere almeno il suo stesso giornale, poichè proprio in quel giorno c'era una pagina interna dove la CEI spiegava esattamente come erano stati usati quei soldi! Bene, non si sono neanche sentiti in dovere di fare un passo indietro e chiedere scusa ai propri lettori! Silenzio totale.

In quanto alla proposta presentata dalla Francia so che è stata votata da meno di 50 membri ONU, mentre più di 150 hanno votato contro.
Saranno tutti medioevali?
Prima quindi cerchiamo di avere almeno la correttezza di andare a leggerci ciò che è stato scritto, poi potremo parlare sapendo di ciò che parliamo.
elghorn84
00martedì 2 dicembre 2008 14:40
Re:

Tu l'hai letta la dichiarazione del rappresentante del Vaticano o ti fidi ciecamente di Repubblica e condanni senza neanche leggere?
A



Carissimo,
dei giri di parole del prelato mi interessa ben poco: hanno chiesto o no all'Onu di non depenalizzare l'omosessualità? Sì, lo hanno richiesto. Fine della discussione. Il resto sono le solite argomentazioni fuorvianti per celare il loro razzismo.




(ho modificato la struttura... attento quando quoti -mario-)
Agabo
00martedì 2 dicembre 2008 16:03
Re: Re:
elghorn84, 02/12/2008 14.40:


Tu l'hai letta la dichiarazione del rappresentante del Vaticano o ti fidi ciecamente di Repubblica e condanni senza neanche leggere?
A



Carissimo,
dei giri di parole del prelato mi interessa ben poco: hanno chiesto o no all'Onu di non depenalizzare l'omosessualità? Sì, lo hanno richiesto. Fine della discussione. Il resto sono le solite argomentazioni fuorvianti per celare il loro razzismo.




(ho modificato la struttura... attento quando quoti -mario-)



L'hanno chiesta eccome! E questo dà fastidio anche a molti cittadini europei cattolici.

Agabo.




Polymetis
00martedì 2 dicembre 2008 16:40
Io non leggo in quella dichiarazione alcunché che possa far pensare al fatto che il Vaticano non voglia la depenalizzazione dell'omosessualità, quello che preoccupa le gerarchie è che il testo sia formulato in modo tale che i gay siano inquadrati come categoria da non discriminare sotto qualunque aspetto, ivi comprese le leggi sul matrimonio.
Il magistero ha già espresso la sua posizione sulle persone omosessuali con un documento della Congregazione per la Dottrina della Fede, dove si dice, tra l'altro:


10. Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei pastori della Chiesa, ovunque si verifichino. Essi rivelano una mancanza di rispetto per gli altri, lesiva dei principi elementari su cui si basa una sana convivenza civile. La dignità propria di ogni persona dev’essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazione" (Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera ai vescovi della Chiesa cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali, del 1°-10-1986)



Questa è la posizione ufficiale del magistero: gli omosessuali, come qualunque individuo, non vanno maltrattati, me neppure deve esistere una legislazione che protegga dei diritti come quello al matrimonio che, per il magistero, sono inesistenti.
peraskov
00martedì 2 dicembre 2008 19:02

Tu l'hai letta la dichiarazione del rappresentante del Vaticano o ti fidi ciecamente di Repubblica e condanni senza neanche leggere?
________________________________________


Carissimo,
dei giri di parole del prelato mi interessa ben poco: hanno chiesto o no all'Onu di non depenalizzare l'omosessualità? Sì, lo hanno richiesto. Fine della discussione. Il resto sono le solite argomentazioni fuorvianti per celare il loro razzismo.


Bravo, straordinaria coerenza: condanni i giri di parole dei prelati ma ti interessa ben poco cosa dicano.
Dovresti leggere Sturmtruppen: l’articolo 33 recita “chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalla guerra, ma chi chiede di essere esentato dalla guerra non è pazzo”.

