elghorn84, 23/07/2008 11.15:
Ormai la mia fase religiosa è giunta a un bivio.
Sono stanco e stufo di tutto. Non credo più in nulla. Sono insofferente verso ogni tipo di credo religioso. E sono stanco della congregazione, in cui di tanto in tanto vado ancora.
La mia famiglia, invece, è saldamente ancorata alla congregazione: uno più intrepido e fedele dell'altro, tutti convinti e felici, sempre pronti al sacrificio.
Vorrei essere sincero con loro. Vorrei poter dire: "vi voglio bene, ma io non sono come voi... Io non ci credo più".
Cosa devo fare? Darmi all'inattività completa, così da preservare i rapporti? O tagliare di netto?
Carissimo elghorn84, quotando il messaggio vorrei innanzitutto complimentarmi con te per l'equilibrio che possiedi e che traspare nei tui post.
Il percorso che hai seguito credo sia molto simile al mio e ti sono vicino con il pensiero e per intensità di vicissitudini.
Non voglio esprimermi sul tuo quesito. Non esiste una soluzione soltanto, ne esistono almeno un certo numero N che possono rivolvere la tua situazione.
Le soluzioni possono essere suggerite dalle condizioni al contorno che solo tu conosci. Tu conosci i tui genitori, la tua famiglia. Probabilmente tu sai come reagirebbero se tu troncassi di netto. Noi no.
Troncare? Rimanere? Il problema ammette svariate soluzioni.
Vorrei solo ricordarti, e mentre lo faccio lo ricordo a me stesso, di non smettere di dare valore a te stesso. Di dare valore a quello che pensi.
Perchè è questo ciò che la WTS ha fatto con noi ragazzi, ha tolto stima e fiducia in noi stessi. Perchè se è vero che il "cuore è più ingannevole di ogni altra cosa" ciò è vero per tutti.
Con stima e affetto fraterno
BIO
[Modificato da BioScientist 26/07/2008 13:34]