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Correzione fraterna e perdono.

Ultimo Aggiornamento: 10/09/2008 00:30
07/09/2008 15:49
 
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Correzione fraterna.

Le letture proposte nella messa di oggi dalla Chiesa cattolica durante la Liturgia della Parola hanno come tema fondamentale quello della correzione fraterna e del perdono. Ho pensato di riportarle qui nel Forum perché, mentre oggi le ascoltavo durante la celebrazione, pensavo alla lettura a dir poco distorta che i TdG fanno di questi brani.


Mi fu rivolta questa parola del Signore:
«O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia.
Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te.
Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato».


Ez 33,1.7-9



Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge.
Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso».
La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.


Rm 13,8-10



In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».


Mt 18,15-20


Ed ecco l'omelia di Mons. Vincenzo Paglia (uno dei più noti biblisti italiani) del 04-09-2008


Se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa...

"Pieno compimento della legge è l'amore", scrive Paolo. È un'affermazione che va ben al di là della logica legalista che i farisei avevano imposto alla gente. L'apostolo, raccogliendo in sintesi l'insegnamento evangelico, invita ad allontanarsi da un atteggiamento moralistico rigido e angusto per assumere prospettive più larghe e più gioiose. E aggiunge: "Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole". C'è pertanto un debito che i cristiani hanno; ed è l'unico: l'amore vicendevole. A noi, liberati da ogni altro legame, resta quest'obbligo vincolante. Si potrebbe dire, in altre parole, che c'è un diritto del prossimo verso ognuno di noi, quello appunto all'amore, il diritto ad essere voluti bene. Questa decisa affermazione di Paolo si scontra con la nostra pervicace mentalità egoistica e ci richiama il debito dell'amore che è molto di più del semplice rispetto, che pure è già una conquista. Il Vangelo ricorda anche la correzione e il perdono fraterno che richiedono però grande attenzione e sensibilità. C'è, infatti, un modo di non dire le cose che non è rispetto, è anzi indifferenza. Ogni credente ha il dovere di aiutare il proprio fratello quando sbaglia, come anche ognuno ha il diritto ad essere perdonato. Purtroppo viviamo in una società che sempre più ignora il perdono, appunto perché non conosce il debito dell'amore. La Parola di Dio ci interroga profondamente. In un mondo sempre più interdipendente ma insieme concorrenziale occorre imparare che per essere veramente liberi e per costruire una società davvero umana, dobbiamo farci schiavi dell'amore l'uno per l'altro. L'utopia del rispetto integrale dei diritti di ciascun uomo e di ciascuna donna passa per l'assunzione da parte di tutti di un unico imprescindibile dovere: rispettare il diritto dell'altro ad essere amato. Questo diritto si intreccia con la fondazione di una convivenza umana pienamente liberata da tante minacce esterne e interne.

L'immagine perfetta di questa convivenza è data dall'unità dei discepoli che pregano insieme. "In verità vi dico: se due di voi si accorderanno per domandare qualcosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà". Anche queste sono parole molto impegnative. La concordia dei discepoli nel chiedere la stessa cosa, qualunque essa sia, vincola Dio stesso nel concederla. Dio dà agli uomini uniti in un'unica volontà un potere immenso. E se questo non accade dobbiamo interrogare il nostro modo di pregare, forse viziato in radice da individualismi e indifferenze. Se la nostra preghiera non sembra ottenere risposta è anche perché non ci siamo interrogati abbastanza sul nostro prossimo, su chi ha bisogno, su chi aspetta che qualcuno si ricordi di lui.


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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

07/09/2008 15:51
 
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Dato che ci sono, a commento di questi testi, inserisco anche un brano molto interessante di padre Raniero Cantalamessa (un nome, un programma):

La correzione non sia un atto di accusa

Nel Vangelo di questa domenica leggiamo: "In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: Se il tuo fratello commette una colpa, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato un fratello". Gesù parla di ogni colpa; non restringe il campo alla colpa commessa nei nostri confronti. In quest'ultimo caso infatti è praticamente impossibile distinguere se a muoverci è lo zelo per la verità, o se non è invece il nostro amor proprio ferito. In ogni caso, sarebbe più autodifesa che correzione fraterna. Quando la mancanza è nei nostri confronti, il primo dovere non è la correzione ma il perdono.