Comunque sei molto disinformato e ciononostante sputi sentenze con una certa facilità. Ti riporto io le parole testuali dell’arcivescovo Celestino Migliore sull’argomento “Il Catechismo della Chiesa Cattolica dice, e non da oggi, che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione”. Quindi nessun divieto alla “depenalizzazione della omosessualità”.
E Padre Lombardi, della sala stampa vaticana ha precisato ulteriormente:

Ovviamente nessuno vuole difendere la pena di morte per gli omosessuali, come qualcuno vorrebbe far credere. I noti principi del rispetto dei diritti fondamentali della persona e del rifiuto di ogni ingiusta discriminazione, che sono sanciti a chiare lettere nello stesso catechismo della chiesa cattolica, escludono evidentemente, non solo la pena di morte, ma tutte le legislazioni penali violente o discriminatorie nei confronti degli omosessuali. Ma qui si tratta di altro, non solo di “depenalizzare l’omosessualità”, come è stato scritto, ma di introdurre una dichiarazione di valore politico che si può riflettere in meccanismi di controllo in forza dei quali ogni norma (non solo legale, ma anche relativa alla vita di gruppi sociali o religiosi) che non ponga esattamente sullo stesso piano ogni orientamento sessuale, può venire considerata contraria al rispetto dei diritti dell’uomo. Ciò può diventare chiaramente strumento di pressione o discriminazione nei confronti di chi, solo per fare un esempio molto chiaro, considera il matrimonio fra l’uomo e la donna la forma fondamentale e originaria della vita sociale e come tale da privilegiare


Quindi non è contro la depenalizzazione dell’omosessualità che ha parlato il rappresentante del Vaticano, ma contro quella specifica mozione. Ma nel frattempo giornali abituati a tutte le scorrettezze contro la chiesa cattolica hanno messo titoloni in chiara malafede, sicuri che di beccaccioni ne troveranno sempre. Poi per smentire o precisare ci sarà sempre modo con qualche righina in quinta-sesta pagina.

L'hanno chiesta eccome! E questo dà fastidio anche a molti cittadini europei cattolici.

Agabo.


Vedi sopra, ma con una aggravante.
predestinato74
00martedì 2 dicembre 2008 20:08
per maggiore chiarezza:

La Santa Sede contro l'ingiusta discriminazione degli omosessuali


Spiegazione del portavoce vaticano

CITTA' DEL VATICANO, martedì, 2 dicembre 2008 (ZENIT.org).- La Santa Sede è contraria alle ingiuste discriminazioni contro gli omosessuali, ha spiegato il portavoce vaticano di fronte alle interpretazioni di alcuni mezzi di comunicazione.

Padre Federico Lombardi S.I. ha emesso una dichiarazione in cui commenta l'opposizione espressa in un'intervista dall'Arcivescovo Celestino Migliore, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a New York, alla proposta presentata dalla Francia di approvare la depenalizzazione universale dell'omosessualità, che potrebbe includere allo stesso tempo l'imposizione del matrimonio omosessuale.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede ha dichiarato: "Nessuno vuole difendere la pena di morte per gli omosessuali, come qualcuno vorrebbe far credere".

"I noti principi del rispetto dei diritti fondamentali della persona e del rifiuto di ogni ingiusta discriminazione - che sono sanciti a chiare lettere nello stesso Catechismo della Chiesa cattolica - escludono evidentemente non solo la pena di morte, ma tutte le legislazioni penali violente o discriminatorie nei confronti degli omosessuali".

Il numero 2358 del Catechismo della Chiesa cattolica afferma: "Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova".

"Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione", aggiunge il Catechismo.

Secondo il portavoce vaticano, la proposta francese non solo cerca di "depenalizzare l'omosessualità", "ma di introdurre una dichiarazione di valore politico che si può riflettere in meccanismi di controllo in forza dei quali ogni norma (non solo legale, ma anche relativa alla vita di gruppi sociali o religiosi) che non ponga esattamente sullo stesso piano ogni orientamento sessuale può venire considerata contraria al rispetto dei diritti dell'uomo".

"Ciò può diventare chiaramente strumento di pressione o discriminazione nei confronti di chi - solo per fare un esempio molto chiaro - considera il matrimonio fra uomo e donna la forma fondamentale e originaria della vita sociale e come tale da privilegiare", ha spiegato padre Lombardi.

