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Risposta a Polymetis:
“Stiamo parlando di Rivelazione. E il significato di “principio”=”primo creato” è linguisticamente possibile. “
Certo che è possibile, ne io ho mai negato che sia possibile. Semplicemente, siccome è perfettamente interpretabile con un altro significato, che anzi è più probabile, non si vede proprio come tu possa argomentare basandoti su questo versetto che Gesù sarebbe il primo essere creato.
Allora se è possibile, la mia argomentazione vale quanto la tua.
“ma secondo la grammatica di origine.”
Perché, sai forse leggere un testo in lingua greca? E poi qui la grammatica non c’entra nulla, se non nella possibile ambivalenza del genitivo che segue, che può essere sia soggettivo sia oggettivo. La questione infatti, a prescindere dal tipo di genitivo che segue, è più a monte, e non è grammaticale ma semantica, in quanto riguarda il significato di archè in greco, che come ripeto è polivalente. YHWH stesso. Archè compare anche in Ap 1,8 e 22,13 (versetti che secondo il CD si riferiscono a Geova), se ne dovrebbe dunque dedurre che Geova è una creatura perché a tuo avviso “principio” vuol dire “primo creato”?
Cos'è, sei perplesso? A due passi da Cefalù c’è un insediamento greco
di popolazioni della Morea, nel Peloponneso, dell’Epiro, della Tessaglia e da varie regioni e città dei Balcani, come Corone, Modone, Nauplia, incalzate dai turchi e costrette ad emigrare, trovarono un asilo sicuro anche in Sicilia.
La mia formazione culturale la devo a loro e a tutti i miei parenti.
Ebbene, io ho trascorso tutta la mia infanzia fra Colimvìthra e Isodos; la mia zia paterna era sempre in prima fila nel canto dell‘Irinikà e consumavamo tutti insieme l’Antirodon. Mio zio è stato Eparca della Chiesa di una frazione di Piana per diversi lustri.
Da noi si continua a parlare il greco ionico, diverso da quello dell’Eubea, presente in alcuni comuni della Sicilia orientale.
E mi fai la domanda “sai forse leggere un testo in lingua greca?”
Noi in famiglia mangiamo pane e greco medievale, e la koiné è la parlata di tutti i giorni.
E poi qui la grammatica non c’entra nulla, se non nella possibile ambivalenza del genitivo che segue,...
Non c’entra la grammatica?
Qui si sta parlando della grammatica di rivelazione 3:14 e non mi dire che è irrilevante. Qui parliamo di parallelismi biblici. Il tuo è un sillogismo esasperato legato alla negazione dell’individuale divinità di Gesù Cristo. Tu, come tutti i trinitari non credi che Gesù sia Dio o una divinità. Credi in un solo Dio e quel Dio è trino. Le tre persone condividono tutte completamente la natura di quest’unico Dio, ma nessuna delle tre persone da sola è Dio o un dio. Tu per spiegare chi è Dio o il termine Dio, devi uscire fuori dal suo significato biblico.
Ebbene nel tuo mondo accademico alcuni l’hanno fatto, noi non ne sentiamo la necessità.
Continua. |