Perché Gesù dice: "ammoniscilo fra te e lui solo"? Anzitutto per rispetto al buon nome del fratello, alla sua dignità. La cosa peggiore sarebbe voler correggere un marito in presenza della moglie, o una moglie in presenza del marito, un padre davanti ai suoi figli, un maestro davanti agli scolari, o un superiore davanti ai sudditi. Cioè, alla presenza delle persone al cui rispetto e alla cui stima uno tiene di più. La cosa si trasforma immediatamente in un processo pubblico. Sarà ben difficile che la persona accetti di buon grado la correzione. Ne va della sua dignità.

Dice "fra te e lui solo" anche per dare la possibilità alla persona di potersi difendere e spiegare il proprio operato in tutta libertà. Molte volte infatti quello che a un osservatore esterno sembra una colpa, nelle intenzioni di chi l'ha commessa non lo è. Una franca spiegazione dissipa tanti malintesi. Ma questo non è più possibile quando la cosa è portata a conoscenza di molti.

Quando, per qualsiasi motivo, non è possibile correggere fraternamente, da solo a solo, la persona che ha sbagliato, c'è una cosa che bisogna assolutamente evitare di fare al suo posto, ed è di divulgare, senza necessità, la colpa del fratello, sparlare di lui o addirittura calunniarlo, dando per provato quello che non lo è, o esagerando la colpa. "Non sparlate gli uni degli altri", dice la Scrittura (Gc 4,11). Il pettegolezzo non è cosa meno brutta e riprovevole solo perché adesso gli si è cambiato il nome e oggi lo si chiama "gossip".

Una volta una donna andò a confessarsi da san Filippo Neri, accusandosi di aver sparlato di alcune persone. Il santo l'assolse, ma le diede una strana penitenza. Le disse di andare a casa, di prendere una gallina e di tornare da lui, spiumandola ben bene lungo la strada. Quando fu di nuovo davanti a lui, le disse: "Adesso torna a casa e raccogli una ad una le piume che hai lasciato cadere venendo qui". La donna gli fece osservare che era impossibile: il vento le aveva certamente disperse dappertutto nel frattempo. Ma qui l'aspettava san Filippo. "Vedi -le disse- come è impossibile raccogliere le piume, una volta sparse al vento, così è impossibile ritirare mormorazioni e calunnie una volta che sono uscite dalla bocca".

Tornando al tema della correzione, dobbiamo dire che non sempre dipende da noi il buon esito nel fare una correzione (nonostante le nostre migliori disposizioni, l'altro può non accettarla, irrigidirsi); in compenso dipende sempre ed esclusivamente da noi il buon esito nel... ricevere una correzione. Infatti la persona che "ha commesso una colpa" potrei benissimo essere io e il "correttore" essere l'altro: il marito, la moglie, l'amico, il confratello o il padre superiore.

Insomma, non esiste solo la correzione attiva, ma anche quella passiva; non solo il dovere di correggere, ma anche il dovere di lasciarsi correggere. Ed è qui anzi che si vede se uno è maturo abbastanza per correggere gli altri. Chi vuole correggere qualcuno deve anche essere pronto a farsi, a sua volta, correggere. Quando vedete una persona ricevere un'osservazione e la sentite rispondere con semplicità: "Hai ragione, grazie per avermelo fatto notare!", levatevi tanto di cappello: siete davanti a un vero uomo o a una vera donna.

L'insegnamento di Cristo sulla correzione fraterna dovrebbe sempre essere letto unitamente a ciò che egli dice in un'altra occasione: "Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo? Come puoi dire al fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo?" (Lc 6, 41 s.).

Quello che Gesù ci ha insegnato circa la correzione può essere molto utile anche nell'educazione dei figli. La correzione è uno dei doveri fondamentali del genitore. "Qual è il figlio che non è corretto dal padre?", dice la Scrittura (Eb 12,7); e ancora: "Raddrizza la pianticella finché è tenera, se non vuoi che cresca irrimediabilmente storta". La rinuncia totale a ogni forma di correzione è uno dei peggiori servizi che si possano rendere ai figli e purtroppo oggi è frequentissima.