"Non per nulla meno di 50 stati membri delle Nazioni Unite hanno aderito alla proposta in questione, mentre più di 150 non vi hanno aderito - ha concluso -. La Santa Sede non è sola".


www.zenit.org/rssitalian-16365


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tutta questa vicenda a me sembra la dimostrazione di come un pregiudizio (anticlericale) possa storpiare ciò che la parte "detestata" dice.

ma è naturale, capita anche quando una persona ci è antipatica, se pure dicesse qualcosa di vero, verrebbe spontaneo considerarla negativamente. Ovviamente agli utenti di questo forum non capita, qui siamo "il meglio del genere umano".

ma nella vita di tutti i giorni capita. [SM=x570866]
Agabo
00martedì 2 dicembre 2008 20:37
Re:
Polymetis, 02/12/2008 16.40:

Io non leggo in quella dichiarazione alcunché che possa far pensare al fatto che il Vaticano non voglia la depenalizzazione dell'omosessualità, quello che preoccupa le gerarchie è che il testo sia formulato in modo tale che i gay siano inquadrati come categoria da non discriminare sotto qualunque aspetto, ivi comprese le leggi sul matrimonio.
Il magistero ha già espresso la sua posizione sulle persone omosessuali con un documento della Congregazione per la Dottrina della Fede, dove si dice, tra l'altro:


10. Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei pastori della Chiesa, ovunque si verifichino. Essi rivelano una mancanza di rispetto per gli altri, lesiva dei principi elementari su cui si basa una sana convivenza civile. La dignità propria di ogni persona dev’essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazione" (Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera ai vescovi della Chiesa cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali, del 1°-10-1986)



Questa è la posizione ufficiale del magistero: gli omosessuali, come qualunque individuo, non vanno maltrattati, me neppure deve esistere una legislazione che protegga dei diritti come quello al matrimonio che, per il magistero, sono inesistenti.




"Questa è la posizione ufficiale del magistero"
Bene, adesso mostraci come si armonizza con la richiesta di non depenalizzare l'omosessualità.

Dato, comunque, che v'è stata una "correzione" dopo la bufera scatenata dalle iniziali esternazioni è logico desumere che la cantonata vaticana c'è stata.
Resta ancora da chiarire anche l'aspetto dell'"incapacità" di massa del giornalismo di comprendere le dichiarazioni ufficiali della Chiesa ...

Agabo.
predestinato74
00martedì 2 dicembre 2008 21:16
Re: Re:
Agabo, 02/12/2008 20.37:




"Questa è la posizione ufficiale del magistero"
Bene, adesso mostraci come si armonizza con la richiesta di non depenalizzare l'omosessualità.

Dato, comunque, che v'è stata una "correzione" dopo la bufera scatenata dalle iniziali esternazioni è logico desumere che la cantonata vaticana c'è stata.
Resta ancora da chiarire anche l'aspetto dell'"incapacità" di massa del giornalismo di comprendere le dichiarazioni ufficiali della Chiesa ...

Agabo.



strano, la "correzione" non la vedo perchè da subito il presule in questione disse:

«Tutto ciò che va in favore del rispetto e della tutela delle persone fa parte del nostro patrimonio umano e spirituale»,
«Il catechismo della Chiesa cattolica, dice, e non da oggi, che nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione. Ma qui, la questione è un`altra».


sono parole sue dette fin dall'inizio, non aggiunte "a frittata fatta".
Il motivo della contrarietà a questa legge l'ha spiegata bene, in quanto teme che diventi il cavallo di Troia per imporre a tutti gli stati di mettere sullo stesso livello legislativo, la famiglia tradizionale e quella omosessuale.
Si potrà criticare questa eccessiva prudenza o timore, ma questo è il motivo.
Agabo
00mercoledì 3 dicembre 2008 09:24
«Nessuno vuole difendere la pena di morte per i gay», ha precisato in serata padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano, sottolineando tuttavia che nel no alla proposta francese all’Onu per depenalizzare l’omosessualità la Santa Sede «non è sola: meno di 50 membri delle Nazioni Unite hanno aderito» all’iniziativa.(...)A dare una spiegazione delle parole di mons. Migliore, è intervenuto in serata Rocco Buttiglione, presidente dell’Udc. «Non mi risulta che la Chiesa Cattolica sia contraria alla depenalizzazione del reato di omosessualità», ha osservato. Ciò a cui la Chiesa «si oppone è una iniziativa di alcuni stati europei (o forse della burocrazia di Bruxelles) che vuole definire per gli omosessuali uno status privilegiato», ha spiegato.

Tratto da:

www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200812articoli/38707gi...

Quel " ...ha precisato in serata padre Federico Lombardi" significa che la "precisazione" è giunta DOPO le polemiche scatenate dalle esternazioni vaticane.
L'intervento di Buttiglione, poi, è semplicemente ridicolo, vista che egli teme uno "status privilegiato" per gli omosessuali che, al momento, sono ancora sotto il peso di leggi discriminatorie al pari di chi commette atti delittuosi contro l'umanità!

