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9 regole per andare d'accordo con chi non è più tdG

Ultimo Aggiornamento: 01/08/2008 10:37
31/07/2008 14:35
 
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ossia: La nostra erba non ha più bisogno d'acqua di quella del vicino.

Alcuni tdG "internettiani" hanno giudicato sagge queste regole di comportamento che dovrebbero tenere i cattolici nei loro confronti:


Se un componente della vostra famiglia ha la "sventura" di diventare TdG, il trauma per il parente cattolico può essere fortissimo. E allora cosa potete fare?



1) Accettare la persona. Uno deve entrare in quest'ordine di idee; «lo prendo atto e accetto che mia sorella (o mia nonna ecc.) sia tdG».

2) Mantenere il contatto e curare un rapporto positivo. Dobbiamo sforzarci perché le nostre reazioni emotive non portino ad atteggiamenti di chiusura e distacco.

3) Approfondire la nostra vita cristiana. Uno non può dare ciò che non ha. Perciò ai familiari di un tdG, si raccomanda di rafforzare e approfondire la propria fede e la propria condotta cristiana, prima di criticare quella degli altri.

4) Cercare di capire la persona e la sua dottrina. Domandarsi: che cosa l'ha attirato nei tdG?

5) Rispettare la religione dell'altro. Vanno escluse battute polemiche o ironiche.

6) Dialogare. È sicuramente improduttivo sostenere che da una parte c'è tutta la verità, e dall'altra solo falsità; questo atteggiamento produce solo il rafforzamento delle posizioni di partenza.

7) Concordare una linea di condotta reciprocamente corretta. Se non si può ottenere altro, converrà concordare le linee di comportamento reciproco: non toccare l'argomento religione, accettarsi come persone, parlare con rispetto della religione dell'altro, rispettare i reciproci diritti religiosi.

8) Dialogo della vita: col mostrare amore, rispetto e preoccupazione in centinaia di piccole cose.

9) Ricorso alla preghiera. Talora l'esempio del familiare cattolico che si è messo a vivere con più coerenza e con maggior pratica religiosa la sua fede, spinge il tdG a ripensamenti.



Penso anch'io che siano dei consigli saggi o almeno ragionevoli, per quanto scontati e forse, in un mondo perfetto, addirittura superflui.
Mi chiedo però se gli stessi tdG reputerebbero saggi questi altri consigli, identici agli altri salvo qualche piccolo particolare:


Se un componente della vostra famiglia di testimoni ha la "sventura" di lasciare i TdG e diventare per esempio ateo, il trauma per il parente tdG può essere fortissimo. E allora cosa potete fare?


1) Accettare la persona. Uno deve entrare in quest'ordine di idee; «lo prendo atto e accetto che mia sorella (o mia nonna ecc.) non sia più tdG».

2) Mantenere il contatto e curare un rapporto positivo. Dobbiamo sforzarci perché le nostre reazioni emotive non portino ad atteggiamenti di chiusura e distacco.

3) Approfondire la nostra vita cristiana. Uno non può dare ciò che non ha. Perciò ai familiari di un ex tdG, si raccomanda di rafforzare e approfondire la propria fede e la propria condotta cristiana, prima di criticare quella degli altri.

4) Cercare di capire la persona e la sua dottrina. Domandarsi: che cosa l'ha portato fuori dai tdG?

5) Rispettare la religione o le nuove credenze dell'altro. Vanno escluse battute polemiche o ironiche. (Eheh)

6) Dialogare. È sicuramente improduttivo sostenere che da una parte c'è tutta la verità, e dall'altra solo falsità; questo atteggiamento produce solo il rafforzamento delle posizioni di partenza.

7) Concordare una linea di condotta reciprocamente corretta. Se non si può ottenere altro, converrà concordare le linee di comportamento reciproco: non toccare l'argomento religione, accettarsi come persone, parlare con rispetto della religione delle credenze e delle opinioni dell'altro, rispettare i reciproci diritti religiosi e civili.

8) Dialogo della vita: col mostrare amore, rispetto e preoccupazione in centinaia di piccole cose.

9) Ricorso alla preghiera. Talora l'esempio del familiare testimone che si è messo a vivere con più coerenza e con maggior pratica religiosa la sua fede, spinge l'ex tdG a ripensamenti.



Personalmente riterrei saggi gli stessi consigli posti anche in quest'altro modo. E anche in questo caso mi sembrerebbe superfluo raccomandare cose che dovrebbero essere nell'ordine naturale delle cose.
Ma ovviamente, so per certo che sono rari come le mosche bianche i tdG che reputerebbero altrettanto saggi simili consigli, qualora questi fossero rivolti a loro: gli stessi concetti sono encomiabili se rivolti agli altri (per esempio ai cattolici), sono assolutamente deprecabili se rivolti a se stessi.

Come mai questa disparità di trattamento? Perchè pretendere che tutti riconoscano i propri diritti pur essendo i primi a non riconoscere i diritti degli altri?
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Gianluca
31/07/2008 15:38
 
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Re: ossia: La nostra erba non ha più bisogno d'acqua di quella del vicino.
wall.kill, 31/07/2008 14.35:




3) Approfondire la nostra vita cristiana. Uno non può dare ciò che non ha. Perciò ai familiari di un tdG, si raccomanda di rafforzare e approfondire la propria fede e la propria condotta cristiana, prima di criticare quella degli altri.