Solo bisogna evitare che la correzione stessa si trasformi in un atto di accusa o in una critica. Nel correggere bisogna piuttosto circoscrivere la riprovazione all'errore commesso, non generalizzarla, riprovando in blocco tutta la persona e la sua condotta. Anzi, approfittare della correzione per mettere prima in luce tutto il bene che si riconosce nel ragazzo e come ci si aspetta da lui molto. In modo che la correzione appaia più un incoraggiamento che una squalifica. Era questo il metodo usato da S. Giovanni Bosco con i ragazzi.

Non è facile, nei singoli casi, capire se è meglio correggere o lasciar correre, parlare o tacere. Per questo è importante tener conto della regola d'oro, valida per tutti i casi, che l'Apostolo dà nella seconda lettura:"Non abbiate nessun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole… L'amore non fa nessun male al prossimo". Agostino ha sintetizzato tutto ciò nella massima "Ama e fa' ciò che vuoi". Bisogna assicurarsi anzitutto che ci sia nel cuore una fondamentale disposizione di accoglienza verso la persona. Dopo, qualsiasi cosa si deciderà di fare, sia correggere che tacere, sarà bene, perché l'amore "non fa mai male a nessuno".

Fonte: www.lachiesa.it/calendario/omelie/pages/Detailed/13553.html
[Modificato da Trianello 07/09/2008 15:52]

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)

07/09/2008 16:57
 
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NO invece per i tdg amare significa ammonire,riprendere,dissociare,allontanare,non salutare,emarginare,ecc.

SECONDO l'intendimento del cd,tutte queste azzioni servono a ristabilire la persona.
[SM=x570872] [SM=x570872] [SM=x570872] [SM=x570872] [SM=x570872]

MA il cd a mai pensato che il carattere di una persona,cambia da persona ha persona?
[SM=x570882] [SM=x570882] [SM=x570882] [SM=x570882]

GESU' disse che i 2 comandamenti piu' grandi sono:

AMARE DIO CON TUTTO IL CUORE,è DI AMARE IL PROSSIMO COME SE STESSI.

08/09/2008 16:05
 
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E' pur vero che anche tra i Cattolici, però...
Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.


Penso sia importante riflettere su questo passaggio ritenuto da molti, anche fra i cattolici, il passo su cui si fonda l’istituzione della scomunica. E’ pur vero che la Chiesa Cattolica ha l’autorità per stabilire chi sia in comunione oppure no con la Comunità dei Credenti (in verità si deve parlare più di ratifica, di un prendere atto da parte della Chiesa della decisione di chi, volontariamente, non intende seguirne gli insegnamenti, la guida), ma il brano citato ha un altro significato ben più profondo ed impegnativo per chi si dichiara discepolo di Gesù. Infatti, con l’indicazione di considerare pagano o pubblicano chi non ascolta i moniti della comunità il Maestro non intende sostenere che bisogna lasciare quest’ultimo “ai fatti propri” o disinteressarsi di lui oppure di tenerlo a distanza. Semmai, è l’esatto contrario; con questa frase Gesù ci dice di stare alle sue calcagna, di non mollarlo, di recuperarlo con tutti i mezzi ed azioni possibili così come ha fatto lui stesso (oltre tutto, si consideri il contesto in cui queste parole sono inserite; in particolare, i passi immediatamente precedenti e successivi). E come Gesù ha trattato pubblicani e pagani, nel Vangelo? Tra i primi, si è scelto addirittura un apostolo (Matteo); poi, c’è l’episodio di Zaccheo e la fantastica parabola che mette a confronto due diversi modi di pregare: quello del fariseo e quello del pubblicano. Il tutto, senza perdere di vista l’affermazione che i pubblicani, insieme alle prostitute, precederanno molti nel Regno dei Cieli!!! [SM=g27823]