Agabo.

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"Beati coloro che sanno ridere di se stessi perchè non smettono di divertirsi."

Agabo.
predestinato74
00mercoledì 3 dicembre 2008 09:40

Agabo: Quel " ...ha precisato in serata padre Federico Lombardi" significa che la "precisazione" è giunta DOPO le polemiche scatenate dalle esternazioni vaticane.



una supposizione contraddetta dai fatti, leggiti le prime notizie uscite sul caso!
Ma ovviamente, essendo io di parte, non posso che arrampicarmi sugli specchi (sai potrebbero mettermi al rogo [SM=x570867] )
Polymetis
00mercoledì 3 dicembre 2008 13:40

Bene, adesso mostraci come si armonizza con la richiesta di non depenalizzare l'omosessualità.



Questa richiesta non esiste, è frutto dell'incapacità dei giornalisti di capire. COme già detto l'ambasciatore Vaticano ha criticato solo ed esclusivamente questa proposta francese, qualora sia usata surrettiziamente per abolire de facto ogni "presunta" discriminazione contro i gay, cioè anche quelle in materia in matrimonio. Le parole dall'ambasciatore sono chiarissime. Il riferimento al Catechismo in cui si dice che gli omosessuali non vanno maltrattati non c'è solo nella precisazione di Lombardo ma anche nella dichiarazione di Celestino Migliore, puoi leggerla tu stesso nel primo post di questa discussione.

"Quel " ...ha precisato in serata padre Federico Lombardi" significa che la "precisazione" è giunta DOPO le polemiche scatenate dalle esternazioni vaticane."

Testo che non conteneva alcunché di ciò che alcuni vi hanno letto, stracciandosi le vesti.


"Dato, comunque, che v'è stata una "correzione" dopo la bufera scatenata dalle iniziali esternazioni è logico desumere che la cantonata vaticana c'è stata."


Non c'è stata alcuna correzione, c'è stata una spiegazione per coloro che avevano frainteso.

"Resta ancora da chiarire anche l'aspetto dell'"incapacità" di massa del giornalismo di comprendere le dichiarazioni ufficiali della Chiesa ..."

I giornalisti copiano le notizie delle agenzie e ci ricamano sopra. La loro incapacità di capire la teologia cattolica è ormai conclamata, e s'è vista in più di un'occasione. Per fare un esempio qualche mese fa in tutto il mondo i giornalisti hanno scritto cose tipo "Il Vaticano abolisce il limbo", dimostrando che non avevano capito nulla della notizia, e di non sapere un emerito nulla del mondo ecclesiastico. Ovviamente in tutti i forum della rete era rimbalzata la voce: "La Chiesa ha abolito il limbo...". Mani nei capelli...

Ad maiora
elghorn84
00mercoledì 3 dicembre 2008 14:05
Ragazzi, come al solito il Vaticano l'ha fatta di fuori dal vaso e poi visto il casino ha fatto marcia indietro.

Ripeto, e tralasciamo le "bellissime" ed ecumeniche parole dei prelati, la Chiesa si era opposta o no alla depenalizzazione? La risposta è SI'.
Poi perché e per come sono affari loro, fatto sta che SI SONO OPPOSTI.

E per me può bastare.

PS Immagino che tutta la stampa sia di stampo laicista e che questa storia sia tutta un complotto pluto-giudaico-massonico contro le gerarchie vaticane vero? Eh sì... come fare a non capirlo?
Polymetis
00mercoledì 3 dicembre 2008 14:44
"Ragazzi, come al solito il Vaticano l'ha fatta di fuori dal vaso e poi visto il casino ha fatto marcia indietro."

E rispetto a cosa ha fatto marcia indietro? Io vorrei tanto sapere dove nelle parole dell'ambasciatore hai scorto un'opposizione alle depenalizzazione, a me sembra che si siano opposti solo a questo particolare documnto per come è formulato.

"Ripeto, e tralasciamo le "bellissime" ed ecumeniche parole dei prelati, la Chiesa si era opposta o no alla depenalizzazione? La risposta è SI'."

No, la Chiesa non c'è opposta, né ora né mai, alla depenalizzazione, ma solo a questo particolare modo di raggiungerla. Si può essere d'accordo cui fini, ma non sui mezzi, se poi quei mezzi sono usati per portare anche altro.