Ho letto attentamente tutto quanto hai proposto e mi trovo sostanzialmente d'accordo. Fai perno su rispetto e dialogo, atteggiamenti pienamente condivisi dal sottoscritto, anche se, lo ammetto, qualche volta predico bene ma razzolo male. Tuttavia, c'è qualcosa che mi sfugge e l'ho evidenziata riportando il solo punto n.3 del primo vademecum. Consigli di rafforzare la fede cristiana all'interno della famiglia, e sia, se la famiglia è composta da membri cristiani. Dove mettiamo, però, tutte le altre religioni, ateismo e agnosticismo compresi? Che dovrei fare io, a esempio, che non ho fede? Dovrei saltare a piè pari i punti 3 e 9 o sono previsti il 3bis e il 9bis?
Al di là delle battute, credo che il senso del mio pensiero ti sia giunto.

[SM=x570864]

Un saluto a tutti, TDG e non.
31/07/2008 15:48
 
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Credo che wall.kill volesse col suo post mettere in evidenza come un cmportamento che i TdG ritengono auspicabile che altri tengano nei loro confronti, diventa per loro inaccettabile a parti invertite.

Ossia i TdG vogliono essere rispettati ma non vogliono rispettare.

Nel merito della questione, mi sembra ovvio che se uno vuole convivere con un TdG in famiglia e vuole in qualche modo fare una proposta alternativa alla religione dei TdG debba avere qualcosa da proporre, e pertanto debba rafforzare la sua propria fede.

Se si è atei o agnostici si rafforzeranno queste proprie convinzioni e ci si confronteà sulla base di esse, anche se credo che in questo caso è come andare alla guerra disarmati.
31/07/2008 15:49
 
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Aggiungo un commento al post precedente perché mi rendo conto di aver omesso un passaggio. Il messaggio l'ho idealmente inviato a te, wall.kill, semplicemente perché mi pare di aver capito che quei consigli, che sono stati scritti da TDG, li hai fatti tuoi ribaltandoli al mittente.

Un saluto a tutti, TDG e non.
31/07/2008 15:53
 
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Re:
aramisdherblay, 31/07/2008 15.48:


Se si è atei o agnostici si rafforzeranno queste proprie convinzioni e ci si confronteà sulla base di esse, anche se credo che in questo caso è come andare alla guerra disarmati.




Disarmati dici? Credimi, ho un'arsenale con cui posso schiantare il mondo...
Sì, hai ragione, in effetti le posizioni risulterebbero talmente distanti da rendere difficile anche solo un avvicinamento. Però ci si può, anzi ci si deve sempre provare a trovare l'intesa, o no? [SM=x570868]


[Modificato da edinz 31/07/2008 15:53]
Un saluto a tutti, TDG e non.
31/07/2008 16:41
 
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Per i tdG funziona così:


Una persona che lascia ad esempio il cattolicesimo è diventa tdG se viene allontanata dai parenti cattolici allora il tdg è una povera vittima [SM=x570896] , è un perseguitato e va invece rispettato,


se invece una persona lascia la congregazione dei tdg allora è un'apostata, deve essere allontanato.
L'annuncio fatto per chi si dimette dice che la congregazione "rispetterà la decisione di non essere più tdg",

ma in cosa consiste questo rispetto?

Nel fatto che gli anziani si affrettano a spiegare [SM=x570880]
ai familiari tdg che ora devono ridurre i rapporti allo stretto necessario?

Speranza





"Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me". (Kant)
31/07/2008 16:57
 
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wall.kill, 31/07/2008 14.35:


Alcuni tdG "internettiani" hanno giudicato sagge queste regole di comportamento che dovrebbero tenere i cattolici nei loro confronti:


6) Dialogare. È sicuramente improduttivo sostenere che da una parte c'è tutta la verità, e dall'altra solo falsità; questo atteggiamento produce solo il rafforzamento delle posizioni di partenza.





[SM=x570868]

I tdG giudicano saggio questo comportamento??????

Da parte di chi? Degli altri nei loro confronti.

Non mi sembra che loro si comportano così verso gli altri.

Loro si ritengono illuminati e possessori di tutta la verità,
il mondo giace nelle tenebre...

Perchè i cattolici dovrebbe seguire questo comportamento e loro no?!



[SM=g1543783]

[SM=x570892] [SM=x570892]

Speranza








[Modificato da speranza! 31/07/2008 16:59]
"Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me". (Kant)
01/08/2008 01:09
 
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In effetti volevo solo far notare come alcune regole giudicate sagge se applicate agli altri, siano considerate assolutamente inopportune se applicate a se stessi.

Trattare una persona in modo umano è una cosa ragionevole se la persona in questione è un tdG.
Trattare una persona in modo umano è invece una cosa biasimevole se la persona in questione è un ex tdG, che sia ateo, agnostico, cattolico, buddista, pagano o adoratore del sacro palo di Hokuto.

Cosa differenzia i due status?

Soltanto la presunzione di avere più diritti degli altri, perchè ci si ritiene nel giusto assoluto a prescindere.
Soltanto la presunzione di essere gli unici a capire la bibbia.
Altre amenità simili.

Se gli altri capissero la bibbia come la capiscono i tdG, i tdG verrebbero trattati e discriminati in maniera ben peggiore di quanto si lagnano.
[SM=x570880]
[Modificato da wall.kill 01/08/2008 01:10]
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Gianluca
01/08/2008 10:20
 
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Re:
wall.kill, 01/08/2008 1.09:

Se gli altri capissero la bibbia come la capiscono i tdG, i tdG verrebbero trattati e discriminati in maniera ben peggiore di quanto si lagnano.
[SM=x570880]




Ben detto, [SM=x570923]


[SM=g1543902]
Veronika


01/08/2008 10:37
 
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i tdg si fanno forti sulla questione della discriminazione. il problema e' che la maggioranza delle persone e' "ignorante" in materia bibbia. bisognerebbe che le persone si informino di piu', cosi' possono, ogni volta che i tdg li fermano, contraddirli e, scusate il termine, sputtanarli di piu'. [SM=g1543902]
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