I pagani, invece, sono stati i primi a cui Gesù si è rivolto all’inizio della sua vita pubblica, in Galilea; In diverse circostanze i pagani hanno dato prova di avere più fede degli stessi Israeliti: basti pensare al centurione romano il cui servo fu guarito; alla donna Cananea; a uno dei dieci lebbrosi (un Samaritano, un eretico) che tornò indietro per lodare Dio dopo la sua guarigione; alla Samaritana (eretica, anch’ella. Potremmo dire, un’apostata) a cui Gesù le rivelò i segreti del Regno; ai pagani il Signore pensò di inviare l’”Apostolo delle Genti”, Paolo perché annunciasse loro il Vangelo. Infine, per quanto mi ricordo, Gesù portò ad esempio un Samaritano, in una sua famosa parabola, quale campione di carità!!!... [SM=g1537154]

Alla luce di quanto ho scritto, si può dedurre che Gesù - lungi dal porre limiti o condizioni – vuole i suoi discepoli impegnati a 360 gradi nel perdonare e nel correggere con carità fraterna i fratelli (tutti, nella fede e non) che a causa delle debolezze umane inciampano lungo il cammino; così come si richiede la stessa carità nell’accettare la correzione che altri potranno impartire loro.

Un fraterno saluto. [SM=x570892]

Freddie
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Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.
[Modificato da !Freddie! 08/09/2008 16:27]
08/09/2008 16:32
 
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Re: RE
wolfstenio, 07/09/2008 16.57:

NO invece per i tdg amare significa ammonire,riprendere,dissociare,allontanare,non salutare,emarginare,ecc.

SECONDO l'intendimento del cd,tutte queste azzioni servono a ristabilire la persona.
[SM=x570872] [SM=x570872] [SM=x570872] [SM=x570872] [SM=x570872]







Scusate ma non mi sembra che la chiesa, i suoi rappresentanti e i cattolici più ferventi parlino in realità poi cosi tanto bene dei TdG. E non mi sembra neanche che i preti incoraggino i loro fedeli a parlare con i TdG che bussano alle loro porte, o sbaglio?
E cosa sono la quasi totalità dei TdG se non fuoriusciti o figli di fuoriusciti dalla religione cattolica di cui ora sono apostati (oppasitori)??
Scusate dov'è la differenza?

E poi, scusatemi ancora ma ... paragonare i TdG (con tutti i difetti che avranno) con la Chiesa cattolica... beh, mi sembra eccessivo!

Buona continuazione
08/09/2008 16:39
 
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Non si mischiano patate con cipolle (frase del mio prof. di matematica alle scuole medie)...

E poi, scusatemi ancora ma ... paragonare i TdG (con tutti i difetti che avranno) con la Chiesa cattolica... beh, mi sembra eccessivo!

Hai ragione, ne dovremmo riparlare tra 2000 anni, circa. [SM=g27823]

Ma se è vero che il buon giorno si vede dal mattino.... [SM=g27829]

Un fraterno saluto. [SM=x570892]

Freddie
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Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.

08/09/2008 16:49
 
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Re:
!Freddie!, 08/09/2008 16.39:



Hai ragione, ne dovremmo riparlare tra 2000 anni, circa. [SM=g27823]





Bella risposta, complimenti!
Temo però che dovremmo (per lo meno io e te) veramente riparlanne tra duemila anni. Sai, i discorsi a priori mi annoiano un pò.

E poi scusa, di nuovo: "non si mischiano le patate con le cipolle", era proprio quello che cercavo di dire. Non si analizza una religione (tra l'altro molti non la considerano neanche una religione ma una setta)di cento anni con una di duemila.

Hans
08/09/2008 17:18
 
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Dalla lettura di questi versetti si vede molto chiaramente come il cd cerchi di strumentalizzare certi passi della Bibbia per far sì che la congregazione perda i contatti con i fuori usciti e la possibilità di sapere come stanno veramente le cose.