Ad maiora
peraskov
00mercoledì 3 dicembre 2008 18:26

Ripeto, e tralasciamo le "bellissime" ed ecumeniche parole dei prelati, la Chiesa si era opposta o no alla depenalizzazione? La risposta è SI'.


Se dopo tutti questi post ancora non hai capito come stanno le cose, o non leggi niente di ciò che gli altri scrivono (ipotesi migliore) oppure, mi spiace dirlo, ma…… [SM=x570881]
Agabo
00giovedì 4 dicembre 2008 10:19
Scusate la polemica.

Aboliamo il giornalismo. [SM=g27816] [SM=g27832] Evviva Berlusconi! [SM=g1537154]

Agabo.
Vecchia Marziana
00giovedì 4 dicembre 2008 10:34
Aboliamo il giornalismo

Io direi piuttosto che i giornalisti dovrebbero, almeno ogni tanto, ricordarsi dell'etica.

Nonna Pina
Agabo
00giovedì 4 dicembre 2008 10:56
Re:
Vecchia Marziana, 04/12/2008 10.34:

Aboliamo il giornalismo

Io direi piuttosto che i giornalisti dovrebbero, almeno ogni tanto, ricordarsi dell'etica.

Nonna Pina



Quale etica? Che cosa c'entra l'etica con l'informazione?

Le leggi della Comunità Europea dovrebbero forse tener conto soltanto del pensiero dei cattolici (o dei cristiani, in generale) e prevaricare sui diritti umani, fino al punto di permettere che commettano dei crimini legalizzati?

Comunque, sull'"ignoranza" dei giornalisti, potete ancora ricredervi.

Leggete:

www.repubblica.it/2008/11/sezioni/esteri/benedetto-xvi-27/sitin-vaticano/sitin-vatic...

www.corriere.it/cronache/08_dicembre_03/gay_vaticano_proteste_d95d16e6-c12b-11dd-9466-00144f02aa...


www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200812articoli/38792gi...

Agabo. [SM=x570892]



elghorn84
00giovedì 4 dicembre 2008 11:02
No Agabo lascia perdere, siamo noi insieme a Corriere della Sera, Repubblica e la Stampa a non aver capito nulla.
Vecchia Marziana
00giovedì 4 dicembre 2008 11:47
Per etica intendo non fare titoli urlati che non ci azzeccano niente con il contenuto.
Poi, ognuno di noi tragga serenità da quanto pensa di aver capito.

Nonna Pina
predestinato74
00giovedì 4 dicembre 2008 14:22
Re:
Vecchia Marziana, 04/12/2008 11.47:

Per etica intendo non fare titoli urlati che non ci azzeccano niente con il contenuto.
Poi, ognuno di noi tragga serenità da quanto pensa di aver capito.

Nonna Pina




[SM=x570923]

sull'etica dei giornalisti e mezzi di informazione ne sappiamo qualcosa io e miei colleghi di una nota Clinica di Milano [SM=x570866]

ai mezzi di informazione interessa solo fare Audience anche a costo di calpestare la verità delle cose.
E' la dura legge della giungla, ahimè.

comportarsi secondo un'etica non significa inchinarsi ai malefici gerarchi della Chiesa, ma solo riportare con obiettività le notizie, senza aggiungere del proprio.
Ma siamo ancora lontani da un tale comportamento.
Polymetis
00giovedì 4 dicembre 2008 23:24
Non è questione di abolire o meno il giornalismo, è questione di far sì che i giornalisti scrivano di cose di cui sono competenti. L'articolo del Corriere riportato fa terminare giustamente l'articolo con una precisazione della Radio Vaticana che parla di disinformazione riguardo al modo in cui è stata trattata questa vicenda, perché l'ambasciatore non s'è espresso contro la depenalizzazione dell'omosessualità , bensì contro questo documento francese. Come già detto se ci si limiterà a dire che l'omosessualità va depenalizzata benissimo, basta che non si prosegua dicendo che ogni discriminazione è da abolire, compresa quella che vieta il matrimonio ai gay. E' questo quello che interessa al Vaticano. Si può essere d'accordo o meno, ma non pensare seriamente che qualcuno nelle alte sfere del clero voglia la pena di morte per gli omosessuali. Bisogna avere la vista veramente distorta dall'odio anticlericale per pensarlo, o essere veramente a digiuno di teologia cattolica.
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