Da piccola non mi ero mai interessata a nessuna forma di religione, mia madre aveva frequentato altre religioni oltre la cattolica ma a noi figli non ci aveva mai obbligato a seguire nessuna religione.
Quando dovevo sposarmi essendo (cattolica) andai a parlare con il prete del mio paese il quale mi disse chiaramente che visto che non frequentavo la chiesa non poteva sposarmi . Allora mi rivolsi nella chiesa a cui apparteneva il mio futuro marito , lì un prete molto "gentile" mi disse che non c'erano problemi avrebbe celebrato le mie nozze a patto che avremmo dovuto fare degli incontri per la preparazione al matrimonio. Andai a questi incontri dapprima sola ma poi visto le "avance" del prete andavo con il mio futuro marito.
Dopo sposati alcuni parenti ci parlarono di Geova, della bibbia e così incominciammo uno studio biblico.
Le cose che imparavo mi sembravano logiche ... tutto sembrava vero, i fratelli amabili la congregazione un luogo di ristoro.divenimmo testimoni dopo quasi due anni.
Odiavo andare in predicazione ma si sa che se non vai non sei un bravo tg, e poi mi accorsi che se andavo in predicazione tutti erano felici, ti elogiavano, quando facevi la domanda del servizio di pioniere tutti applaudivano si avvicinavano e giù con i complimenti, ti facevano sentire importante, debbo dire che per una persona con scarsa autostima come me tutto questo mi dava la carica.
Con mio marito al principio c'era come una gara a chi capiva di più la bibbia ... a chi faceva di più nel servizio... era una gara silenziosa ma esisteva.
Un giorno feci un pò di calcoli e decisi di fare la pioniera regolare (sempre per sentirmi apprezzata dagli altri) ma mentre io facevo i piani per questo tenendo conto dell'aiuto di mio marito lui decise di fare la stessa cosa, pionieri tutti e due, ma io ero limitata dalla famiglia avevo una figlia una casa da accudire senza l'aiuto sperato di mio marito, lui lavorava al mattino ed al pomeriggio usciva in servizio e tante volte usciva anche la sera per lui era facile fare le ore mentre per me che al mattino facevo le pulizie di casa al pomeriggio dovevo aiutare mia figlia a fare i compiti , fare la spesa, pagare le bollette ,quando si ammalava dovevo stare a casa,insomma per me fare le ore diventò uno sforzo sovrumano.
Dopo 18 mesi decisi di smettere ne parlai con gli anziani che biasimandomi dissero che altre sorelle con più figli e che in più lavoravano riuscivano senza lamentarsi a fare le ore , mi fecero sentire una nullità, anche il sorvegliante volle parlare con me e quando gli spiegai che quando avevo preso la decisione di fare la p.r. ero convinta che mio marito mi avrebbe aiutata mi disse che sbagliavo a dare la colpa agli altri della mia decisione di smettere mio marito non c’entrava niente , quella per me fu la prima volta che mi resi conto che io ero vista in modo diverso da come vedevano mio marito , da allora lui continuò a crescere spiritualmente ed io a decrescere... io nella congregazione non avevo una mia personalità ero soltanto "la moglie del fratello x"...
I rapporti con i fratelli per lo più si limitavano in sala poi la domenica si formavano i gruppetti e si invitavano tra di loro noi eravamo sempre scartati, raramente ci invitavano, in sala ci apprezzavano i complimenti si sprecavano ma poi fuori di lì non esistevamo più.
Un paio di volte ebbi delle amicizie con delle famiglie ma i fratelli della congregazione disapprovavano , gelosi dicevano che non era giusto che stavamo sempre con gli stessi fratelli e queste critiche le facevano apertamente fino a quando ci facevano perdere le nostre amicizie.
Le cose cominciarono a peggiorare quando i miei figli adolescenti cominciarono ad essere scartati da gruppi di giovani fratelli "penso che questo avvenisse perchè mio marito era anziano" non volevano testimoni scomodi.
Ho avuto spesso dei periodi di depressione avrei voluto essere curata da uno psicologo ma i tg lo sconsigliavano … “perché non fai una bella cura omeopatica “ ? (oggi sono in cura da uno psicologo e finalmente né sto venendo fuori) .
Appiattita e depressa mi sono rinchiusa in me stessa , ho cominciato a disubbidire ai “consigli” degli anziani ed ho cominciato a frequentare delle chat , lì ho conosciuto diverse persone e mi sono resa conto che il mondo non è marcio come lo descrivevano loro … ho conosciuto persone atee con dei valori morali molto più alti dei tg … ho cominciato ad allontanarmi dai cosiddetti fratelli ed ho cominciato a guardare l’organizzazione con occhi diversi, c’è voluto più di un anno per disintossicarmi da idee sbagliate , ora mi sento libera … finalmente nel mio cuore è tornata l'estate.
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[Modificato da lara60 15/08/2008 22:20]