Poi come dico sempre, alla Bibbia possiamo far dire tutto e il contrario di tutto. Ci sono passi che invece dicono di allontanare l'apostata e di impedire a questo stesso di non contaminare la comunità...
Quindi, secondo me, se vogliamo far capire quanto sia sbagliato isolare il peccatore alla maniera dei tdg, non avremmo di sicuro l'aiuto della Bibbia.

saluti
gandhi
08/09/2008 17:33
 
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Scusate ma non mi sembra che la chiesa, i suoi rappresentanti e i cattolici più ferventi parlino in realità poi cosi tanto bene dei TdG. E non mi sembra neanche che i preti incoraggino i loro fedeli a parlare con i TdG che bussano alle loro porte, o sbaglio?
E cosa sono la quasi totalità dei TdG se non fuoriusciti o figli di fuoriusciti dalla religione cattolica di cui ora sono apostati (oppasitori)??
Scusate dov'è la differenza?

E poi, scusatemi ancora ma ... paragonare i TdG (con tutti i difetti che avranno) con la Chiesa cattolica... beh, mi sembra eccessivo!

Buona continuazione
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MA dai stai scherzando? CHI a incominciato a fare allontanare i fedeli dalla religione cattolica?,chi a iniziato a dire che la falsa religione fosse la cristianita'iniziando dalla chiesa cattlica?,chi a iniziato l'apostasia dentro la chiesa cattolica? [SM=x570880] [SM=x570880]

DA RASSEL IN POI. DAL 1867 in poi questi uomini è donne anno divulgato per cosi' dire (bestemmie) contro la chiesa; è cosa potevano aspettarsi i tdg,una stretta di mano?

E vero la chiesa a molti difetti come pure i tdg, ma questo e un problema dei tdg,visto che quando sbagliano loro sono imperfetti,
mentre se sbaglia la cristianita',e opera del diavolo. [SM=g1543902]


08/09/2008 17:51
 
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Per capirci...

Non si analizza una religione (tra l'altro molti non la considerano neanche una religione ma una setta)di cento anni con una di duemila.


E cosa sono la quasi totalità dei TdG se non fuoriusciti o figli di fuoriusciti dalla religione cattolica di cui ora sono apostati (oppasitori)??
Scusate dov'è la differenza?


Mi era sembrato di capire che, dato un certo comportamento attribuito ad alcuni esponenti della Chiesa Cattolica e considerato il fatto che molti ex Tdg erano ex cattolici (ora oppositori), non ci fosse tra i due credi un granchè di differenza... [SM=g1543783]

In altri casi, invece, si tende a sottolinearne la differenza soprattutto mettendo a confronto la "moralità e l'abnegazione" dei TdG (7.000.000 circa) con quella dei Cattolici (più di un 1.000.000.000) generalizzando, in tal modo, singoli e sparuti episodi totalizzando le eccezioni esistenti in campo cattolico (come in tutte le religioni).

Un fraterno saluto. [SM=x570892]

Freddie
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[Modificato da !Freddie! 08/09/2008 17:52]
08/09/2008 23:19
 
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Quindi, secondo me, se vogliamo far capire quanto sia sbagliato isolare il peccatore alla maniera dei tdg, non avremmo di sicuro l'aiuto della Bibbia.



Questo è in parte vero. I TdG leggono la tessa Bibbia (a parte i vari adattamenti traduttivi) che leggiamo tutti noi, eppure ne traggono alcuni insegnamenti che ai cristiani sembrano tutto tranne che cristiani. Questo perché, in effetti, alla Bibbia (così come ad un qualsiasi altro testo) si può far dire tutto ed il contrario di tutto (anche se poi, della Bibbia, ci sono intepretazioni più o meno consistenti di altre ed io ritengo che quella dei TdG sia a tratti oggettivamente inconsistente). Però, si legge la Bibbia così come la Chiesa fa (quella Chiesa che la Bibbia a messo assieme), non c'è nessun passo biblico che possa giustificare il comportamento che i TdG hanno verso coloro che considerano "apostati".

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09/09/2008 12:04
 
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Re: RE
wolfstenio, 08/09/2008 17.33:



MA dai stai scherzando? CHI a incominciato a fare allontanare i fedeli dalla religione cattolica?,chi a iniziato a dire che la falsa religione fosse la cristianita'iniziando dalla chiesa cattlica?,chi a iniziato l'apostasia dentro la chiesa cattolica? [SM=x570880] [SM=x570880]

DA RASSEL IN POI. DAL 1867 in poi questi uomini è donne anno divulgato per cosi' dire (bestemmie) contro la chiesa; è cosa potevano aspettarsi i tdg,una stretta di mano?

E vero la chiesa a molti difetti come pure i tdg, ma questo e un problema dei tdg,visto che quando sbagliano loro sono imperfetti,
mentre se sbaglia la cristianita',e opera del diavolo. [SM=g1543902]






CHI a incominciato a fare allontanare i fedeli dalla religione cattolica?
Certamente non i testimoni di geova! Ti consiglio di studiare un pò la storia... fossi in te comincerei dal 31 ottobre 1517.

chi a iniziato l'apostasia dentro la chiesa cattolica?
Ripeto: certamente non russel. Al riguardo ti consiglierei di studiare "riforma", "controriforma", "vendita indulgenze", "anabattisti", "eresia", "santa inquisizione", "roghi", "catari", "valdesi", ecc... ecc.. ecc..
E, perdona.. un'altra domanda: chi ha iniziato l'apostasia all'interno del cristianesimo originale? (lasciami indovinare...i testimoni di geova??? non scherziamo!) [SM=x570867] [SM=x570867] [SM=x570867]

Cerchiamo di essere seri. Quando dici che se i tdg sbagliano, loro sono imperfetti, e se sbagliano gli altri è un evidenza del fatto che sono dal diavolo.. beh, sono con te! hai ragione. Poi però, quando si fanno paragoni, un consiglio (è il mio punto di vista, si intende), ci andrei un pò più cauto.

Ciao
09/09/2008 12:18
 
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Re: Per capirci...
!Freddie!, 08/09/2008 17.51:



E cosa sono la quasi totalità dei TdG se non fuoriusciti o figli di fuoriusciti dalla religione cattolica di cui ora sono apostati (oppasitori)??
Scusate dov'è la differenza?


Mi era sembrato di capire che, dato un certo comportamento attribuito ad alcuni esponenti della Chiesa Cattolica e considerato il fatto che molti ex Tdg erano ex cattolici (ora oppositori), non ci fosse tra i due credi un granchè di differenza... [SM=g1543783]




E' evvio che tra i due credi ci sono differenze! E non starò qui a elencartele.
Stavo semplicemente dicendo che, come i tdg (seppur in maniera molto più moderata), anche la chiesa cattolica attua dei sistemi di autotutela dai suoi "oppositori" (ex cattolici ora tdg) screditandone l'operato e scoraggiando i fedeli dal confronto con loro. Era qua che non vedevo poi così tanta differenza (e non sto dicendo di essere d'accordo con la disassociazione dei tdg, o con la scomunica dei cattolici)

Per quanto riguarda le generalizzazioni... siamo perfettamente d'accordo.

a presto


09/09/2008 23:08
 
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Replica!
anche la chiesa cattolica attua dei sistemi di autotutela dai suoi "oppositori" (ex cattolici ora tdg) screditandone l'operato e scoraggiando i fedeli dal confronto con loro.

In verità il Cristianesimo, ed ancor più il Cattolicesimo (lo ricorda lo stesso termine: Cattolico=Universale), insegna ad essere aperti, a non chiudersi in schemi preconcetti, a non giudicare dalle apparenze, ad essere disponibili al dialogo ecc...(basta guardare l'esempio del Maestro che sedeva a tavola con prostitute e pubblicani, toccava i lebbrosi, conversava con eretiche e accoglieva i pagani...). Semmai, sono i discepoli di ogni tempo (ed, ahimè, anche diversi sacerdoti e , salendo più sù, anche alcuni celeberrimi papi) che hanno difficoltà a comprendere la lezione. [SM=x570881]
Ma l'insegnamento è corretto!!!! ed è qui una delle differenze tra TdG e Cattolici: i secondi, capita che applichino erroneamente un insegnamento giusto; i primi seguono correttamente...un insegnamento sbagliato!!!! [SM=g27829]

Il mio parroco, ad esempio, mi incoraggiò vivamente ad accogliere l'invito di alcuni Mormoni (Santi degli Ultimi Giorni) a prendere parte ad una loro Riunione Sacramentale per pregare insieme il Padre Celeste. A me, che avevo qualche dubbio in proposito,disse che un Cristiano - ed ancor più un Cattolico - è aperto al dialogo e non è affatto prevenuto verso chi ha un diverso concetto di Dio o dovesse esprimere un credo diverso dal nostro. E lui non è certo un'eccezione, MA LA REGOLA!!! [SM=g1537154]

Da allora, sono più di nove anni che ho eletto come seconda comunità quella dei Santi degli Ultimi Giorni.Pur rimanendo nelle rispettive posizioni c'è tra noi un reciproco rispetto e stima e, a dire il vero, io e la mia famiglia siamo accolti con amore e non per farci passare dalla loro parte! E' anche vero che non ci hanno fatto mai sentire dei "Cattolici" o ci abbiano fatto ricordare il nostro credo di appartenenza...a differenza di alcune comunità Cristiane che ho avuto modo di visitare che non mancavano mai di ricordarmi d'essere un Cattolico. E non era un complimento!!!!!!! [SM=g27825]

Un fraterno saluto. [SM=x570892]

Freddie
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Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco.
[Modificato da !Freddie! 09/09/2008 23:23]
10/09/2008 00:30
 
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Re: Replica!
!Freddie!, 09/09/2008 23.08:



In verità il Cristianesimo, ed ancor più il Cattolicesimo (lo ricorda lo stesso termine: Cattolico=Universale), insegna ad essere aperti, a non chiudersi in schemi preconcetti, a non giudicare dalle apparenze, ad essere disponibili al dialogo ecc...(basta guardare l'esempio del Maestro che sedeva a tavola con prostitute e pubblicani, toccava i lebbrosi, conversava con eretiche e accoglieva i pagani...). Semmai, sono i discepoli di ogni tempo (ed, ahimè, anche diversi sacerdoti e , salendo più sù, anche alcuni celeberrimi papi) che hanno difficoltà a comprendere la lezione. [SM=x570881]
Ma l'insegnamento è corretto!!!! ed è qui una delle differenze tra TdG e Cattolici: i secondi, capita che applichino erroneamente un insegnamento giusto; i primi seguono correttamente...un insegnamento sbagliato!!!! [SM=g27829]



Stavolta sono d'accordo!
La differenza tra Gesù e i cristiani si è cominciata a vedere molto presto. basta leggere le lettere dell'apostolo paolo per rendersene conto. Non a caso l'"amorevole" provvedimento della disciplina mediante disassociazione o scomunica non l'hanno presa dalle parole di gesù (anche perchè gesù non fondò nessuna organizzazione dunque non aveva nessuno da cacciare e nessuno con cui non parlare) ma proprio da quelle epistole.

Bella l'esperienza con i mormoni!
Il tuo parroco è sicuramente da lodare e sono sicuro che ce ne sono tanti come lui. Anche se personalmente faccio fatica a credere che non sia una eccezione (probabilmente è solo un mio preconcetto, dunque non prenderlo in considerazione. rispetto la tua opinione)

Per quanto riguarda i TdG, beh ... loro hanno il BIPENSIERO!
TI ASSICURO che sono fermamente convinti dell'importanza di non avere preconcetti verso gli altri, dell'essere imitatori di Cristo, avvicinabili, disposti al confronto, aperti e tolleranti verso tutti... MA ANCHE ... di non parlare ai disassociati, di non sforzarsi troppo di conoscere il credo altrui perchè tanto lo ha sicuramente inventato satana (se proprio non puoi farne a meno hai l'obbiettivissimo "l'uomo alla ricerca di dio" edito da Wtbts), di non ascoltare gli apostati perche neanche Cristo ascoltò il diavolo, di non dimenticare che fai parte dell'unica vera organizzazione di dio in mezzo a un mondo governato da satana... ecc... ecc... ecc...

BIPENSIERO [SM=x570881]


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